Nuova recensione dalle tinte arcobaleno in arrivo sul blog.
Barbara ha letto questo divertente romanzo e ha già segnato sulla sua lista dei preferiti l’autrice A.J. Sherwood.
Titolo: Jon e il ridicolo caso della sparatoria
Autrice: A.J. Sherwood
Editore: Self Publishing
Serie: Jon’s Mysteries – primo libro
Genere: MM paranormal mystery romance (scritto in prima persona)
Costo Ebook: 5,66€
Costo Cartaceo: 11,79€
Uscita: 22 settembre 2023
TRAMA
Un sensitivo senza un’ancora. Uno studente nei guai. Un cecchino a piede libero.
Sono Jonathan Bane, un sensitivo con regolare licenza che lavora come consulente per la polizia. Aiuto a mettere in prigione i cattivi e, per questo motivo, il mondo criminale non mi ama. Ogni tanto vengo preso a pugni, accoltellato, o qualcuno tenta di spararmi. In pratica, non c’è mai da annoiarsi. I miei poteri psichici mi impediscono di maneggiare qualsiasi dispositivo elettronico, e intendo proprio QUALSIASI COSA, la friggo in pochi secondi. Quindi chiamare aiuto non è sempre semplice.
Ho bisogno di un’ancora, di un partner, ma sono rassegnato: è una pia illusione.
O almeno così pensavo, fino a quando lui non ha varcato la porta della Psy Investigative Agency.
Donovan Havili ha l’aspetto di un delinquente e l’anima di un supereroe. Ai miei occhi brilla così tanto che è come fissare una supernova. Senza dubbio ha la mentalità e le capacità giuste per questo folle lavoro. Ma chiedere a qualcuno di restare al mio fianco a lungo termine non è cosa da poco. E ora abbiamo diversi casi tra le mani: uno studente cinese accusato ingiustamente ha bisogno del nostro aiuto, e c’è qualcuno che si diverte a usarmi come bersaglio. È un po’ troppo per un nuovo arrivato: temo che il mio partner se la darà presto a gambe.
Ma in Donovan Havili, il mondo del crimine ha trovato qualcuno che sa tenergli testa. E forse, solo forse, anch’io.
RECENSIONE
Il mio primo amore letterario sono stati i “gialli”, ho sfiorato anche gran parte del nero con un sacco di serial killer che popolavano le mie notti.
Il romanzo di cui vi parlo oggi ha tutte quelle sfumature mistery e il cameratismo tra colleghi che mi ha ricordato perché ho amato e amo tutt’ora quel genere.
“Jon e il ridicolo caso della sparatoria” mi ha da subito colpito, fin dalla cover, e quando l’hanno proposto al blog ho fatto di tutto per incastrarlo tra le mie letture.
Da appassionata nerd di Shadowhunter il nome “Bane” è già una garanzia, inoltre il nostro protagonista è anche un sensitivo che opera per un’agenzia a supporto della polizia. Insomma, uno scanner emozionale umano. Jonathan è proprio questo; attraverso le linee colorate delle emozioni riesce a vedere chiaramente qualunque individuo lo circondi, ma al contrario di altri non può assolutamente maneggiare alcun dispositivo elettronico previa frittura di microchip e annessi componenti.
Stupidamente ho pensato che non fosse poi così un grosso problema e non ho afferrato subito il motivo per cui Jon venisse continuamente scaricato dai suoi partner lavorativi e in amore per questo suo bonus “fritto misto elettronico”. L’elettronica è ovunque uno giri lo sguardo, così ho capito che Jon ha davvero bisogno di qualcuno che si prenda cura di lui.
«Ascoltami tu. So cosa intendi dire. Ma guarda la cosa dal mio punto di vista. Dovrei trovare qualcuno con la pazienza di un santo, che non sia omofobo, che possa mollare tutto a tutte le ore e che abbia un addestramento militare o da guardia del corpo. Come minimo. È un impegno alquanto oneroso e, da quel che so, Capitan America non è disponibile.»
Donovan Havili o supernova per Jon, entra nella sua sfera psichica abbagliandolo con il suo essere luminosamente buono. Ex militare, addestrato a difendere e imperturbabile nel suo aspetto minaccioso, pieno di cicatrici e tatuaggi. Io me lo immagino come Jason Momoa, ho preso il primo attore a caso ;P.
In realtà Donovan è solo esteriormente quasi inquietante, fortunatamente Jon riesce a vedergli dentro facendo un po’ di buona propaganda con colleghi ed amici.
«Voglio che tutti ti vedano come ti vedo io. Se esistesse una giustizia a questo mondo, sarei in grado di mostrare a tutti ciò che vedo, anche solo per qualche secondo. Invece, il massimo che posso fare è usare parole inadeguate per spiegare ciò che sei. Voglio che ti senta a tuo agio e ben accetto, perché non voglio assolutamente che te ne vada» gli mormorai all’orecchio.
Il romanzo ha una trama davvero ben strutturata sia per quanto riguarda i personaggi sia per la storia. Jon e Donovan si compensano sia come compagni di “avventure” che in futuro, come coppia. Jon è sicuramente il più eclettico della coppia, battutine sempre pronte, abbigliamento impeccabile e variopinto e adora minimizzare ciò che il 90% delle persone recluse a causa sua gli farebbe. Donovan si ritaglia il suo spazio in modo defilato, sempre presente ma quasi nell’ombra finché Jon non entra nel mirino di un nuovo psicopatico e allora tutto l’istinto protettivo del suo compagno entra in gioco.
Una storia sicuramente diversa dal solito, scritta in modo semplice, capace di trascinarti tra le pagine assieme a sensitivi a tecniche di evocazione e anche una buona dose di passione ed erotismo.
Gli accarezzai l’avambraccio, sfiorando le cicatrici con le labbra e le dita. «E ancora mi guardi in questo modo?» mormorò a voce roca. Sollevai gli occhi sui suoi. «Tipo, come?» «Come se il sole sorgesse solo per me.» «Non proprio» lo corressi, sollevandomi per sfiorargli le labbra. «Tu porti con te il sole. Sei l’uomo più meraviglioso che abbia mai incontrato, Donovan Havili. Non c’è nulla che qualcuno possa dire o fare per farmi cambiare idea.»
La parte mistery non è così scontata, non so se il mio fiuto investigativo si è sopito dopo tutti questi romance ma ho trovato del filo da torcere e con mia sorpresa nella risoluzione. Ho accusato la metà dei personaggi, direi quindi che l’autrice ha fatto davvero un buon lavoro :P.
Nota positivissima è che rivedremo sia Jon che Donovan impegnati in un nuovo caso nel prossimo 2024!