E ci siamo è il momento del quarto volume della saga che mi sta togliendo il sonno. Cinque libri più novelle ad essi annesse e una decina di giorni in cui Aurora R Corsini mi ha guidato in mondo magico senza farmi riuscire ad abbandonare le pagine dei suoi romanzi.
Titolo: Alû
Autore: Aurora R. Corsini
Casa Editrice: Triskell Edizioni
Serie: Le luci dell’Eos #4
Genere: Urban Fantasy-M/M
Formato: Digitale e cartaceo
Data di pubblicazione: 3 Ottobre 2019
Trama
Negli ultimi mesi, Joshua ha scoperto che il mondo non è quello che pensava. Segreti e misteri che aveva sempre creduto mere fantasie si sono rivelati a lui come brutali realtà. L’enigma più grande, però, si nasconde dietro gli occhi verdi di una vampira millenaria che gli ha rubato il cuore.
Leggiadra e spaventosa, Nael si mantiene a distanza, trincerata dietro una gelida indifferenza che Joshua è deciso a infrangere, per capire i propri sconvolgenti desideri e svelare la sua vera natura. Non esisterà più alcuna certezza, quando le loro anime solitarie si incontreranno e le terribili sofferenze di un passato remoto verranno alla luce.
Si avvicina lo scontro finale tra i guerrieri dell’Eos e un nemico sfuggente, più temibile di quanto credessero, eppure il pericolo maggiore potrebbe celarsi nell’amore impossibile tra un umano e la straordinaria creatura che li guida tutti.
RECENSIONE
E siamo arrivati al quarto volume della saga de “Le luci dell’Eos” di Aurora R. Corsini. Una saga, che come avete potuto capire dalla premessa, mi ha tolto il sonno. Sono stata spinta a divorare passo dopo passo da una frenesia inconscia di curiosità. Volume dopo volume abbiamo conosciuto quasi tutti i membri del gruppo di guerrieri ammirando le sfumature che li contraddistinguono, appassionandoci alle loro storie e divorando le loro emozioni che l’autrice è riuscita a far permeare da ogni singola parola. E siamo qui al libro dedicato a Nael, una vampira plurimillenaria, dagli indicibili poteri e dotata di luci ed ombre che si sono manifestate in tutti gli altri volumi senza mai saziare la nostra immensa curiosità di saperne di più.
Nael era potere. Puro, selvaggio e magnifico. E Joshua era un idiota. Un piccolo, insignificante e debole idiota.
A differenza degli altri volumi mi sono accostata a questo con una sorta di reverenza, proprio perchè in quelli precedenti era già apparso qualche dettaglio su questo personaggio al quale non ero minimamente preparata. Mantenere alto il livello di attenzione nel lettore con una saga di questa portata è veramente un obiettivo difficile da raggiungere. Perché? Beh per la complessità della storia, le storie di vampiri tendono a cadere nel “già sentito, già visto”. Per la difficoltà di far interagire così tanti personaggi, riuscendo a differenziarli in maniera impeccabile sia per caratteristiche fisiche che mentali. Ma anche nel riuscire a tenere la storia di fondo coerente e lineare con tutti i particolari che si aggiungono poi di volume in volume.
Aurora R. Corsini ci è riuscita e con questo volume, a mio parere, ha raggiunto l’apice della narrazione. La storia di Nael ci viene raccontata attraverso gli occhi di Joshua, un semplice umano, che è stato catapultato dalla sua comfort zone in una realtà popolata da mostri assetati di sangue. Egli non ha mostrato mai di esserne spaventato, al contrario… pagina dopo pagina, volume dopo volume ha fatto breccia nel cuore delle donne e degli uomini dell’Eos, in particolare nel mio bel gattone nero Kane. Joshua si occupa della ristrutturazione della villa ed è così che intreccia sempre più il suo cammino a quello di Nael.
La loro storia è completamente diversa dalle precedenti. Gli altri avevano bisogno di persono, comprensione e accoglienza. Nael e Joshua devono accettare loro stessi per poter andare avanti. Joshua deve accettare la realtà che gli si è presentata, nonchè far fronte a questi strani sentimenti. Nael deve accettare se stessa e imparare a lasciarsi guardare per quello che è veramente. Ma come farlo quando coloro che l’hanno generata l’hanno ripudiata per primi?
Non hai più bisogno di nasconderti da me. In effetti, mi offende che tu sia convinta di doverlo fare.
Viviamo i loro tormenti interiori come fossero i nostri. Onestamente non mi aspettavo che Nael nascondesse un segreto così grande, emerso già nelle pagine del volume precedente. Ella è un ermafrodita, o come ci spiega meglio l’autrice stessa, un’intersessuale. Condizione che le ha portato solo tortura, dolore e rifiuto. Obbligandola a classificarsi ed etichettarsi come mostro. Una tematica davvero delicata da trattare in un libro che già di per se non è per tutti, trattandosi di un genere M/M.
L’autrice è riuscita a far emergere tutti i sentimenti connessi con questa condizione, sorpresa, incredulità, ma anche paura di non essere accettati da parte di chi ne è portatore. Una tematica attuale che ci porta a vedere oltre la forma e a tutti quei giudizi e pregiudizi ad essa connessi, ci obbliga ad andare all’essenza. Aurora ha avuto la maestria di mostrarci quanto l’amore sia fondamentale, quanto l’amore sia più forte del dolore, della rabbia e anche dell’odio. L’amore è amore. Non ha forma, non ha sesso, non ha nulla che possa classificarlo in una categoria. Un concetto ripeto molto attuale che però molti dovrebbero applicare alla realtà al di fuori della carta stampata.
Questa è stata una lettura che mi ha smosso dentro. Ho pianto, gioito, mi sono commossa, mentre in altri momenti avrei voluto solo coccolare Nael e accoglierla, altri ho provato disgusto per gli oppressori. Pochi libri riescono a coinvolgerti a livelli così alti. La scelta di mettere Joshua a capo della narrazione, alternandola poi con flashback della vita passata di Nael, secondo me è stato un colpo di genio. Mi ha permesso di sentire le cose come le sentiva lui, di apprendere e capire al suo stesso ritmo. Li ho amati.
Aveva bisogno di Nael, del suo tocco, del profumo confortante dei suoi capelli, dell’abbraccio forte di quelle braccia esili.
Questi due personaggi sono unici e speciali, ma ritrovare gli altri è stato bellissimo. Ho visto un Kane diverso più consapevole, un Connell determinato e un Oliver ancora più inserito. Ed ora sono pronta a lanciarmi nel quinto volume dove ho già dato una sbirciata per capire chi fossero i protagonisti. Cinque cuori più che meritati per la maestria di Aurora nel prendersi cura di ogni singolo dettaglio senza dimenticare il passato e il presente.
“Resterò sola per sempre, padre? Troverò mai qualcuno che, guardandomi, vedrà qualcosa che non sia questo corpo, che nemmeno io riesco a comprendere?” […]
“Prima o poi incontrerai qualcuno che ti vedrà, ne sono certo, e si fermerà al tuo fianco ad ammirare le stelle.”
Ho sospirato su queste parole. Penso di averle rilette almeno 10 volte e se avessi avuto la copia cartacea probabilmente le avrei anche sottolineate. Perchè in fondo è questo che tutti vogliamo davvero.
A presto
Mik.