Buon Lunedi cari lettori! Oggi vi parliamo del romanzo BEAR; OTTER E KID, MM romance di TJ Klune già disponibile per l’acquisto grazie alla Triskell Edizioni!
Titolo: Bear, Otter e Kid
Autore: TJ Klune
Editore: Triskell Edizioni
Genere: MM Romance
Formato: Digitale e Cartaceo
Disponibile in KU
Uscita: 5 Gennaio 2022
TRAMA
Bear McKenna non ha ancora diciotto anni quando la madre lo abbandona per rifarsi una vita con un altro uomo. Gli lascia un centinaio di dollari e Tyson, detto Kid, il fratellino di appena sei anni. Bear rinuncia a tutto per prendersi cura di lui. Passano tre anni, i due se la cavano, ma Bear deve rassegnarsi a condurre una vita quasi solitaria. Fino al ritorno di Otter.
Otter è il fratello maggiore del suo migliore amico. Il loro rapporto va avanti tra alti e bassi, tra cose non dette e incomprensioni. Ma stavolta sono costretti ad ammettere la natura del sentimento che li unisce.
Per Bear la cosa più importante resta il benessere del fratellino. Non può permettersi le complicazioni di un legame sentimentale. Ma non merita anche lui qualcosa di più al mondo? Non merita anche lui di avere qualcuno al suo fianco?
RECENSIONE
Penso di avere una grande fortuna o forse un potere sovrannaturale che ancora non si è palesato, vengo attirata dai libri e di tutti questi che leggo, assolutamente per caso, si rivelano poi fantastici.
Tra un link e l’altro ho scovato un gruppo di lettura che ha proposto Bear Otter e Kid di TJ Klune e che a distanza di pochi giorni avrebbe intrapreso assieme la lettura, mettici anche la fortuna di avere Kindle Unlimited e il gioco è praticamente fatto!
«Non c’è niente di troppo veloce se significa per sempre, Bear.»
C’era una volta un piccolo Orso che, abbandonato dalla propria madre, fu costretto a prendersi cura di un ragazzino.
C’era una volta una Lontra che a dirla tutta assomigliava ad un principe ma a malincuore non seppe mantenere salda una promessa.
E come in ogni favola, dopo aver superato turbini e saette, oceani in tempesta e fulmini, con gli occhi dell’amore l’universo appare meraviglioso anche per una famiglia che ha avuto il coraggio di scegliersi, sempre.
“Allora, tanto per essere chiari, non mi chiamo davvero Bear. In realtà mi chiamo Derrick McKenna, ma sono Bear da quando avevo tredici o quattordici anni.”
…. tanto per essere altrettanto chiari, Otter non si chiama davvero Otter ma Oliver e Kid, non è davvero Kid ma Tyson il fratellino di Bear, che non è davvero Bear ma Derrick.
Bear, abbandonato dalla madre, si trova costretto a prendersi cura di suo fratello Kid a pochi giorni dal suo diploma. Per papà Bear inizierà un arduo percorso, fatto di responsabilità inusuali ad un diciottenne, di rinunce dal sapore dolce amaro ma anche di piccole gioie date dall’amore incondizionato verso Ty.
Grazie al sostegno di Anna, Creed e Otter e alle loro rispettive famiglie, Bear si sente di nuovo di far parte di qualcosa, di essere ancora importante per qualcuno, anche se quel “l’unico qualcuno”, talmente essenziale da sentirlo fin dentro le viscere, ha deciso di abbandonarlo tre anni fa, proprio come sua madre.
Otter ci ha provato, si è allontanato da Bear per proteggerlo senza rendersi conto dell’implacabile dolore che ha inferto ad entrambi, ma senza Bear, Otter non può sopravvivere, tutto ciò che gli rimane è far ritorno a Seafare, a casa.
Non ci sono piani, nessuna strategia che Otter potrà mettere in atto per riottenere la fiducia di Bear, la sua sola presenza porterà una certa “tensione” nel cuore e nella mente di papà Orso. Entrambi affronteranno un viaggio personale ed introspettivo che li porterà in un assolo tempestoso, agitato a volte istintivo ma anche ragionato, accogliente e dolce, tanto dolce.
Eri l’unica cosa che mi faceva sentire al sicuro quando i terremoti minacciavano di distruggermi. Avevo bisogno che tornassi a casa perché, quando non sei qui, neanche io ho una casa.
TJ Klune fa magie con la sua penna, scrive come in una favola di due uomini che per amore soffrono.
Scrive di temi molto importanti, lo scrive già circa 10 anni fa, tanto è il tempo passato dalla prima pubblicazione, ma è tutto così attuale che sembra fresco di pubblicazione.
Scrive della sua idea di famiglia non convenzionale e non legata da patti di sangue ma che si è scelta per un atto di amore.
Scrive di tempeste emotive per poter accettare se stessi e godersi il panorama che riserva la vita.
Scrive di privazioni mimetizzate da responsabilità e di un equo compromesso che esplode in scintille di gratificazione e spensieratezza.
Scrive di uomini che fanno i capricci come i bambini e di ragazzini che impartiscono lezioni di vita agli adulti.
Scrive di amicizia, quella senza doppi fini ma che comunque ti tira un pugno in faccia e ti avvolge tra le sue braccia un istante dopo.
Scrive così tanto e così intensamente che le lacrime non sanno se scendere per l’emozione o per l’ilarità. Le mie si sono adeguate e hanno scelto un occhio a testa.
L’intero romanzo è scritto in prima persona dal punto di vista di Bear, la prima parte è lenta, misurata, descrittiva. Klune ci tiene a far entrare il lettore nella dimensione del protagonista, saremo nella sua testa, esploreremo attraverso flashback tutto ciò che lo circonda, assisteremo a lunghi monologhi interiori ripetitivi e caotici. Ma è così che si mette a nudo Bear, come un essere vorticoso e ricco di sentimenti.
Otter ci delizierà con la sua voce nell’epilogo finale e finalmente potremmo intravedere una parte di lui attraverso i suoi occhi.
Fantasmi fin troppo manifesti torneranno dal passato a creare scompiglio, ma dove il cuore raggiunge il suo battito perfetto ed assoluto, nulla potrà più scalfirlo.
E poi c’è Kid, piccolo di statura e anche di età direi, ma immenso dentro. Viene delineato come un ragazzino perspicace e più avanti rispetto ai suoi coetanei. Io lo definirei un piccolo genio dai modi gentili e provetto maestro di lezioni di vita.
«Otter è già andato a prendere il mio gelato di soia?» Otter si mette a ridere. «È il tuo modo per dirmi che devo andare a prendertelo subito?» «Sì. Non volevo essere maleducato, ma mi piacerebbe avere il gelato prima che inizi il programma.» «Che programma è?» chiedo, cercando di ricordarmi se me lo ha detto. «È sulla storia dei mattatoi negli anni Venti,» risponde. «Oh, Gesù Cristo,»
Kid è il centro attorno al quale orbitano Bear e Otter… la loro messa a fuoco sul futuro.
E’ il collante che lega il nostro duo del cuore e tutti i personaggi che conosceremo grazie a TJ Klune, è colui che con la sua ingenuità di fanciullo mi ha fatto ridere di pancia e a cui ho pensato tanto nonostante non avessi più il libro tra le mani.
Lascia andare Otter e si gira per guardarmi in faccia, poi viene solennemente da me. «Non mi interessa chi sei,» mi dice, con voce chiara e squillante. «Non mi interessa se ami in maniera diversa dagli altri. Non importa, perché sei sempre mio fratello.» Mi prende la mano e io fisso questo ragazzino, questa persona che è più saggia di quanto io potrò mai sperare di essere.
Buona lettura,
Barbara!