Ella ha letto per noi il nuovo romanzo di Diletta Marcheggiani dal titolo The Dreambreaker.
Vi anticipo solo che è stata una lettura indimenticabile! 💎
Titolo: The Dreambreaker
Autrice: Diletta Marcheggiani
Editore: Self publishing
Serie: Stand Alone
Genere: Contemporary romance
Costo Ebook: 1,99€ – disponibile in KU
Costo Cartaceo: 16,54€
Uscita: 20 luglio 2023
TRAMA
Costa Azzurra, 1967
Il mio vero nome? Tatiana Pakulova. Ma potreste conoscermi con altri mille. La mia professione è quella di distruggere sogni. Quelli degli altri, ma soprattutto i miei.
Non ho mai fallito una missione e per portare a termine il mio ultimo incarico sono disposta a tutto. Ma non sono disposta a capitolare di fronte a Kenneth Kot.
Nessuno sa chi sia lui davvero, o cosa lo porti in realtà a godersi le vacanze a St. Tropez. L’unica certezza è che indossa le stesse iniziali del famoso ladro di gioielli che fa strage di casseforti e di cuori in tutta Europa. È protetto dalle più alte sfere del jet set ed è particolarmente interessato alla Contessa Alina Metanova von Steinhofer, la vedova del mio ultimo obiettivo.
Lui è un dongiovanni, io una spia russa istruita per sedurre, stavolta nei panni di Clementina Portmann, una ragazzina ingenua.
Lui deve rubare gli Archivi di Ahnenerbe, io devo eliminarlo per arrivarci per prima.
Entrambi dobbiamo decidere se continuare a infrangere i sogni o se ricostruirli insieme.
RECENSIONE
“Di chi erano quelle labbra? Di Clementina? Di Eleanor? O di Tatiana?”
Incollats Romantics, devo fare alcune precisazioni prima di proseguire con la recensione: la prima, avevo deciso la valutazione praticamente al quarto capitolo e se non mi avesse delusa – cosa che non è stata affatto – il seguito poteva decidere per la lode o meno, come negli esami universitari. Ma dovete arrivare fino alla fine della recensione per saperlo. La seconda, è che la menzione della sottoscritta come consorella scrittrice nei ringraziamenti non ha influenzato la valutazione, perché sebbene molto inaspettata – e per questo più apprezzata – è stato un caso che io l’abbia notata! Terzo, non mi sono affatto innamorata di Kenneth. No. No. Ho detto di no.
“Era come se avesse voluto che nessun altro a parte lui ti vedesse. Non so come spiegartelo, ma… penso che se avesse guardato me così, mi sarei liquefatta.”
“The Dreambreaker” di Diletta Marcheggiani è un’opera assolutamente indimenticabile. Non dalla prima pagina, ma fin dall’inizio, ci si ritrova immersi in un mondo di charme, mistero e romanticismo, nei favolosi anni Sessanta sulla Costa Azzurra, ma con un tocco di spionaggio glamour che farebbe invidia ad una Hollywood che non c’è più. La penna di Diletta ha talmente tanta classe che era dai libri di Susan Elizabeth Phillips che non trovavo un libro del genere e con tanta bellezza.
È un libro originale, molto. E sapete che per me questo elemento è fondamentale.
In parte potrei anche definirlo noir, perché ha la sua femme fatale, ma la mia memoria ha viaggiato moltissimo riportandomi in storie non solo di un fin troppo facile James Bond, ma ho pensato alla coppia Moore – Curtis di “Attenti a quei due”, fino al citato anche da Diletta “Caccia al ladro” con la principessa Grace. Una storia d’altri tempi con una spruzzata di fantascienza (per la questione della Ahnenerbe) che non guasta, anzi rende la suspense meritata e meritevole.
È come se nell’incontro tra Tatiana e Kenneth si fossero incontrati anche Oliver Twist trentottenne con la Black Widow degli Avengers.
Ok, Ella, ora stai esagerando.
“Fastidioso. Io avrei aggiunto anche fastidioso agli aggettivi comunemente usati per descrivere Kenneth Kot.”
Tatiana Pakulova è una spia, una rondine, ovvero una donna addestrata a sedurre le sue prede, che però vive una crisi d’identità. Da bambina voleva recitare, da spia, recita ed entra nella parte a tal punto da chiedersi (forse pure con la voce di Gabriele Cirilli) «Chi è Tatiana?». Be’, è l’amica mia quella che fa la spia… e che si ritrova come avversario un bellissimo ed intrigante Arsenio Lupin anglo-polacco, KK, Kenneth Kot, detto il “Gatto” a dominare la scena. Questa intrigante coppia è un connubio inedito o quantomeno rarissimo, con un sottile equilibrio tra rivalità e desiderio. Si entra così in un mondo di suspense, luoghi esotici di un jet set, che non c’è più in quei termini, e colpi di scena. Quasi come un fumetto… E per questo mi sento di ringraziare il fratello di Diletta, ma per sapere il perché dovete leggere il libro.
“Baciami e odiami. Divorami e distruggimi. Tanto è questo quello che io farò con te. Almeno in questo modo saremo pari, almeno andremo nella stessa direzione, almeno ci faremo del male insieme e non da soli.”
Ma non è solo l’originale trama ad attirare l’attenzione. Questa storia è anche un ricco ricamo di dettagli storici e culturali che catturano l’essenza degli anni Sessanta. Vi ritroverete immersi nell’atmosfera di St. Tropez, divisi tra la spensieratezza dello swing e la moda alla Brigitte Bardot, ma anche nel misterioso mondo delle rondini, le spie russe incaricate di sedurre per servire la Madre Patria. Un mondo dove disarmanti e disinibiti ladri gentiluomini sono famosi e gettonati quasi più di Alain Delon.
“Era alto e scolpito, ma il vero fascino risiedeva in quegli occhi glaciali e taglienti tanto quanto i diamanti ai quali doveva ricchezza e fama, pieni di espressioni indecifrabili e di mistero.”
Io sono rimasta incantata, come ho detto all’inizio, ho capito da subito che il libro sarebbe stato straordinario, perché bello, ma pure fuori dall’ordinario. “The Dreambreaker” è un romance, ma non è puro romanzo rosa è più una storia di spionaggio, un giallo-rosa (per restare in sottogeneri di qualche decennio fa). Diletta ha unito con maestria tutti questi elementi, avvolgendoli in uno stile audace e coinvolgente, ha tessuto una trama per nulla scontata, e pure io, che sono la regina degli intrecci (scusate, ma ho pur sempre una commissaria che mi gira per la testa in tacco dodici!) non sono riuscita a sbrogliare fino alla fine.
Anche i personaggi secondari sono dipinti come un quadro prezioso con intensità e (devo dirlo) in modo tridimensionale, con uno spessore che li rende palpabili, come immagini di una pellicola nella testa. È quindi un libro che vi farà sognare ad occhi aperti e farà fare un viaggio nel tempo. A me ha fatto tornare indietro ai film che guardavo d’estate con mia nonna, con Cary Grant o Audrey Hepburn. O la dolcissima Romy Schneider (perché sì, non ha fatto solo la principessa Sissi!) e Alain Delon.
“Le brave spie mentivano fino alla fine.”
Tatiana e Kenneth non sono i soliti protagonisti, ma figure complesse e stravaganti, ciascuna con le proprie insicurezze e ambizioni. Ciò che li rende speciali è la loro autenticità: sono una coppia impareggiabile, irresistibile. Lei vuole fare la dura, ma ricerca la dolcezza e quando la trova la imputa alla parte che interpreta; lui, d’altro canto, è un ladro gentiluomo a tratti anche un po’ tonto, che cerca la sua redenzione in un amore del quale non sarà mai all’altezza, senza sapere che forse, non deve puntare in alto, ma guardare di fronte a sé. Concludo sottolineando il fatto che il libro è scritto benissimo e editato perfettamente. Questo dimostra che anche gli autopubblicati a volte valgono più di libri di grosse CE che costano dieci volte tanto.
Ve lo consiglio se volete leggere una bella storia, distante da certi trope imposti, triti ritriti mai tanto da diventare cliché, scritta bene e per una volta non soffocata da inutili scene spicy!