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Heroes – Battista Tarantini

Titolo: Heroes

Autrice: Battista Tarantini

Editore: Royal Books Edizioni

Genere: Contemporary romance – slow burn

Serie: Standalone

Data di uscita: 17 giugno 2024

Trama

La vita ha giocato un brutto scherzo a Grace. Proprio mentre stava iniziando gli studi di medicina, il suo cuore ha ceduto e ha dovuto subire un trapianto di cuore. L’organo che ora batte nel suo petto è sano, ma completamente estraneo a lei. Non sapendo più chi è, si trasferisce in Australia, ospite della zia, per cercare di ritrovarsi e dare una nuova direzione alla sua vita. Quando arriva nel bush australiano, la sua auto si rompe e Z, il meccanico locale, le viene in soccorso. Lui ripara auto e conduce una vita solitaria, accontentandosi della compagnia del suo cane. Grace si rende presto conto che Z non è quello che sembra. Ne è affascinata, irrimediabilmente attratta. Come lei, anche lui ha scelto il rosso deserto australiano, gli spazi infiniti e la sua durezza, per reinventarsi. Nel cuore della vastità australiana, riusciranno Z e Grace a dimenticare il loro passato? La vastità del deserto permetterà loro di ritrovarsi?

Recensione

Per un secondo, mi piace pensare che abbia dei superpoteri, che il vortice esista veramente, che immergendocisi insieme, diventeremo abbastanza forti per affrontare tutte le nostre nevrosi e che torneremo come nuovi. Tabula rasa.

Incollats Romantics,

chissà perché ma quando leggo un libro pubblicato da Royal Books Edizioni, io mi prodigo in citazioni. E faccio pure pessime rime.

Questo romanzo, Heroes, della scrittrice francese Battista Tarantini, è decisamente qualcosa di diverso, nuovo, fresco ma non nel senso frivolo del termine.

Perché in questo libro ci sono molte emozioni.

Parto col dirvi che non sono molto d’accordo col trope slow burn. Sarà che io lo collego alla “consumazione” tra i due protagonisti e, in questo caso, non accade tanto tardi nella lettura. Ma è altrettanto chiaro che la cottura lenta è quella del lettore, perché ci si addentra lentamente nella storia, è un po’ insolita nel carburare il che è tutto dire visto che Z (e non vi spoilero il suo nome intero, ma fa specie che il cognome sia Hart, cuore) fa il meccanico.

Z è imprevedibile e anche se so che è pericoloso – non si è esiliato nel deserto per caso – mi fa impazzire. Ciò che nasconde è doloroso o scandaloso; forse entrambi in egual misura. Eppure, lo seguo all’inferno, e questa volta in pieno giorno.

Prima parlavo di cuori. Grace è inglese e dopo aver subito un trapianto di cuore e successiva terapia in patria, parte per l’Australia per ritrovare sé stessa e ricominciare daccapo ospite di una zia.

Gliene succedono di ogni, prima con la macchina a noleggio, poi con l’incontro con la fauna locale e pure gli insetti. Quando vi dicono che in Australia è tutto “grande”, beh, è tutto vero!

Z aveva un piano A, io non ho un piano B.

Boom-boom. Boom-boom. Non ho alcun potere. Sono solo Grace, e la realtà mi schiaccia di nuovo.

La storia d’amore tra Z e Grace ha uno sviluppo strano, lui non è un “Grumpy” ma nemmeno un “Sunshine”, il suo POV è minore rispetto a quello di Grace e racconta per buona parte del libro qualcosa legato al suo passato che gli dona quest’aspetto tenebroso, misterioso e unto. Sì. Perché l’autrice per tutto il tempo sottolinea quanto sia sempre sporco come i meccanici d’auto al lavoro, puzzi d’olio di motore ecc.

Per un po’ questa cosa non l’ho capita, ma poi anche questo particolare assume un significato.

Penso solo a una cosa, forse due, o addirittura tre: mi sono innamorata di un’ombra. Boom-boom. Di un fantasma. Boom-boom. Di Batman, e non di Superman.

Poi c’è la questione dei Supereroi, cosa che dà anche il titolo al libro in un certo senso. Entrambi i protagonisti sono lettori di fumetti, però c’è un diverbio di opinioni, soprattutto se Z sia più Batman o Superman. Ma capirete leggendo il fil rouge che lega il romanzo ai supereroi DC e alla vicenda di Z e Grace.

«Anche a me, fa così. Tu. Io. Insieme. È come un fottuto vortice.»

A un certo punto, la trama prende una svolta quasi thriller e si svelano diverse cose, alcuni sospetti che ci si è fatti durante la lettura crollano e altri dubbi vengono a galla. Positivo è dunque il fatto che non sia per nulla scontato, anzi.

Batman e Robin sono improvvisamente paralizzati l’uno di fronte all’altro.

Il libro nel complesso mi è piaciuto, anche se – passatemi la metafora – parte davvero in diesel e all’inizio ho faticato a carburare. Ma quando si passa il momento d’impiccio, allora scivola che è un piacere e riempie di emozioni.

È molto originale e la scrittura lo è altrettanto. Essendo la seconda autrice francese che leggo di recente, ho capito che forse i nostri vicini di casa possono fornirci belle storie senza nulla invidiare alle ormai consolidate autrici d’oltreoceano.

«Vorrei insegnarti a volare.»

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