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Gli Scomparsi di Chiarodiluna – Christelle Dabos

Avevo cominciato questa saga tempo fa, ma tra un impegno e l’altro non avevo portato a termine la lettura. Ora sono pronta a condividere con voi le mie recensioni. Il primo libro era già stato recensito oggi continuiamo con il secondo volume! Ma prima qualche info di servizio.

 

Titolo: Gli scomparsi di chiaroluna

Autore: Christelle Dabos

Editore: E/O Edizioni

Serie: L’Attraversaspecchi #2

Genere: Fantasy, Steampunk

Formato: Digitale e cartaceo

 

La serie L’Attraversaspecchi  è così composta:
1- Fidanzati dell’inverno
2- Gli scomparsi di Chiardiluna
3 – La Memoria di Babel
4 – Echi in tempesta

 

  TRAMA 

Secondo volume della saga dell’Attraversaspecchi (dopo il primo, Fidanzati dell’inverno), Gli scomparsi di Chiardiluna trascina il lettore in una girandola di emozioni lasciandolo, alla fine, con una voglia matta di leggere il terzo volume.

Sulla gelida arca del Polo, dove Ofelia è stata sbattuta dalle Decane perché sposi suo malgrado il nobile Thorn, il caldo è soffocante. Ma è soltanto una delle illusioni provocate dalla casta dominante dell’arca, i Miraggi, in grado di produrre giungle sospese in aria, mari sconfinati all’interno di palazzi e vestiti di farfalle svolazzanti. A Città-cielo, capitale del Polo, Ofelia viene presentata al sire Faruk, il gigantesco spirito di famiglia bianco come la neve e completamente privo di memoria, che spera nelle doti di lettrice di Ofelia per svelare i misteri contenuti nel Libro, un documento enigmatico che nei secoli ha causato la pazzia o la morte degli incauti che si sono cimentati a decifrarlo. Per Ofelia è l’inizio di una serie di avventure e disavventure in cui, con il solo aiuto di una guardia del corpo invisibile, dovrà difendersi dagli attacchi a tradimento dei decaduti e dalle trappole mortali dei Miraggi. È la prima a stupirsi quando si rende conto che sta rischiando la pelle e investendo tutte le sue energie nell’indagine solo per amore di Thorn, l’uomo che credeva di odiare più di chiunque al mondo. Sennonché Thorn è scomparso…

RECENSIONE

Recupero matto e disperato. Michela e le saghe parte 2000000. Avevo iniziato questa saga un pò di tempo fa e causa scadenze mi ero fermata al primo volume. ERRORE. Avrei dovuto continuarla molto prima!
Il finale del primo mi aveva lasciata col fiato sospeso, ma questo mi ha stregata. Se il primo è stato uno scoprire il fantastico mondo creato dall’autrice, entrare a contatto con i due protagonisti (Ophelia e Thorn) così diversi eppure così simili, questo romanzo ci porta nel vivo dell’azione. Alcuni dei personaggi che gli gravitano intorno cominciano a mostrare le loro vere facce, la trama si snocciola pagina dopo pagina, lasciandoci entrare in quel che è l’evoluzione di tutto. I nostri protagonisti sono come cipolle…. ahahahha si immagino la vostra espressione di fronte a questo paragone da supermercato, ma veramente calzante. Un piccolo strato alla volta cominciano a mostrare quel che c’è davvero al loro interno, cose che a mio parere, nemmeno loro sanno di essere e doti che nemmeno loro sanno di avere. Li vediamo crescere ed uscire dal loro guscio di sfiducia. Thorn è sempre un pò impacciato e questa cosa la adoro. Non è il classico bad boy che ha tutto sottocontrollo, anzi è proprio l’opposto. Rigido, a tratti quasi glaciale, ma è davvero così? Ophelia, invece, passionale ed istintiva.  Se nel primo romanzo c’è stata molta descrizione, qui il ritmo cambia. Diventa più serrato, dinamico e soprattutto misterioso. Con Gli Scomparsi di Chiardiluna viviamo la corte di Faruk, Spirito di Famiglia di Thorn ma non solo. Già, perchè lo smemorato e potente Spirito Guida nasconde un mistero ancora più ampio, un mistero più grande di Thorn ed Ofelia, un mistero che rischia di inghiottire entrambi per sempre.

“E voi, mi odiate ancora?”.

“Credo di no. Ora non più”.
“Meglio così” borbottò Thorn fra i denti, “perché non mi sono mai dato tanto da fare per non farmi odiare da qualcuno”.

Bisogna sempre stare attenti perchè è nei minuscoli dettagli di queste pagine che l’autrice ci lascia una serie di indizi senza fine. Altro esempio del ritmo veloce ed incalzante è dato dal tempo. Qui tutto vola. Parliamo di mesi in poche facciate ed ogni personaggio comincia a prendere la giusta collocazione. Thorn come avrete capito ha conquistato il mio cuore, ma ho amato il ruolo di Archibald che da burattinaio assume più un ruolo da grillo parlante.

“Unire le forze, colombella. Non c’è motivo di essere rivali per ridicole questioni di clan. Siamo prima di tutto donne. E donne intraprendenti”.

I misteri si infittiscono e portano a stringere nuove alleanze, a consolidarne di vecchie e … non posso dirvi di più!!!!! E’ un libro che ti cattura in qualcosa di mai visto prima. Una storia che fa sognare, lottare ed innamorare.

“Ogni uomo dovrebbe avere il diritto di giocarsi la vita a dadi”.

E il finale? MAMMA MIAA AAAA AAAAAA!!!!!!!!
Pronte per il terzo???

 

La vostra Mik

 

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