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Il Padrone oscuro – Tanja Mengoli

COVER REVEAL per il romanzo IL PADRONE OSCURO, romanzo fantasy dell’autrice Tanja Mengoni in arrivo grazie alla Ode Edizioni!

Titolo: Il Padrone oscuro 

Autore: Tanja Mengoli

Editore: ode edizioni

Genere: fantasy

Pov: 3 persona 

Prezzo ebook: € 2.99

Prezzo cartaceo: € 12.99

Pagine: 300

Serie: Autoconclusivo

Data pubblicazione: 15 dicembre 2021

TRAMA

Un pericoloso manoscritto è stato rubato dalla sede centrale della Tirannide, un’organizzazione mondiale che vigila sugli essere umani e non.

Jacob Cavanon I è un Giustiziere che milita fra le sue fila da più di duecento anni, dà la caccia a tutti coloro che violano le regole.

Febe Ferrari è una donna esuberante e solare, ma è anche una strega che ha deciso di allontanarsi dal mondo delle Congreghe. Tuttavia, sa di non poter sfuggire al proprio destino.

Jacob e Febe si troveranno ad affrontare nemici potenti, verità a lungo taciute, segreti di famiglia e obblighi dal sapore antico, mentre saranno impegnati ad affrontare le proprie paure, i propri demoni e la passione crescente che li attrae implacabile.

  

ESTRATTO

Febe si sentì strattonare con forza e smise di colpo di respirare, il panico che l’aveva già invasa schizzò alle stelle, montando dentro di lei come un mare in tempesta. L’uomo che l’aveva strattonata le serrò la bocca con una mano e la schiacciò contro il muro con il proprio corpo. 

La giovane sgranò gli occhi terrorizzata, le mancò il fiato, cercò di liberare le mani per allontanarlo, ma la superiorità fisica dell’uomo glielo impedì. Era in trappola. Tentò di divincolarsi per provare a usare la magia, ma lui le serrò i polsi in una morsa d’acciaio. Febe ne rimase sbalordita e capì, dal leggero schiocco delle sue labbra, che l’uomo che aveva di fronte sapeva benissimo cosa aspettarsi da lei.

«Ban-Draoidh, non fare sciocchezze e fa’ silenzio» intimò lui mentre lanciava occhiate feroci verso la strada. Il suo ordine le penetrò nel petto immobilizzandola. Dopo un primo momento di smarrimento, Febe si agitò in un nuovo nel disperato tentativo di liberarsi, costringendo l’uomo a calcare la mano e stringere ancora di più la presa. Un lamento strozzato le morì in gola, ma il suo sguardo implorante non scalfì la dura scorza del Giustiziere.

«Non sono io il cattivo» sibilò lo sconosciuto al suo orecchio.

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