Titolo: My Best Slam
Autrice: Giulia Ungarelli
Editore: O.D.E. Edizioni
Genere: New Adult
Trope: Sport romance, college romance, emotional scars
Lunghezza: 350 pp
Costo Ebook: € 3,49
Data di uscita: 24 aprile
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Trama
Essere il secondo tennista più forte al mondo non è sufficiente per Kai Ruiz. Lui vuole essere il numero uno e realizzare il sogno del Grande Slam, ma non può farlo senza rimediare agli eventi di un anno prima: ha perso qualcosa di più importante di un torneo.
Phoebe Clark sente la costante pressione delle aspettative altrui e il suo cuore spezzato le rende difficile capire davvero cosa vuole, e chi vuole essere. L’unica certezza è il suo amore per Zion.
L’incontro inaspettato e turbolento tra Phoebe e Kai darà il via alla scoperta di una rete intricata di segreti e ferite del passato torneranno a far male.
Fidarsi e rischiare o salvaguardare il proprio cuore?
Phoebe e Kai dovranno fare la loro scelta.
Recensione
Avevo ceduto all’egocentrismo prima di entrare in campo, mi sentivo il re del mondo, invece ero ancora il secondo.
Incollats Romantics,
Giulia Ungarelli ha fatto degli sport romance il suo cavallo vincente, e anche in questo caso abbiamo un romanzo che merita di essere definito tale con la maiuscola. Perché parla di tennis e c’è il tennis.
No, non fate quella faccia perché non è così scontato che uno sport romance veda lo sport vissuto sul campo e nella preparazione alle gare.
«Io voglio essere libera, Kai. Di essere me stessa, di seguire i miei sogni e di commettere degli errori. Voglio vivere appieno e conoscermi, scoprire cosa sono in grado di fare e superare i miei limiti.»
La storia d’amore tra Phoebe e Kai non è semplice, anche se all’inizio i due si avvicinano in modo abbastanza normale. Ma entrambi si portano dietro non uno zainetto di segreti e cicatrici emozionali, ma un intero set di valigie!
Nel romanzo c’è molta carne al fuoco, ma se mi passate la metafora, la grigliata che ne esce funziona alla grande.
Durante la lettura mi sono ritrovata a cambiare idea mille volte su come supponessi sarebbe andato avanti il libro, perché a ogni ipotesi, venivo smentita. Insomma, è stata un’alternanza di esclamazioni tra “ma che ca**o?” e “Ommioddio” (tutto attaccato) e “Wow!”.
«Voglio giocare a tennis ogni domenica e leggere poesie tutte le sere»
Kai è un famoso giocatore di tennis, è un campione con diversi titoli già in bacheca ma altri in prospettiva. Non pensa alle relazioni stabili, vive per il tennis, perché il tennis è il suo vero amore. Almeno questo traspare in ogni pagina del libro, anche se vedremo che Phoebe lo renderà parte di qualcosa, qualcosa d’altro. Ma per capirlo il nostro bellissimo tennista dovrà sbattere la racchetta sui denti!
Fu disperato e lo ricambiai con la speranza.
Phoebe ha un passato importante e una famiglia imponente.
La citazione qui sopra riguarda un flashback, uno dei tanti che armonizzano questo romanzo con i ricordi del passato e fanno comprendere non solo le relazioni attuali, ma anche le reazioni dei protagonisti e degli altri personaggi della storia.
E per i miei gusti… Grazie, Giulia! Finalmente leggo un romanzo corale, dove anche i personaggi secondari hanno un ruolo, un mordente e incuriosiscono tanto quanto i protagonisti principali.
Ma la narrazione non fa assolutamente perdere la concentrazione sui protagonisti, anzi, al contrario, gli altri aiutano a focalizzare niña Phoebe, o Lady (per questo vi lascio scoprire da soli il perché) e inquadrare il tormentato Kai.
Per farvi un esempio, Phoebe all’inizio dovrà scontrarsi con la sua precedente? attuale? In bilico? Relazione con Zion, un ragazzo che non nego mi abbia incuriosita molto, affascinata per un po’…
Perché non mi guardi più come se ne valessi la pena.
Ed è la stessa sensazione, quella della citazione, che avviene nel lettore nei riguardi di Zion.
Dunque, non voglio finire con scrivere una recensione lunghissima, visto che le detesto, ma voglio solo consigliarvi questo romanzo perché è un’altalena di emozioni, di colpi di scena, di momenti di tenerezza, di attimi di occhi lucidi e… ma certo che c’è anche il Minchiometro!
La penna di Giulia Ungarelli è coinvolgente, sapiente e pulita, mai noiosa; la trama del libro svela genialità e ricerca, sia per parlare di sport che di luoghi, citazioni letterarie ecc.
Ringrazio O.D.E. edizioni per la fiducia e la copia ARC.
Ricordo ai lettori delle mie recensioni che le bocche rappresentano la quantità di spicy e quanto esplicito. Non è una valutazione critica, ma metrica.