Titolo : All the Lies – All the Truths
Serie: Lies & Truths #1#2
Autore: Rina Kent
Editore: Hope Edizioni
Genere: Contemporary Romance
Trope: New Adult, Dark, College, Romantic Suspense, Bully, Enemies to Lovers, amnesia, Forced Proximity
Pagine : 220pp All the lies; 266pp All the truths
Trama
Quando Reina Ellis si risveglia dopo un terribile incidente, si ritrova in un vero e proprio incubo.
Lei non può essere la persona che tutti descrivono: la popolare cheerleader, tanto bella quanto cattiva, disprezzata per aver reso la vita di chi aveva intorno un inferno.
Reina è un’altra ragazza.
O forse no?
Se solo potesse ricordare il suo passato…
Asher Carson ha un solo obiettivo: vendicarsi di Reina.
Lei deve pagare per la vita che ha distrutto.
Per ottenere ciò che vuole, Asher è disposto a tutto, ma prima della mossa finale vuole piegarla, umiliarla e infliggerle quanta più sofferenza possibile.
In un rocambolesco intreccio di ricordi sfuggenti, menzogne dimenticate e verità mascherate, Reina e Asher combatteranno una battaglia intrisa di feroce passione e sublime odio.
Trama
Quando i ricordi di Reina cominciano a riaffiorare, in lei emerge la consapevolezza di un passato tragico, intriso di menzogne e violenza.
Ha un unico conforto: ha scelto di indossare una maschera per proteggere la sua famiglia.
O ciò che ne resta.
La brama di vendetta di Asher inizia ad affievolirsi a causa di qualcosa che lui non aveva previsto: il desiderio fisico che prova per Reina sta mutando in altro.
Le sue certezze vacillano, il dubbio lo assilla, ma Asher non può cedere. Non deve.
Ma come riuscire a concentrarsi sul proprio obiettivo, quando dentro di sé sta germogliando un sentimento che non ha niente a che fare con l’odio?
Mentre nell’ombra qualcuno è in attesa che i suoi piani si realizzino, riuscirà la forza dirompente della verità a smascherare tutte le menzogne che avvolgono le vite di Reina e Asher?
Recensione unica
Mie care brioscine ho scelto consapevolmente di fare la recensione doppia del duetto
Lies & Truths per un motivo, oltre al cliffhanger che ormai Rina Kent ci ha resi avvezzi, sarebbe complesso parlavi di entrambi libri senza fare automaticamente spoiler.
Ma andiamo con ordine dandovi un infarinatura, se così si può chiamare, del gustoso duetto All the Lies -All the Truths.
Abbiamo Reina Ellis che si risveglia senza sapere chi è, senza sapere nulla del suo passato e soprattutto, come mai si trova in ospedale dopo il suo ritrovamento che porta con sé un indagine federale. Perché’ il suo corpo pieno di lividi e contusioni è parte di una scena di un presunto crimine.
Si sente chiamare Reina da tutti, da quello che dovrebbe essere il suo tutore e dal figlio di lui Asher Carson, il suo non tanto entusiasta fidanzato.
Ovviamente non ricorda nulla, non sa nulla e non si spiega perché questa vita che le viene raccontata le sembra così lontana da lei.
Insomma, Reina, reginetta della Blackwood ha tante domande e nessuna risposta.
Tanto che al suo rientro al college elitario dove sta concludendo il suo percorso, nessuno della sua cricca riesce a comprendere questo suo strano cambio di personalità.
La Reina che le viene raccontata le sembra così distante, così diversa, così lontana, così “cattiva”. Anche Asher stesso sembra disorientato da questa Reina 2.0. Lui ha con lei un conto aperto, addirittura un odio latente che fuoriesce dal nomignolo poco gentile “mio brutto mostro” che le ha sputato fuori appena risvegliatasi in ospedale.
«Io ti possiedo. Ogni singola parte di te. Forse, hai provato a fuggire, ma non succederà più. Non so a che gioco stai giocando, questa volta, ma lo scoprirò, e perderai come sempre, cazzo.»
Reina si sente estranea a tutti gli eventi precedenti che le vengono raccontati, anche la sua cosiddetta “fama” non proprio lusinghiera le va stretta.
Si rende conto che è circondata da bugie e atteggiamenti alla Means Girl di cui sembrava essere l’ape regina.
«Pensi di poter combattere contro di me?» «Ti illudi che qualcuno possa salvarti da me?» «Io posso fregarti e distruggerti, mio brutto mostro. È ora che ti abitui all’idea.»
Ed è in questo turbinio di emozioni che ritrova nell’ account Instagram che usava prima che tutto il suo mondo crollasse una chat alquanto hot con Cloud003, di cui cerca di capirne l’identità.
Le domande che frullano nella testa del lettore saranno
Chi è Cloud003?
Perché Reina è sparita la sera dell’aggressione mollando la squadra di cheerleader di cui è il capitano?
Perché Asher la odia così tanto?
Ecco adesso il drama sta proprio nelle risposte, soprattutto perché il prologo ti disorienta ancora di più.
Anche perché nel primo libro raccontato quasi interamente da Reina, ci sono dei capitoli con il POV un misterioso personaggio …e non ve lo dico chi è.
Siamo sempre stati linee parallele, ma anche queste ultime possono fondersi e diventare una sola. E questo le rende più potenti.
Ce tanto mistery in questo duetto dell’autrice, anche con sfumature dark. Ci sono i TW all’inizio del libro.
La dilogia va letta attaccata, perché è nel Mood Rinaverse farti sclerare a capire il bandolo della matassa. E ringrazio Hope edizioni per averla pubblicata insieme.
Diciamo che la Kent dopo averci portato nel Regno Unito per conoscerne lo strato un po’ meno glamour ed elitario nella saga precedente, ci scaraventa di viva forza in un nuovo universo, con collusioni diverse.
Per chi legge Rina Kent sa che il trope Amnesia le è caro, se per qualcuno è simbolo di ripetitività per me è il suo marchio di fabbrica, un po’ come nel Regency il matrimonio combinato.
La dilogia mi ha convinto, ma non totalmente, anche perché alcuni personaggi secondari di cui non faccio i nomi che incontreremo nel corso della lettura ci urleranno la loro storia come mai prima era successo nei precedenti libri.
Nel complesso avrei voluto che colmasse alcuni buchi di informazioni che mi sarebbe piaciuto sapere, ma parlando con un amica che ha letto i successivi di questo nuovo universo le risposte che voglio in più le avrò. Diciamo che ha deciso di creare una grande trama e i pezzi del puzzle vi verranno dati contemporaneamente libro dopo libro, tessera dopo tessera.
