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Recensione di Per sempre mai di Lucy Score

Titolo: Per sempre mai

Autrice: Lucy Score

Standalone 

Editore: Newton Compton 

Genere: Contemporary Romance /New adult 

Sottogeneri e trope: Grumpy -Sunshine, Romantic Suspense, Small Town, Age Gap, chick lit

Pagine: 480 cartaceo 603 e-book

Prezzo: 5,99 -9,90 

Data di uscita: 12 novembre 2024

Link Amazon: https://amzn.eu/d/3bkdhFK

Trama 

Brick Callan è un uomo leale, generoso e protettivo. In particolare, nei confronti dell’unica donna che non può avere: Remi Ford. La loro storia è un intreccio di litigi, amicizia, non detti e un’attrazione che sfida la sua volontà di ferro. Quando Remi, artista dallo spirito libero, torna dopo una lunga assenza a Mackinac Island in pieno inverno e con un segreto da nascondere, Brick decide di provare a scoprire di cosa si tratta. Anche se ciò significa abbattere le barriere che nel corso degli anni ha eretto tra loro. Anche se significa rischiare di perdere la testa per l’unica donna che è certo di non riuscire a dimenticare. Remi, dal canto suo, diffida dell’uomo che le ha spezzato il cuore da adolescente. Eppure, suo malgrado, si lascia affascinare da lui e dalla sua presenza rassicurante. Tuttavia, il suo segreto cela un grande pericolo e potrebbe mettere a rischio molto più dei loro cuori…

Recensione 

L’ammetto, Lucy Score è una delle mie “marche di brioche” preferite, perché nonostante la inseriscano nel chick-lit per me ha una penna che lascia il segno.

In Forever Never (Per sempre Mai) in particolare. 

È un libro inusuale per la Lucy tradizionale, primo perché è in terza persona e so già che i “BookTok addicted” saranno un pubblico difficile.

Secondo perché il POV non viene specificato esplicitamente ma iniziando i capitoli sai chi sta parlando. Ed è il libro in cui più di tutti io mi sono immedesimata.

Perché io Remington Honeysuckle Ford, detta Remi l’ho amata alla follia. Dal primo 8% del libro io ero sua fan e sua amica.

Meno lo ero di William Eugene Callan, conosciuto per tutti gli abitanti di Mackinac Island da più di un decennio come “Brick”.

Cosa sappiamo dei nostri protagonisti?

Che Remi è un artista sinestetica, che risplende come i suoi quadri, che vive a Boston e ritorna raramente quando c’è Brick, e che è brava con le sue bugie bianche.

Che Brick è la legge a Mackinac, che ha un unico arresto all’attivo, che pur essendo arrivato quattordici anni prima con il fratello a stare dai nonni può finalmente chiamare l’isola casa. E che lavora con la madre di Remi.

Solo che adesso Remi ha un motivo per tornare a casa che non vuole dire a nessuno.

Solo che Brick non riesce a smettere i panni del suo protettore, che lei lo voglia o no, non per nulla è il suo radar di bugie umano. Vuole scoprire cosa nasconde la nostra protagonista, che fin da piccola vedeva i suoni come colori. Ma la nostra beniamina non vuole più essere ferita.

Dodici anni prima, le aveva spezzato il cuore. Sette anni dopo, lo aveva fatto a brandelli. Doveva ancora perdonare entrambi per questo.

Basta questo per cercare di capire cosa è successo a questi due, perché quando incontri la Remi del passato vista dagli occhi di Brick capisci subito che questi due sono fatti l’uno per l’altra nonostante gli otto anni di differenza. Che si sa già che si metteranno da soli i bastoni fra le ruote, se non ci pensa la vita.

Come ho già detto io leggo Lucy a prescindere, ma in questo libro lei mi ha strizzato di più il cuore, un po’ come aveva fatto in Cose che abbiamo dimenticato. Mi sono sempre piaciuti gli Small Town, perché si conoscono tutti e per la legge dei grandi, pardon, piccoli numeri almeno qualcuno è l’ex di qualcun altro.

«Sei troppo giovane. Sei stata insieme a mio fratello. Ho sposato la tua migliore amica. E tua madre è il mio capo».

Ma in un paese di cinquecento abitanti in cui in inverno ci si muove solo con le motoslitte o con i cavalli, in un’isola dove non hai molti modi per scappare e dove tutti sanno che i loro dialoghi sono battibecchi da guardare con pop-corn in mano è arrivato il momento di far esplodere questo petardo. 

Ecco spero di avervi convinte brioscine a scartare questa merenda che sa di cannella, molta cannella. Perché se il petardo fa rumore, i fuochi d’artificio che arriveranno seguiranno la tavolozza delle sensazioni che Brick farà esplodere nella nostra Remi

Chedire li ho amati questi due, che si stanno girando intorno da sempre in perfetto stile Grumpy x Sunshine ma ho amato tutti i personaggi secondari che hanno costruito casa intorno al mio cuore. 

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