Ella ha chiesto “l’aiuto da casa per la recensione del libro di Monica Murphy prequel della serie Lancaster Prep. Niente lecca-lecca all’orizzonte questa volta!
Titolo: Cose che avrei voluto dire ma non ho mai detto
Serie: Lancaster Prep Series Vol. 1
Autrice: Monica Murphy
Editore: Newton Compton Editori
Genere: Young Adult
Trope: Soft dark romance, bully, enemies to lovers, angst, family secrets.
Trigger alert: sì, livello alto.
Lunghezza: 561 pp
Data di uscita: 27 febbraio 2024
Link Amazon: https://www.amazon.it/Cose-avrei-voluto-detto-Lancaster-ebook/dp/B0CTWVDH5V/
TRAMA
Things I Wanted To Say But Never Did
Sexy e spietato, Whit Lancaster è ammirato e rispettato da tutti. Il campus porta il suo nome; la scuola è il suo regno. Ogni volta che Summer incontra il suo sguardo, prova un’attrazione pericolosa. Per questo si tiene sempre a debita distanza da lui, almeno fino a quando il destino le sconvolge i piani. Una sera Whit accorre in soccorso di Summer e rimane ferito. L’istinto urla alla ragazza di andarsene senza preoccuparsi di lui, ma il buon senso prevale. E così decide di aiutarlo. Durante la notte, però, Whit sottrae a Summer qualcosa di molto prezioso: un diario con un segreto che, se rivelato, potrebbe rovinarla. È allora che Summer accetta di stringere un patto dannato: lascerà che lui faccia di lei quello che vuole, purché non riveli a nessuno quello che ha scoperto. Summer sa di essere entrata in un circolo oscuro, di essere in balia della passione. Dovrebbe scappare, ma non ci riesce. E se l’oscurità di Whit finisse per rapirle il cuore?
Segreti, bugie, passione. Benvenuti alla Lancaster Prep.
RECENSIONE
«Hai delle labbra da pompini», mi dice, e quasi mi compiaccio per quel complimento. Poi mi dico che sono pazza e confusa e che lui l’ha detto solo per insultarmi.
Incollats Romantics,
sapete che ogni tanto vi racconto – quando parlo da scrittrice – di quando i personaggi s’impossessano della storia e la fanno andare come vogliono loro… un po’ tipo film con Chris Evans tra i vari Capitan America e Avengers.
Ecco, questo è il caso del libro di Monica Murphy che andiamo (perché per far uscire qualcosa di onesto ho chiesto aiuto alla mia Brioscina) a recensirvi. Ma non aspettatevi un botta e risposta come capitò in passato per un altro libro, perché questa volta siamo sulla stessa lunghezza d’onda.
Questo romanzo ha ricordato a Ella la Devil’s Night di Penelope Douglas senza averne lo spessore, soprattutto, senza quel vero fondo dark di zia Pen, e quasi ne è diventato la parodia. A Barbarazza altri bully romance sempre come sopra…
Se pensate a questo libro rapportandolo a “Un milione di baci”, be’, rimarrete molto delusi, a parte sul lato minchiometro anche se pure quello rispetto al lecca-lecca del succitato libro è lontano chilometri e chilometri.
«Vuoi la verità? Sono ossessionato da te», sussurra con voce roca, lo sguardo implorante. «All’inizio ti odiavo per ciò che rappresentavi. Poi mi hai attratto, nonostante tutto. Alla fine, ho dovuto prenderti e poi non ne ho più avuto abbastanza».
L’idea era fantastica, fenomenale, ma se l’è praticamente mangiata. A un certo punto è come se l’autrice fosse tornata indietro e avesse ricominciato da capo.
Lei, Summer, ha questo grandissimo segreto. Molto, molto particolare, molto “trigger”, che scrive nelle pagine del suo diario segreto. Lui, Whit, trova questo diario e comincia a leggerlo, lei lo scopre e così cominciano a frequentarsi perché dapprima lo rivuole indietro e poi… glielo lascia leggere. Però, a un certo punto, questo diario si perde, non si smarrisce, ma nel senso che viene nominato ogni tanto, ma parrebbe non essere più utile alla storia, allora sparisce dal romanzo così, “pouf!”.
È un libro lunghissimo, laddove la sessualità è trattata in modo tutto “troppo”, sebbene alcuni particolari possano essere giustificati da un determinato background dei diciassettenni esperti da “Siffredi, spostate!” anche no. Ecco.
La frase “cito testualmente” è la frase più ripetuta in assoluto, molte volte e da diversi personaggi. E questo risulta piuttosto disturbante durante la lettura.
Ci sono tira e molla a non finire, addirittura spunta un altro personaggio che trasforma completamente la storia, ci sono situazioni famigliari da risolvere che non vengono risolti, famiglie orribili che definire disfunzionali sarebbe fare loro un complimento (e darvi una speranza) e personaggi secondari – come due sorelle di Whit – che danno l’unico senso alla lettura dei prossimi libri.
Ma persino il dio di questa scuola sanguina, adesso, e io ne sono testimone. Anche se la pioggia lava via il sangue, capisco che sta soffrendo.
Capiamo dunque come mai in patria questo libro, prequel rispetto a “Un milione di baci”, non abbia avuto molto successo e ci sia una differenza pazzesca nei gusti del pubblico tra questo e gli altri della collana.
Anche la parte suspense è gestita male, perché poteva benissimo tenere in piedi il romanzo senza allungarlo così tanto con una “storia nella storia” che c’entra come la maionese sull’affogato al caffè.
Leggeremo gli altri? Certo. Ma questo, insomma, ci ha deluso un po’. Perché quando un libro ha del grosso potenziale dispiace molto vederlo implodere su sé stesso.
Ella e Barbarazza