Su richiesta di molti di voi, ecco qua il primo CAPITOLO BONUS del romanzo Fourth Wing inedito in italia!
Sono traduzioni amatoriali, non siamo professioniste, quindi potrebbero esserci degli errori…vi chiediamo di essere clementi!
Si tratta del capitolo 16 dal POV di Xaden, inedito nella versione italiana.
CAPITOLO 16 – Xaden Pov
“Non hai ancora capito cosa è successo? Cosa ha fatto Xaden?” Aetos chiese a Sorrengail, lasciandosi prendere dal panico come il soldato di fanteria che avrebbe dovuto essere e insinuando che avessi cambiato l’esito della Trebbiatura.
Se reagissi ogni volta che qualcuno trascina il mio nome in un mucchio di stronzate, non concluderò mai nulla. Per la maggior parte, prendo atto dell’offesa, la archivio per una considerazione futura e vado avanti. Come Sgaeyl ama ricordarmi, ai draghi non interessano le opinioni delle pecore… o della maggior parte degli umani.
Ma quando le dita di Aetos affondano nella spalla di Sorrengail coperta dall’uniforme, proprio sopra a dove ha la fasciatura a causa della pugnalata di quello del primo anno con il cazzo moscio che Tairn ha incenerito, una rabbia inspiegabile scorre nelle mie vene come piccole schegge di ghiaccio che tagliano ogni cosa sul suo sentiero. Chiudo i miei scudi mentali proprio come faccio ogni volta che sono vicino a qualcuno, specialmente vicino ad un lettore della mente.
“Per favore, dimmi cosa pensi che io abbia fatto.” Entro nella luce lunare che illumina gran parte del campo di volo e interrompo il flusso di potere proveniente da Sgaeyl, lasciando che le ombre della notte ricadano nel loro stato naturale in modo che questo stronzo possa vedermi chiaramente.
“Hai manipolato la Trebbiatura.” Aetos toglie le mani dalle spalle di Sorrengail e decido di lasciargliele tenere. Per adesso.
Sul serio. Di tutte le leggi che infrango da queste parti, è quella di cui si preoccupa?
Quasi rido, ma poi quello stronzo si mette di fronte a Sorrengail, come se Violence avesse davvero bisogno della sua protezione. Non l’ha vista là fuori sul campo oggi come l’ho vista io, altrimenti non sarebbe stato lì come una tata.
“Dain, la tua è…” Sorrengail esce da dietro di lui.
“È un’accusa ufficiale?” Dei, per favore dammi un motivo per picchiare a sangue questo pomposo amante del Codice. Solo una volta.
“E’ solo irritante. Abbi un po’ di autocontrollo,” si intromette Sgaeyl, come se il suo affetto per il piccolo drago d’oro non fosse ciò che ci ha messo in questa fottuta situazione.
Tengo lo sguardo fisso su Aetos e sui grandi occhi nocciola di Sorrengail e sui graffi che le rovinano la pelle. Sicuramente non lascio che la mia attenzione vaghi lungo quelle curve strette…
Cazzo, è una distrazione. Una che non posso permettermi, eppure uno con cui sono legato per il resto della mia vita dimenticata da Dio. E invece di fissarmi con quel fuoco da cui non riesco a stare lontano, è la paura che fa sembrare i suoi occhi più ambra che blu alla luce della luna.
Paura per…Aetos? Qualcosa di spiacevole mi si agita nello stomaco.
“Sei intervenuto?” domanda Aetos, con la voce che diventa lamentosa.
“Che cosa vuoi sapere di preciso?” inarco un sopracciglio, lasciando trasparire tutto il mio disgusto per il suo culo viziato. Quella piccola quantità di arsenico l’ha quasi uccisa su quel campo e la sua preoccupazione è per il protocollo?
“Se l’ho vista in inferiorità numerica e già ferita? Se ho pensato che il suo coraggio fosse tanto ammirevole quanto stupidamente sconsiderato?” Faccio l’errore di guardarla e la rigida presa che mantengo sul mio temperamento si allenta. Sarebbe potuta morire là fuori. E’ quasi successo. Proprio davanti a me.
“E lo rifarei, se potesi.” Lei inclina il mento ostinato verso di me.
“Ne sono dannatamente consapevole!” Merda. Tutto il mio autocontrollo semplicemente evaporò. “Vuoi sapere se ‘ho vista combattere contro tre cadetti più grandi?” Stringo gli occhi guardando Aetos. “Perché la risposta a tutte queste è sì. Ma stai facendo la domanda sbagliata, Aetos. Quello che dovresti chiederti è se anche Sgaeyl l’ha vista.”
“Non dirmi che mi hai tirata dentro in queste sciocchezze.”
“Sicuramente mi hai trascinato dentro. Da quando sei così insolente con i draghi più piccoli?” Non che quello dorato non sia carino. Ma essere teneri con le cose carine ti fa uccidere qui, il che è esattamente ciò che rende Sorrengail così pericolosa per me.
Aetos distoglie lo sguardo nervosamente, come dovrebbe.
“Lo ha chiamato lei” sussurra Sorrengail. Immagino che qualcuno le abbia fatto notare il legame di accoppiamento tra Tairn e Sgaeyl.
“Da quando ti emozioni per le donne umane?” Sfida Sgaeyl.
“Sono incazzato, non emotivo,” la correggo. “Non è mai stata una fan dei bulli”, confermo. “Ma non confonderlo come un atto di gentilezza nei tuoi confronti. Lei è affezionata al piccolo drago. Sfortunatamente, Tairn ti ha scelto di sua spontanea volontà.”
“Cazzo,” mormora Aetos, finalmente mettendo insieme il tutto.
“Esattamente il mio pensiero.” Scuoto la testa rivolgendomi al caposquadra. “Sorrengail è l’ultima persona sul continente a cui vorrei essere incatenato. Non sono stato io.” In un secondo su quel campo, il mio atteggiamento nei confronti di Violence è cambiato da forse-la-ucciderò-o-forse-no a la-proteggerò-a tutti i costi.
E non perché sia brillante, o bella, o capace in modo esasperante di distruggere il mio controllo accuratamente creato, anche se è assolutamente tutte queste cose. No. Non ho scelta in questo. Tairn ha preso la decisione per me.
“E anche se fossi stato io…” Mi avvicino ad Aetos e, a suo merito, non si ritira mentre lo sovrasto. “Davvero lanceresti contro di me una simile accusa, sapendo che la ragazza che definisci la tua migliore amica è salva grazie a questo?” Ad un certo punto Sorrengail dovrà riconoscere che l’ultimo anno nel quadrante ha trasformato il suo piccolo migliore amico in qualcuno che in realtà non conosce.
Il suo silenzio è dannatamente delizioso, dice di più per incriminarlo di quanto avrei mai potuto fare io.
“Ci sono… delle regole,” balbetta, facendo del suo meglio per fissarmi negli occhi anche se ci sono centimetri a separarci. Strano momento per farsi crescere la spina dorsale, ma buon per lui.
“E per pura curiosità, tu avresti, diciamo, infranto quelle regole per salvare la tua preziosa Violet in quella radura?” Il suo nome ha un sapore strano sulla mia lingua, più morbido del soprannome che preferisco. “Questo è crudele, anche per te“, nota Sgaeyl con una punta di divertimento.
“È un peccato che questo le faccia male, ma dovrà rafforzarsi per sopravvivere alla nostra collaborazione, e Aetos non può essere da nessuna parte intorno a noi.“
“Oh, quindi non stiamo discutendo del fatto che ti stavi già muovendo quando Tairn è atterrato?” ribatte. “Se non fosse arrivato, saresti colpevole proprio di ciò di cui ti accusa il figlio del colonnello?”
“Mi sono mosso d’istinto per proteggere-“
“Non mettiamoci in imbarazzo a vicenda lasciandoti finire quella frase.” Odio dannatamente quando fa così. È l’unica persona sul continente ad avere una lingua più tagliente della mia. Bene. Violence potrebbe darle del filo da torcere.
Maledizione, Aetos non ha ancora risposto.
“Non è giusto chiederglielo.” Sorrengail si avvicina direttamente a me, mettendosi accanto ad Aetos mentre il battito ritmico delle ali del drago riempie l’aria. Immagino che l’Empireo abbia fatto la sua scelta se permetterle di legare entrambi i draghi.
“Ti ordino di rispondermi, caposquadra.” Fisso lo sguardo nel suo. Dai. Mostrale chi sei veramente.
Aetos deglutisce così odiosamente forte che riesco a sentirlo, poi chiude gli occhi. “No. Non l’avrei fatto.”
Mi viene da ridere. Fottuto codardo amante delle regole. Non merita di respirare la stessa aria di Violence. È alta la metà di lui ed è mille volte più coraggiosa. Parliamo di un rapporto sproporzionato. Non c’è nessuna regola in questo college dimenticato dagli dèi che mi impedirebbe di salvare la vita di Bodhi, Garrick o Liam… e ora la sua.
Aetos gira il viso verso Sorrengail, ma perfino io riesco a vedere che il danno è fatto. Sembra che qualcuno abbia appena distrutto il suo libro preferito. Merda. Cos’è quel peso scomodo seduto nei miei polmoni? E’… No. Non può essere colpa. Non riesco a ricordare l’ultima volta per cui mi sono sentito in colpa. beh… tutto ciò che non implicava un marchiato.
“Mi avrebbe ucciso vederti in quella situazione, Vi, ma le regole…” piagnucola Aetos.
“Va tutto bene,” lo interrompe, alzando la mano sulla sua spalla. Ed è abbastanza per trasformare il mio senso di colpa in nausea, cosa di cui sono stranamente grato.
“I draghi sono tornati.” Noto l’ovvio mentre iniziano ad atterrare, costringendo i cadetti a scappare via. “Torna in formazione, caposquadra.”
Aetos corre via come il piccolo ratto che è.
“Perché gli gli hai fatto questo?” Sorrengail quasi mi grida, poi scuote la testa. “Lasci perdere.” Lei mi congeda e se ne va senza aggiungere altro.
Sbatto le palpebre. Giuro su Amari che quella rompiscatole alta un metro e mezzo è l’unica persona che abbia mai avuto il coraggio di congedarmi. Mi muovo prima che il mio buonsenso dica di andarmene. “Perché ti fidi troppo di lui.” La raggiungo in pochi passi. “E sapere di chi ti puoi fidare è l’unica cosa che ti manterrà in vita, che ci terrà in vitai, non solo nel quadrante ma dopo il diploma.”
“Non c’è nessun noi”, ribatte, evitando a malapena una collisione con un altro cavaliere che correva, facendomi sobbalzare il cuore. Ieri forse non mi sarebbe importato.
Oggi il suo sangue è il mio sangue.
“Oh, presto scoprirai che non è più così.” La afferro per il gomito e la tiro fuori dalla traiettoria di un’altra collisione imminente. Sarà così, cercare di mantenere in vita questa donna? Si opporrà a tre bulli armati per difendere il drago più piccolo, ma non starà a guardare dove cazzo sta camminando? “I legami di Tairn, sia con la sua compagna sia con il suo cavalieri, sono potenti perchè lui lo è. La perdita del suo ultimo cavaliere lo ha quasi ucciso, il che, a sua volta, ha quasi ucciso Sgaeyl. Le vite delle coppie interconnesse sono…”
“Interconnesse, lo so,” ribatte lei, con la rabbia che mette in risalto l’azzurro dei suoi occhi mentre distoglie lo sguardo dal mio, concentrandosi sul movimento dei draghi mentre atterrano.
In nome di Dunne, cosa c’è di sbagliato in me da notare una merda del genere?
“Ora chi sta diventando sdolcinato?” chiede Sgaeyl.
“Attratto e sdolcinato non sono la stessa cosa.” E sono già incazzato con me stesso per la prima. Sono sicuro da morire che non scivolerò nella seconda. “Ogni volta che un drago sceglie un cavaliere, quel legame è più forte del precedente, il che significa che se muori, Violence, si innesca una catena di eventi che potenzialmente finirà con la mia morte. Quindi sì, sfortunatamente per tutte le persone coinvolti, esiste un noi, se l’Empireo lascia che la scelta di Tairn resti valida.”
I suoi occhi si allargano e le sue labbra si aprono.
E sicuramente non penso alla sua bocca, non quando ho preoccupazioni più grandi come tenerla in vita. E non penso nemmeno all’angolazione migliore per baciarla. O come sarebbe il suo culo perfetto nelle mie mani.
“E ora che Tairn è tornato in gioco, che gli altri cadetti sanno che è di nuovo disposto a legarsi…” Dei, le verranno a cercare. Sul tappeto. Nei corridoi. In quella dannata stanza da bagno che non posso esattamente pattugliare. Distolgo lo sguardo ed espiro con forza sufficiente per chiamarlo effettivamente un sospiro.
“Ecco perché Tairn mi ha detto di restarti vicino”, sussurra, come se avesse finalmente compreso la gravità della nostra situazione. “A causa dei non legati.”
“I non legati cercheranno di ucciderti nella speranza di convincere Tairn a legarsi con loro.”
Garrick si dirige verso di me e io scuoto la testa. Qualunque notizia abbia dalla missione di ieri sera deve aspettare. “Tra tutte le persone nel quadrante, Tairn ha dovuto legare Sorrengail?” La vita sta per diventare infinitamente più complicata.
“Sentiti libero di mettere in discussione le sue motivazioni“, suggerisce Sgaeyl.
“Diavolo no. Preferisco avere la testa attaccata alle spalle.” È un burbero figlio di puttana.
“Tairn è uno dei draghi più forti del Continente e il vasto potere che incanala sta per diventare tuo. Pur di non dover ripetere l’anno, i non legati cercheranno di fare fuori i neocavalieri nei prossimi mesi, quando il legame è ancora debole e sussiste la possibilità che il drago cambi idea e scelga loro. E per avere Tairn farebbero qualsiasi cosa.” Non posso fare a meno di sospirare davvero questa volta. “Ci sono quarantuno cavalieri non vincolati per i quali ora sei l’obiettivo numero uno.” Alzo il dito indice.
“E Tairn pensa che mi farai da guardia del corpo.” Lei sbuffa. “Non sa quanto mi disprezzi”
“Lui sa esattamente quanto tu la disprezzi e quanto spesso la fissi…“
“Mi offrirò volontario per ogni missione invernale se tu…”
“Antipatico. Come se la tua incapacità di controllare i tuoi ormoni provocasse a me disagio. ” Lei rabbrividisce mentalmente. Per quanto spietata e feroce possa essere la mia ragazza, lei pone limiti al freddo a meno che non voliamo per Aretia.
“Lui sa esattamente quanto tengo alla mia vita,” ribatto, il mio sguardo vaga lungo il corpo di Sorrengail. Non c’è assolutamente nulla che non mi piaccia in quello che vedo. Infatti, se Amari stessa avesse mai disegnato una donna pensando alla mia rovina… Beh, cazzo. Forse è proprio questo che Violence è la mia rovina. Pelle morbida. Mente lucida. Temperamento feroce. Mortale con un pugnale. Coraggioso fino all’eccesso. E assolutamente imperturbabile. “Sei stranamente calma per qualcuno che ha appena appreso di essere un bersaglio.” Cosa le fa perdere il totale controllo? Con che tipo di uomo si sarebbe lasciata svelare?
“È due anni più giovane di te e non rientra nella tua catena di comando.” Sgaeyl finge indignazione.
“E tu hai cinquant’anni meno di Tairn. Il tuo punto?”
“È un tipico mercoledì per me.” Sorrengail alza le spalle e il mio sguardo si fissa sul rossore delle sue guance, quel delicato bocciolo di rosa che mi dice che non è così indifferente a me come le piace fingere. “E onestamente, essere braccati da quarantuno persone è molto meno intimidatorio che controllare costantemente ogni angolo buio per prevenire un tuo eventuale attacco.”
Giusto.
Il drago d’oro atterra dietro di noi, seguito dalla mostruosità che Sgaeyl chiama compagno, e io me ne vado il più velocemente possibile ora che Sorrengail è protetta, dirigendomi attraverso il campo dove Sgaeyl aspetta alla fine della fila con gli altri draghi.
Garrick si trova proprio di fianco a Chradh, il suo Coda di Scorpione Marrone, e alza le sopracciglia mentre mi avvicino. “Quindi tu e la figlia del generale…”
“Non è divertente.” Scuoto la testa e ignoro lo sbuffo di Sgaeyl accanto a me mentre il generale Melgren si siede davanti alla pedana. Mi si accappona la pelle, proprio come succede sempre quando lui è nelle vicinanze. Fottuto assassino. Non sarebbe difficile farlo fuori; Mi sono esercitato a ignorarlo per anni. Inoltre, non ho bisogno di ascoltarlo per sapere cosa dirà.
Tairn otterrà ciò che vuole. Legherà entrambi i draghi. Perfino l’Empireo non dirà di no al secondo drago più grande del continente quando finalmente ha deciso di legarsi. Lo vogliono di nuovo sul campo di battaglia.
“Sarà un problema?” chiede Garrick mentre Melgren continua a chiacchierare.
“No.”
“Giusto.” Dice impregnando la parola di sarcasmo.
“Sto bene.” Esamino i primi anni sopravvissuti alla Trebbiatura.
“Ho visto cadaveri che stavano meglio di te” borbotta il mio migliore amico.
“Certo che i cadaveri stanno bene. Non hanno nulla di cui preoccuparsi.” E a me è appena stata consegnata Violence fottuta Sorrengail da proteggere se voglio vivere. Cosa che voglio. O meglio, devo farlo. Soprattutto da quando Melgren ha appena annunciato che potrà unire i suoi draghi.
Abbasso gli scudi quanto basta per percepire il legame. Quello di zaffiro duro che condivido con Sgaeyl è bloccato come sempre, ma ora ce ne sono altri due. L’onice che riconosco è Tairn, e l’altro, un scintillante filo…argento, come le punte dei suoi capelli. Fanculo. Si sono davvero legati.
Solo un legame di accoppiamento come quello di Sgaeyl e Tairn potrebbe legarmi a un altro cavaliere, che lo voglia o no.
Sorrengail mi guarda dall’altra parte del campo e io rimetto a posto gli scudi e alzo l’indice. Adesso è l’obiettivo numero uno da queste parti, e il mio più grande problema.
“Immagino che dovremo tenerla in vita,” mormora Garrick mentre il generale Sorrengail si fa avanti per pronunciare il suo discorso annuale sulla famiglia, anche se lei ha dato la sua in pasto ai draghi.
“SÌ.” Come diavolo farò a mantenerla in vita durante tutta la merda del primo anno in cui non sono neanche lontanamente vicino? Guardo attraverso il campo e vedo Liam, il mio fratello adottivo, in piedi davanti al suo nuovo codascorpione Rosso mentre i draghi regalano ai loro cavalieri reliquie per incanalare la magia. “Forse dovrei inserire Liam nella sua squadra.”
“Liam?” Domande Garrick.
“È il migliore del suo anno.” Annuisco mentre i ragazzi del primo anno cominciano a festeggiare. “L’ho addestrato a combattere, quindi so che è in grado di proteggerla.” Inoltre, è leale con me quanto io lo sono con lui.
“Oppure potresti darle prima la possibilità di farcela da sola.” Garrick incrocia le braccia sul petto e mi guarda di traverso.
Ci sono molte ragioni per cui potrebbe avere ragione.
“Ma se è quella la strada che sceglierai, Liam piace a tutti, quindi spero che piacerà anche a lei. Sarà più facile per lui proteggerla.”
“Le piacerà.” Quella sensazione spiacevole mi divampa di nuovo nello stomaco, contorcendolo in un nodo. Garrick sorride. “Non preoccuparti. Non la scoperà.”
Guardo Garrick stringendo gli occhi. “Perché mi importerebbe se lui…” Le parole mi muoiono sulla lingua mentre Aetos cammina dietro Sorrengail e si allunga verso la sua schiena. Quello stronzo le sta slacciando l’armatura. Ha le mani sulla sua pelle. Inspiro attraverso il naso ed espiro attraverso la bocca per sedare la nausea che aumenta rapidamente.
“Rilassati, glielo sta riallacciando,” dice Garrick, e so anche senza guardare lo stronzo che sta ancora sorridendo. “Vedi? Si sta già voltando.” Sorrengail si gira tra le braccia di Aetos, e lui le porta le mani al viso. Senza dubbio sta frugando nei suoi ricordi per vedere se ho davvero interferito.
“Niente da… Oh merda.” La voce di Garrick si affievolisce in un sussurro mentre Aetos abbassa la testa e bacia Sorrengail.
Il fuoco scorre nelle mie vene e le ombre si spalancano intorno a me, distorcendo la mia visione per un secondo. Dain-fottuto-Aetos ha la sua bocca sulla mia Violence.
Non mia. Ma questo non impedisce al nodo nel mio stomaco di aprirsi, diffondendosi come acido nel mio sistema, bruciandomi il petto e rendendo difficile respirare finché quello stronzo moccioso non solleva la testa.
“Dannazione. Stai bene laggiù?” chiede Garrick, con una risata che intacca il suo tono. “Io…” Blocco i piedi con le ombre sul terreno per trattenermi dal marciare laggiù e dare il pugno ad Aetos. Come cazzo osa baciare la bocca della ragazza per il quale non avrebbe infranto una regola, quando io –
“Sì, cosa faresti?” chiede Sgaeyl.
Fanculo a me. Cosa non farei?
“Sei un po’ verde.” Garrick ride a crepapelle, e spingo l’aria dentro e fuori dai polmoni mentre Sorrengail si allontana da Aetos.
Lui le sorride, ma… aspetta. Lei non ricambia il sentimento. No, sembra che Sorrengail abbia baciato accidentalmente suo cugino e che non sia riuscita a respingerlo abbastanza in fretta.
“In vent’anni, non credo di averti mai visto geloso prima. È fantastico.” Garrick mi batte la mano sulla spalla. Geloso. E’ questo allora il sentimento caldo e corrosivo che sento: gelosia.
E ora sono legato a questa donna per il resto della nostra vita.
Ho bisogno di starle il più lontano possibile. “Ma non lo farai,” prevede Sgaeyl, e sarei tentato di alzare il dito medio se non pensassi che me lo strapperebbe via solo per ricordarmi che può.