Recensione dell’ultimo volume della saga di Emily Mcintire
Titolo: AMAYA
Titolo Originale: Crossed
Retelling: Notre Dame de Paris
Serie: E se il cattivo… #5
Autrice: Emily McIntire
Genere: Contemporary Romance
Sottogenere: Dark – Retelling – Fairy-tale – Enemies to Lovers
Editore: VIRGIBOOKS
Trama
Padre Cade Frédéric è un sant’uomo. Cresciuto nelle strade di Parigi, ha dedicato la sua vita alla religione. Ma c’è un mostro che indugia appena sotto la superficie. Una malattia. Una piaga che sanguina oscurità e che si nutre di dannati. Quando gli viene affidato il compito di diventare sacerdote a Festivalé, nel Vermont, una cittadina tanto bella quanto piena di disperazione, la sua malattia comincia a farsi sentire, chiedendogli di liberare il luogo dalla perdizione.
Amaya Paquette è la bella misteriosa di Festivalé. Passa le sue giornate a prendersi cura del fratello minore, mentre durante la notte si trasforma in Esmeralda, una donna pronta a danzare per occhi avidi e labbra sfacciate. Sebbene desideri l’amore, rifugge dalle relazioni, temendo di venire nuovamente abbandonata.
Recensione
Ogni saga ha una fine, la bramiamo durante la lettura dei vari volumi che la compongono, ma poi quando ci arriviamo ne vogliamo di più.
Il quinto volume della McIntire si ispira ad una delle storie che ho più amato in età adulta quella del GOBBO DI NOTRE DAME.
Frollo è stato anche il cattivo che più ho odiato devo ammetterlo, quindi non mi sono approcciata a questa lettura con cuore leggero.
Eppure…
Cade un prete tormentato da abusi del passato sente l’oscurità dentro di sè e cerca in tutti i modi di espiare davanti a Dio le pene e i peccati che commette. E’ tormentato da conflitti interiori tra ciò che gli hanno inculcato a suon di frusta e ciò che sente davvero. Questo gli impedisce di fare dei passi verso….
Amaya, invece, una giovane donna che cerca di far fronte alla negligenza di una madre assente e si prende cura come può del suo fratellino. Combatte sempre continuamente, anche quando sembra volersi lasciar andare alla dura realtà che la sovrasta.
Due anime tormentate si seguono e si attaccano. Due persone che sono l’esatto opposto l’una dell’altra. Uno che scappa dal peccato, l’altra che lo usa a suo vantaggio per andare avanti nella vita. Lussuria e ossessione sono gli elementi che li spingono l’uno verso l’altra.
Tu mi consumi Amaya. Fai a pezzi la mia fede con il fuoco di mille soli, dominando ogni mio incubo, finché non sognerò altro che te.
L’autrice ha creato uno sfondo gotico, degno della maestosità di Notre Dame, ma è stato difficile immergersi in un mondo così denso di cattiveria. Ogni abitante della città in cui si svolge la storia è da mettere sotto con la macchina e tornare indietro con la retromarcia a completare il lavoro.
La relazione fra i due protagonisti è sicuramente la più contorta della saga, ma allo stesso tempo c’è un equilibrio dietro delicato che li rende perfetti insieme.
Emily indiscussa regina dei retelling in chiave dark!
A presto Mik