Ella ha amato tantissimo il terzo volume di questa serie Young Adult che tratta temi importanti e tristemente attuali.
Titolo: Regole infrante
Serie: Greyford Wolves #3
Autrice: Anna B. Doe
Editore: Heartbeat edizioni
Genere: Young Adult
Trope: Sport romance
Trigger warning: Il romanzo affronta diversi temi sensibili per cui l’autrice e la casa editrice invitano a consultarne gli argomenti qui: https://www.annabdoe.com/trigger-warnings
Lunghezza: 430 pp.
Data di uscita: 15 gennaio 2024
TRAMA
Quando Maximillian Sanders si trasferisce a Greyford, ha tre obiettivi: ricucire il rapporto interrotto con la sorella, tenerla al sicuro ed entrare in un college di prima divisione, giocando a hockey. Qui incontra la ragazza che gli spezza il cuore e mette il suo mondo sottosopra, ed è la sua migliore amica che lo aiuta a raccogliere i pezzi.
Brook Taylor ha imparato a sue spese che, per sopravvivere a questo brutto mondo, deve vivere secondo le proprie regole. Poi incontra Max e per la prima volta è tentata di romperle. Lui è off limits e lei ha un piano che non include un sexy giocatore di hockey.
Lui dice di volerla, ma lei vede la verità nei suoi occhi. Avrebbe dovuto seguire le sue regole e proteggere il suo cuore.
Quelle tre piccole regole avrebbero dovuto salvarla, finché non le ha infrante tutte.
RECENSIONE
“Non molto tempo fa, avrei dato qualsiasi cosa per uno dei suoi veri sorrisi, e ora che ce l’ho, so che farò di tutto per conservarlo.”
Incollats Romantics,
Prendete un bel respiro con me, uno, due, tre e quattro. Da capo.
È un metodo di rilassamento dei navy SEAL e in questo caso serve tutto, perché questo libro è devastante.
Non so se ricordate la serie Once Upon a Time – non c’entra nulla col libro – ma se rammentate quando il cattivo di turno prendeva il cuore dal petto del personaggio rivale e lo rendeva in polvere, allora sapete cos’ha fatto al mio cuore la lettura di questo romanzo.
“Lei è mia e io sono suo. Avevo solo bisogno che se ne rendesse conto.”
Ero rimasta delusa dal secondo volume della serie, tra le piccole mancanze che vi avevo trovato c’era la poca credibilità dei giovani protagonisti, soprattutto se paragonata al primo libro. Ma qui…
Qui, gente, abbiamo la perfezione.
È il libro migliore della serie, è uno dei libri migliori dell’autrice, una penna sensibile ma al contempo veritiera, che sa immergere nella storia.
Passiamo a parlare dei protagonisti: Max lo incontriamo prima ancora di Derek nel primo romanzo, e subito ci si innamora di lui. Peccato che lui sia innamorato di Amelia, ma lei vuole Derek e allora scatta la canzone di Annalisa. Ho visto lei che bacia lui, che bacia lei, che bacia… no, Ella, non ti “beccia1” nessuno, sei vecchia, brutta e in ciabatte.
Ehm, dicevo… Max è innamorato di Amelia, per lei lui è solo un amico, ma ha quest’amica, Brook, bella, con dei magnifici occhi verdi che non si può non notare. E a proposito di baci…
Ma Max, da bravo maschietto, quando il sangue gli va al cervello nelle mutande, be’ la dice grossa. E comincia la rincorsa a Brook.
“Il bad boy che sta cercando di presentare al mondo è una stronzata, come non si è mai vista.”
Brook si barcamena, ha una madre tossicodipendente, alcolista e con molti difetti, una vera brutta persona, non solo per le dipendenze ma per le azioni che compie e per quello che lascia accadere. Non entro nei dettagli per evitare spoiler, ma Brook è una ragazza rotta.
Max, dal canto suo, è un ragazzo che solo apparentemente non ha problemi, in realtà, vedremo che per l’hockey è stato preservato, tenuto fuori da problematiche famigliari che in buona parte abbiamo visto anche nel libro precedente dedicato alla sua gemella e ad Andrew.
Ecco… tenete presente questa storia dei fratelli, perché non posso dirvi altro, solo di farvi un appunto.
E se avete letto il secondo volume, tenete a mente anche… no, non ve lo dico.
“Brook si comporta in modo altezzoso e potente, si potrebbe pensare che sia una ragazza ricca che ha un bastone nel culo. Solo che io so che non è minimamente vicino alla verità.”
Posso dirvi però che vorrei fare un applauso all’autrice perché è riuscita a incastrare la storia di Max e Brook nelle vicende dei due libri precedenti, cosa difficilissima, perché il rischio di annoiare e ripetersi incombe come una spada di Damocle. Anna B. Doe è riuscita a creare una storia nuova, con eventi già visti e quando diventa nuovissima, be’, IR, siete spacciati.
Come dicevo all’inizio, mi è piaciuto come questi due adolescenti, nonostante tutto, si ritrovino a vivere e reagire come giovani e non come adulti scontati, rimpiccioliti. No, pensano come i ragazzi che sono e come tali sbagliano anche.
È un bel viaggio la lettura di questo libro e, tutto sommato, dell’intera serie, perché vale la pena arrivare sin qui. O partire da qui se non avete paura di auto-spoilerarvi i libri precedenti.
L’amerete, per questo ve lo consiglio.
“Sei una sopravvissuta, una guerriera, non permettere a nessuno di portarti via questo”
- Becciare in genovese è baciarsi, limonare. ↩︎