Intervista all’autrice Liliana Marchesi
In questo ultimo sabato di Novembre abbiamo deciso di prendere un caffè con Liliana Marchesi, che ha accettato di partecipare ad un’intervista con noi! L’autrice è qui con noi per presentare il suo ultimo romanzo: L’oblio, e forse, ma dico forse riusciremo a strapparle qualche informazione sul suo prossimo progetto.
Prima di passare la penna voglio darvi qualche info su questo volume, terzo di una saga che ci ha accompagnato negli ultimi tre anni.
TITOLO: L’Oblio (Trilogia dell’Infinito #3)
GENERE: Paranormal Romance
PAGINE: 312
PREZZO EBOOK: € 4,99
PREZZO CARTACEO: € 14,90
DATA DI USCITA: 11 NOVEMBRE 2024
Trama:
solde ha tradito l’Osservanza. Anziché subire una condanna, grazie all’intercessione di Nicolaj, le è stato permesso di vivere in eterno nel suo ricordo più felice.
Ancora una volta, la scure di un fato ingiusto si è abbattuta su di loro, separandoli.
Nicolaj, però, non ha intenzione di tollerare un’esistenza senza la sua amata Ysolde e, per questo, rinuncerà ai propri poteri per discendere nell’Oblio e lasciarsi consumare dall’oscurità che permea in quella gola di disperazione.
Ma è davvero ciò che il destino ha in serbo per loro?
Ed ora siete pronte?
*Rullo di tamburi*
VIA!
L’oblio è il romanzo conclusivo della trilogia dell’infinito, come ci sente a chiudere un ciclo durato ben tre anni della tua vita?
Prima di tutto ringrazio te e tutto il team di Romance Book perché mi sostenete da anni e questo per me significa moltissimo. Poi, tornando alla tua domanda, la prima cosa che mi viene da dire è… libera! Scherzi a parte, la Trilogia dell’Infinito è la terza saga che scrivo, quarta se consideriamo anche la dilogia CAVIE, e la cosa strana è che ogni volta che finisco di lavorare a una storia che si divide in più volumi la prima cosa a cui penso è “Basta, da adesso in poi solo autoconclusivi!”, ma come puoi ben vedere… di tanto in tanto ci ricasco. Lavorare a una saga è molto bello perché ti permette di creare un mondo molto più complesso di quello che riusciresti a presentare in un solo libro, tuttavia va anche detto che richiede il triplo dell’impegno e della concentrazione. Se quando lavori a un libro, lo devi leggere e rileggere più volte prima della pubblicazione, quando arrivi a lavorare al terzo volume di una trilogia, quando lo rileggi devi partire dal primo, per essere certa di non aver commesso qualche errore. Se in più a questo ci aggiungiamo il fatto che le mie trame sono oltremodo complesse e ricche di colpi di scena, be’, il tutto diventa ancora più complicato. In definitiva posso dirti di essere felice di aver creato una storia così articolata, piacevolmente sorpresa di aver ultimato la sua pubblicazione (vista la mole di lavoro di Self Creation) ed entusiasta di potermi dedicare a qualcosa di nuovo.
NB Self Creation è per tutti coloro che vogliono muovere i loro passi nel self. Liliana propone moltissimi servizi letterari tra cui CREAZIONE COVER, WRITING COACH, CONSULENZE… Per saperne di più vi lascio il link:
Scrivere una saga non è per nulla facile si rischia spesso o di strafare o di perdersi dettagli importanti nel corso della stesura, quali sono gli elementi di difficoltà che hai riscontrato?
A questa domanda in parte ti ho già risposto, ma posso aggiungere che lavorare a una saga è un po’ come dare la caccia a un serial killer… devi liberare una parete del tuo studio e creare una mappa con tanto di puntine, fotografie e fili rossi. Giuro! Oppure ripiegare su numerossisimi quaderni per gli appunti.
Ogni dettaglio deve avere una precisa funzione e la giusta collocazione. I personaggi devono continuare a crescere insieme alla storia e devi aver chiaro il punto di arrivo dell’ultimo volume fin dall’inizio. Inoltre non puoi permetterti di far passare troppo tempo tra un libro e l’altro. Ecco, il tempo forse è stata la parte più difficile. Lavoro con molte autrici e tendo a dare la precedenza ai loro testi, quindi riuscire a ultimare la Trilogia restando nelle tempistiche che mi ero prefissata è stato quasi un miracolo.
È una storia che possiamo classificare nel genere paranormal romance, è stato difficile lasciare temporaneamente quello che è il tuo ambito di elezione? (NB l’autrice è nota soprattutto nell’ambito della distopia)
In realtà, anche se l’ingrediente Paranormal si fa sentire più del resto, anche in questa trilogia c’è un pizzico di distopia. Lo sai, mi scorre nel sangue, è inevitabile che la riversi in qualsiasi cosa io scriva.
Hai sviluppato una storia che tocca molti elementi in comune con la realtà, qual è il messaggio/riflessione che volevi elicitare nei tuoi lettori? Perché?
Attraverso i miei romanzi cerco sempre di dare delle risposte alle domande che mi vengono in mente. Nel caso della Trilogia dell’Infinito la domanda girava intorno al tema “Cosa c’è dopo la morte?”, ovviamente non credo di averci preso con la mia personale interpretazione, ma il succo che spero possa arrivare è un altro. Siamo tutti parte di un qualcosa di più grande di noi, ed è nostro dovere impegnare al meglio il tempo che ci è stato concesso. Siamo circondati dalla vita, e quella che noi chiamiamo morte è solo una trasformazione in qualcosa che non siamo in grado di cogliere, ma che dobbiamo imparare ad accettare, perché parte della vita stessa.
Personaggio che hai amato di più in questa saga?
Ne ho amati molti, ma per citarne uno “non protagonista” (Ysolde e Nicolaj è scontato che li ho amati molto) direi Ector, per la sua irriverenza e per la sua sfrontatezza.
Personaggio più odiato in questa saga?
In parte mi sento di dire che non ho odiato nessuno, e in parte mi astengo dal fare nomi perché potrebbero rappresentare uno spoiler.
(Se facessimo spoiler un certo aguzzino letterario, beta di Liliana, potrebbe linciarci)
C’è un personaggio con il quale riesci ad identificarti e perché?
Sicuramente il personaggio in cui mi identifico maggiormente è Ysolde, perché al suo posto avrei agito esattamente come lei, a parte all’inizio, quando ha riversato le proprie colpe sulla piccola Denise. Ecco, quello non lo avrei mai fatto, anche se posso capirla.
Quale dei tre romanzi che la compongono ti ha creato maggiori difficoltà nella stesura?
Sicuramente L’Oblio, perché la trama era molto fitta e il rischio di commettere errori molto alto. Purtroppo ho la fantastica abitudine di complicarmi la vita da sola!
Quale dei tre è il tuo preferito?
Sempre L’Oblio, per la sua complessità e perché conduce molto in profondità.
Descrivi in tre parole tutta la saga:
Anima, cuore, coraggio
Quando hai cominciato a scrivere avevi già in mente il finale oppure è un qualcosa che si è sviluppato con la storia stessa?
Quando ti cimenti in una saga devi aver ben chiaro dove andrai a parare, altrimenti ti fai lo sgambetto da sola. Diciamo che, se hai una mente creativa, c’è sempre margine di variazione in corso d’opera, però il grosso deve essere definito. Nel caso della Trilogia dell’Infinito posso dire che molte cose le avevo decise fin dall’inizio, ma molte altre si sono plasmate nel tempo. Un bravo scrittore ascolta sempre i propri personaggi, perché spesso sono proprio loro a indicarti la via migliore da percorrere.
In questa saga c’è stata un’evoluzione notevole nelle interazioni tra i tuoi personaggi. Hai cominciato a scrivere anche di scene più intime, è stato complesso fare affrontare questo salto?
Vero, abbiamo alzato la temperatura!! Dunque, non è stato complesso perché non si è trattato di un salto forzato, ma semplicemente di un’evoluzione naturale della mia scrittura, tuttavia è stato faticoso trovare le parole adatte a rispecchiare ciò che desideravo far arrivare alle lettrici. Ci tenevo che, per quanto esplicite, le scene di sesso risultassero comunque eleganti, passionali e mai volgari.
Le cover dell’intera trilogia sono meravigliose e ci tengo a sottolineare che sono ideate e realizzate da te. La tua preferita? Dove trovi ispirazione?
(Volevo farvele vedere anche se il blog ha deciso un ordine diverso rispetto a quello cronologico)
Ti ringrazio. Realizzare copertine mi piace molto e ci tengo che rispecchino appieno la storia (sia quando si tratta delle mie storie, sia quando si tratta di quelle di altre autrici). La mia preferita è senza dubbio quella de L’Oblio. I colori sono i miei e anche i teschi sul fondo dell’acqua mi piacciono molto.
A mio avviso “L’oblio” è stato molto impattante a livello emotivo, anche più denso rispetto agli altri. Come riesci a trasmettere così tante emozioni? Ti immedesimi nei tuoi personaggi al punto da provarle? O riesci a mantenere comunque un distacco?
La sola cosa che so, è che fin da piccola ho sempre avuto un legame viscerale con le storie. Non solo le mie. Ogni volta che mi immergo in una storia è come se lasciassi il mio corpo per infilarmi nella pelle di qualcun altro (nel bene e nel male). Vivo ogni singola parola. Da autrice molto severa con se stessa, non riesco a essere obiettiva quando si tratta di me. Io do il massimo sotto ogni aspetto, sperando di riuscire a fare breccia nei cuori di chi mi leggerà.
A volte succede che alcune scene ci assorbano di più rispetto ad altre, ce ne è una in particolare che hai amato descrivere?
L’epilogo de L’Oblio, senza dubbio. Una scena che nel mio cuore ha risuonato per tre anni le sue note poetiche, una scena che nella mia testa equivaleva alla chiusura del cerchio, alla ciliegina sulla torta, al giusto tramonto per questa lunga storia.
Anche questa volta hai creato delle edizioni speciali meravigliose, sono ancora disponibili?
No, mi dispiace. Le Edizioni Speciali vengono pensate a numero limitato, proprio perché sono speciali e richiedono una lunga preparazione. Però, per chi lo volesse, sono sempre disponibile a inviare copie autografate con dedica.
Hai già un’idea per il prossimo romanzo? Con che genere ci stupirai?
Non dovrei dirlo, perché potrebbe distogliere l’attenzione dal libro appena uscito ma, se mi promettete di recuperare la Trilogia dell’Infinito mentre scrivo il prossimo romanzo, ve lo dico!!!
L’idea è già in lavorazione, sono ancora nella fase di progettazione e ricerca, che è quella che amo di più, ma abbiamo già titolo e pure la cover. Sarà il mio diciassettesimo libro e sarà… un Romance DISTOPICO molto Distopico, anche se di questi tempi la distopia potrebbe tranquillamente essere classificata tra i contemporanei.
Voglio concludere questa breve intervista invitandovi alla live che si terrà sul nostro canale Instagram Mercoledì 4 Dicembre 2024 alle ore 21.00, voglio ringraziare Liliana per aver accettato di partecipare alle nostre iniziative e vi lascio con una citazione di questa storia meravigliosa:
Se non troviamo il coraggio di affrontare il nostro destino, sarà lui stesso a correrci incontro e a travolgerci con la furia di un uragano.”