Cristina è una grande fan di quest’autrice e con questa recensione ci conduce in un romanzo molto intrigante con un pizzico di mistero.
Titolo: Tutto troppo complicato
Autrice: Anna Premoli
Editore: Newton Compton Editori
Genere: Contemporary Romance, mystery.
Lunghezza: 343 pagine
Data di uscita: 5 gennaio 2023
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TRAMA
Fiscalista tutto d’un pezzo di giorno e lettrice di gialli di notte, Violante ama il mistero, ma di solito se ne tiene ben alla larga. Eppure, durante una festa organizzata da un’amica nel suo appartamento in Brera, è proprio il mistero a trovare lei. Dopo l’incontro con Amedeo, irresistibile collega con cui c’è un’intesa istantanea su un terrazzo illuminato dalle luci di Milano, la serata prende una piega del tutto inaspettata: lo splendido quadro che avevano notato nel lussuoso appartamento di fronte – linee spezzate, colori accesi, forse un’opera futurista di Umberto Boccioni – svanisce nel nulla. Che qualcuno si sia introdotto furtivamente nell’appartamento e l’abbia trafugato proprio mentre erano persi nei loro discorsi? Violante non esita un secondo e decide di andare a controllare. Insieme ad Amedeo si intrufola nell’appartamento in cerca di indizi. Detective improvvisati per nulla abituati all’avventura, i due si lanciano in un’indagine che li condurrà a caccia di vecchie agende e quadri dimenticati. In una Milano di luci e ombre, arte e segreti, quello che è iniziato come un gioco potrebbe però nascondere insidie che Violante e Amedeo neanche immaginano… Saranno pronti a rischiare tutto, compreso il loro cuore?
Un quadro scomparso, una coppia di detective dalla chimica irresistibile.
RECENSIONE
Adoro questa autrice! Anna Premoli è una delle mie preferite.
Questa volta ha voluto cimentarsi nella stesura di un romanzo che ha tutte le sembianze di un libro giallo, ma con qualche leggera sfumatura di rosa.
I protagonisti sono un trio molto particolare: i fratelli Barbieri.
Il primo è Amedeo Clemente (detto Clemens) e sua sorella Jeanna, mentre la terza è Violante, amica di Jeanna e collega fiscalista di Amedeo.
I fratelli Barbieri sono diametralmente opposti: il primo è metodico, coscienzioso e responsabile, mentre la seconda è un’artista esuberante e un po’ eccentrica.
A mediare gli equilibri c’è Violante, che è l’insieme di entrambe le nature: metodica, ma anche fantasiosa.
È vero, ho parlato di tre personaggi, ma è su Amedeo e Violante cui si focalizza la storia.
Tra un incontro a pranzo o una ricerca, portano il lettore in giro per Milano, facendolo visitare luoghi bellissimi e nascosti della metropoli.
Prendono per mano accompagnando alla ricerca della verità sulle tracce di un quadro scomparso. Tra improvvise irruzioni in appartamenti e controlli fiscali, Amedeo e Violante intrecciano un rapporto di amicizia e di collaborazione.
Ma, in sottofondo, possiamo percepire una certa attrazione tra questi due, i “segni di fuoco” (lo capirete leggendo).
L’autrice è stata bravissima a dare quella sensazione di sospeso: sguardi, espressioni e parole ti fanno capire che c’è dell’attrazione, ma che entrambi non sono ancora pronti a esplorare.
Violante, a quanto si capisce, viene da un passato poco limpido e per questo motivo è restia ad aprirsi e a lasciarsi andare.
È fin troppo facile dimenticarsi delle circostanze e di tutti gli altri, quando Amedeo sorride in quel modo, inclinando appena la testa e appoggiando una mano sotto il mento.
Mentre Clemens da bravo gentiluomo non la pressa e non fa niente per incrinare un rapporto che per ora sa essere solo di amicizia.
Fa scivolare la mano lungo la manica della mia giacca grigio scuro. È una mossa totalmente innocente, che però il mio corpo fraintende, ridestandosi come dopo un lungo sonno. È come se si fosse attivata una sorta di ipersensibilità alla sua presenza.
Diciamo che sono rimasta spiazzata dallo svolgimento della storia.
Continuavo a leggere, sperando di trovare una ‘conclusione’ a tutti quei sospiri e sentimenti velati tra Amedeo e Violante, ma niente… aaaaahhhhhh!
Ma sono fiduciosa! Me lo sento. Il prossimo libro avrà come protagonisti l’artista irriverente Jeanna e il bel poliziotto Marco Martini, che in questa opera ha cercato di mettere in riga la nostra banda di improvvisati investigatori.
E lì ne vedremo di scintille!
Mi sento di consigliarvi questo libro perché, come ho detto, adoro la Premoli.
Ma vi consiglio di approcciarvi con una certa dose di elasticità mentale, perché, a mio parere, non è un romance come i soliti. La componente romantica c’è, ma è molto “impalpabile”.