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Ivory White – Cambria Hebert

Ella ha scoperto questa autrice e l’ha amata tantissimo. Ringraziamo Heartbeat per la copia ARC e vediamo perché questo libro è piaciuto così tanto!

Titolo: Ivory White

Serie: House of Misfits #1

Autrice: Cambria Hebert

Editore: Heartbeat Edizioni

Genere: Contemporary romance

Trope: Retell, Grumpy vs Sunshine, Social Gap.

Trigger warning: Violenza, omicidio.

Lunghezza: 465 pp

Data di uscita: 9 gennaio 2024.

Link Amazon: https://www.amazon.it/Ivory-White-Cambria-Hebert-ebook/dp/B0CPYMP42W/

TRAMA

C’era una volta…

Una ragazza con la pelle chiara come l’avorio e i capelli neri come la notte.

Era la favorita del padre, ma ora che l’uomo è morto

qualcuno tenta di affossare la giovane pupilla.

Seguendo il consiglio di fuggire via, Ivory lascia l’élite di New York

e finisce in un posto di cui ignorava l’esistenza.

Una principessa dei giorni nostri, spaventata e sperduta nelle strade buie,

che tenta di salvarsi la vita.

Ivory White non può chiamare nessuno, né andare da nessuna parte.

Tutto quello che le resta è un numero a caso scarabocchiato su un tovagliolo strappato.

Lei chiama. Lui risponde.

In questo modo Ivory viene catapultata all’interno della casa degli emarginati,

una banda di uomini completamente inaffidabili.

Ma riuscirà questo gruppo a tenerla al sicuro?

AUTOCONCLUSIVO

RECENSIONE

Perché alla fine tutti noi siamo delle storie. E sta a noi dare una possibilità ai nostri romanzi.

Incollats Romantics,

voi non avete idea di quanto mi sia piaciuto questo libro!

L’ho trovato geniale.

Ma prima di entrare nella storia, lasciatemi fare una premessa da Ella (trigger alert pippozzo in arrivo) a proposito dei retell.

I retell in genere riguardano fiabe o classici della letteratura fantastica, come ad esempio Peter Pan, e chi li legge non sempre è sulla stessa linea con chi l’ha scritto. Sono dell’idea che ci siano due filoni di lettori e commentatori di retell: i “fedelissimi alla trama”, che partono anche dal presupposto del “ma se l’hanno già scritto e andava bene, che lo riscrivi a fare?” e li vediamo scandalizzarsi se un personaggio o l’altro si distacca in modo “bizzarro” dall’originale; e quelli che nei retell cercano l’originalità – che può essere un ossimoro quasi – la genialità del rimescolare le carte, i colori, gli ingredienti tirando fuori qualcosa di nuovo e intrigante, pur mantenendo quei punti di fondo che sono la storia cui si ispira l’autore. Io faccio parte di questa categoria. Quindi, se invece siete dei tradizionalisti, forse non dovreste leggere la mia recensione.

Perché parto dal presupposto che un retell debba essere geniale.

E “Ivory White” lo è davvero.

 Era così piccola e dall’aspetto fragile, eppure talmente bella da spezzarmi il cuore.

Partiamo col parlare della protagonista: Ivory. Lei è una classica newyorkese abituata al lusso, all’acqua di marca, all’abbigliamento sofisticato. Ha uno staff a sua disposizione per trucco e messa in piega… è strapiena di soldi, insomma. È anche a capo di una casa di moda che si chiama Reflection e questo nome è già un programma, perché dietro a esso c’è una filosofia di vita ben precisa e interessante che permeerà tutto il libro e le azioni di Ivory.

Lui aveva un cuore che aveva avvolto nel filo spinato per proteggerlo dal dolore.

Neo è semplicemente splendido. Eppure, è un ragazzo segnato dalla vita, perché facente parte della periferia, dei Grimms, i quartieri malfamati e sporchi, è un disagiato sociale, che fa lavori pesanti e ruba, ma che quando dipinge – è perlopiù un writer alla Banksy ma molto più colorato – riflette (badate bene a questo verbo!) l’anima delle persone.

Poi c’è il Cacciatore, di cui abbiamo anche il POV, e che è tutta una sorpresa.

Probabilmente ero io a non adattarmi a loro ma, con mia grande sorpresa, lo desideravo sopra ogni cosa. Mi piacevano. Persino Earth, anche se doveva seriamente imparare a gestire la rabbia. Più di tutti, però, mi piaceva Neo. Magari andava persino un po’ oltre il semplice piacermi.

Quando Ivory viene aggredita dal Cacciatore e questi non la uccide ma le dice di sparire dalla circolazione, si ritrova al Rotten Apple, un locale malfamato dove incontra Neo e un altro gruppo di personaggi eccezionali e – in certi casi – esilaranti.

Almeno tanto quanto inquietanti.

Con Neo è amore a prima vista, ma non come potreste pensare voi, è qualcosa di naturale, spontaneo e al limite dell’assurdo. Meraviglioso e comico anche.

Tra i due c’è un rapporto stranissimo che si compone di piccole libertà e un senso di protezione ambivalente che li lega e li fa innamorare.

Avevo già perso la testa. Avevo trascorso l’intera giornata a scappare da lei, cercando di ricordare chi e cosa fossi e avevo sperato che non fosse a casa quando sarei rientrato.

Il libro emoziona a trecentosessanta gradi, fa ridere, patire, commuovere. È geniale, c’è poco da aggiungere. I personaggi sono sviluppati bene, palpabili, vivi, anche se sembrano assurdi, sono reali, veraci.

Ivory potrebbe sembrare la ragazzina viziata, è vista più come una parodia di una principessa delle favole (in particolare quelle riviste dalla Disney), in realtà questo suo essere la rende simpatica, trasmette empatia, perché comunque è “goffa e aggraziata allo stesso tempo”.

E poi quella bocca. Il modo sgarbato, quasi altezzoso, con cui mi guardava non le corrispondeva davvero. Come se il libro da cui era fuoriuscita avesse avuto una bellissima copertina e delle splendide illustrazioni, ma le parole all’interno fossero state aggressive e confuse.

Neo è l’anti-principe, è il disagiato, ma è un eroe. È bello di una bellezza selvatica, rustica, ma ha un cuore enorme ed è una guida per i suoi compagni e coinquilini così come per la sorella – altro personaggio fenomenale!

Non baciava come un principe. Al contrario, baciava come il ladro che diceva di essere.

Ho sottolineato mai tante citazioni che rischio di spoilerarvi tutto il libro e di superare quelle consentite per le recensioni editoriali!

Ma davvero ve lo consiglio perché è una lettura fresca, intrigante – la parte suspense non è affatto scontata – divertente, mai banale. È un retell geniale e originale (so di ripetermi) ma è stata una bellissima scoperta e non vedo l’ora di leggere gli altri libri di questa serie e di questa autrice. La quale, per altro, nelle note d’autore l’ho sentita molto affine a me, proprio Ella scrittrice.

E poi fa parlare il protagonista coi lettori… Potevo non amarla?

Ma è il suo fidanzato. Basta gridarmelo! Che cavolo di lettori siete? Dovete scegliere una squadra. Team Disagiato o Team Principe. Coraggio, fate la vostra scelta. Io aspetto.

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