Titolo: Mile high. Sfiorando il cielo
Autore: Liz Tomforde
Case Editrice: Always Publishing
Serie: Windy City Series #1
Genere & Co.: Contemporary romance, Sport Romance, Hockey, Enemies to lovers, Forced Proximity, curvy heroine
Costo Ebook: 4,99
Costo Cartaceo: 16,90
Pagine: 464
Data d’Uscita: 28 gennaio 2025
TRAMA
Stevie non è mai stata la prima scelta di nessuno. Zanders non è mai stato amato senza condizioni. Un incontro ad alta quota, un’attrazione travolgente. Stevie giunge a Chicago con un nuovo lavoro che l’aspetta: sarà l’assistente di volo nelle trasferte della squadra di hockey della città. C’è una sola regola, non fraternizzare con i giocatori. Per Stevie non sarà affatto un problema seguirla, considerato come la sua relazione passata con un giocatore di basket abbia minato la sua autostima tanto da indurla a promettersi di non uscire mai più con un atleta. Peccato che, già durante il primo volo, la sua attenzione venga calamitata dal bad boy della squadra. Fisico imponente, tatuaggi sexy e una propensione per le risse in campo, Evan Zanders ha l’atteggiamento strafottente di chi sa di essere venerato a ogni passo. Poco importa che il suo personaggio sia solo una maschera costruita per affascinare tifosi e giornalisti, ormai la fama di Zee è nota per tutta Chicago. A Stevie basterà un breve scambio di battute durante il primo volo per mettere le cose in chiaro con lui e fargli abbassare la cresta. Zanders però non riesce a restare indifferente davanti all’assistente di volo tutta curve che non ha timore di rispondergli a tono. Ora le lunghe trasferte in aereo assumono tutto un altro sapore, quello della conquista. Stevie potrà anche aver giurato di dire addio agli atleti, ma Zanders è il difensore più tosto della lega ed è abituato a lottare per prendersi ciò che vuole. Sullo sfondo della Città del Vento, più Stevie e Zanders si conoscono e più si rendono conto di essere simili: se Stevie vuole solo essere la prima scelta di qualcuno, Zee desidera con tutte le sue forze essere amato sinceramente. È l’inizio di un amore travolgente che dovrà affrontare insicurezze personali, aspettative di tifosi e giornalisti, e che dovrà combattere per continuare a volare ad alta quota.
La serie “Windy City Series” è così composta:
1 – Mile high. Sfiorando il cielo
2 – The Right Move
3 – Caught Up
4 – Play Along
5 – Rewind It Back
RECENSIONE
Salve girasoli
Oggi vi voglio parlare del primo romance di una serie di standalone interconnessi. Ringrazio la CE per la copia e-Arc.
La base sembrerebbe lo sport ma in realtà c’è poco, se non i gran fisici degli atleti.
Si tratta di un libro che appare esattamente come il suo protagonista maschile: superficiale e banalotto ma che poi nasconde grande cuore, passione e buoni sentimenti.
È stata una lettura travagliata per me, da un lato ci sono cose che ho davvero amato alla follia, dall’altro ci sono cose che mi hanno fatto storcere il naso.
Partiamo proprio con il nostro protagonista maschile (Zee) vice capitano e difensore di hockey della squadra di Chicago. Lui è in analisi da molti anni a causa dell’ansia che gli provoca rabbia e attacchi di panico. Non a casa è famoso per le penalità che prende in campo e… per essere un uomo che cambia donna ad ogni partita e sempre vestito bene.
I traumi derivanti dal suo passato si riversano nelle relazioni con l’altro sesso. Il tutto è incrementato da una pseudo farsa che vede lui come il Bad boy e il suo migliore amico come l’uomo prodigio partite e famiglia. Oltretutto anche quest’ultimo va in terapia. Insieme hanno realizzato un’associazione per il sostegno di atleti su ogni profilo, specie quello mentale.
Qui si mettono in luce due cose: l’importanza della psicoterapia, del sostegno e dello sport; si sdogana l’idea che un uomo che ha bisogno di aiuto sia un uomo debole e/o meno virile.
Ho adorato questo elemento.
Apprezzato meno (per la gestione nel romanzo) la tematica dello sfruttamento dell’immagine dei giocatori per fatturare. Eppure sarà un elemento centrale, coadiuvato alle motivazioni per cui Zee è finito in terapia.
«Fa molto meno male essere odiato per quello che non si è che non essere amato per quello che si è>>
Lei è una donna curvy acqua e sapone che fa l’assistente di volo ma che in realtà adora dare una mano ad un canile che si occupa anche di cani anziani, e non solo di cuccioli.
Momentaneamente vive con il fratello gemello (importante giocatore di basket di Chicago) e hostess proprio nell’areo delle trasferte della squadra di Zee.
Viaggia fra i vari stati fra sicurezza e lingua tagliente mista a grande insicurezza e voglia di autenticità.
Anche qui abbiamo due elementi degni di nota: l’importanza di non acquistare solo cuccioli ma dare l’opportunità ai canili e ai cani anziani; il fascino dei capi di seconda mano sia per non incrementare il fast fashion sia per dare nuova vita ad abiti che contengono ricordi segreti.
«Ho imparato di recente che i vestiti non contano poi così tanto. Ma sono i ricordi a renderli importanti.»
Un elemento in comune fra i due è il problema che hanno nell’accettarsi per quello che si è, a causa delle loro madri. Ovviamente vediamo due declinazioni molto diverse di questo trauma e nella gestione finché entrambi non diventano supporto l’uno dell’altro. Entrambi hanno le proprie individualità, i propri passati, i propri caratteri e i propri modi di affrontare le cose ma… insieme si migliorano e fanno la differenza.
La verità è che desidero essere amato e ammetterlo mi spaventa. Quando nessuno ti ama, è molto più semplice sostenere di non voler essere amato.
Fra loro scattano subito scintille ma non passerà molto che l’odio si trasformi in voglia di sesso, che dal sesso si trasformi in amicizia e poi in qualcosa che non avevano previsto nessuno dei due.
«Ehi, Stevie?» «Mmm?» Ruota la testa sulle braccia per guardarmi. «Mi piace parlare con te.»
Oltretutto lui gioca un ruolo fondamentale nell’aiutare lei nell’accettare il suo corpo. Una madre pretenziosa, una terra d’origine in cui le sue caratteristiche non sono canoniche e un classico ex molto b@st@rdo hanno decisamente provato la nostra dolce Vee. Qui un piccolo appunto però…possibile che a 26 anni lei non sia arrivata ad un compromesso e un’accettazione minima del suo corpo? E mi chiedo anche… possibile che il suo fratello gemello, con cui ha tanta sintonia, non abbia mai percepito l’estremo disagio della sorella nei riguardi della madre? Uhm, non so.
Da dire che ho empatizzato con la protagonista.
«Il tuo corpo non deve piacerti per forza tutti i giorni. Sarebbe irrealistico, ma io ci sono apposta per amarlo in quei momenti in cui tu lo odi.»
[Ed ecco il fun fuct della recensione (ormai sta diventando un appuntamento fisso): sono magra si ma anche io vengo da un luogo dove la mia fisicità e alcune mie caratteristiche sono state (e sono) estremamente giudicate e post gravidanza mi ritrovo con un corpo che non riconosco. Comprendo benissimo che Vee si dimostri più reticente quando si tratta di sua madre… perché è sua madre, perché è colei da cui è nata anche la sua estrema insicurezza e senso di inadeguatezza.]
Ma torniamo ai nostri protagonisti.
La cosa che ho amato davvero fra loro è che non c’è uno degli elementi che detesto maggiormente nei romance (ma che mi tocca digerire frequentemente perché c’è quasi sempre: la misscomunication. Si perché loro sono brutalmente onesti. Certo, con i loro tempi che a volte potrebbero fare spazientire il lettore ma è una bella alternativa al classico fraintendimento e non comunicazione.
Anche i personaggi secondari sono apprezzabilissimi. Non si può non amare la famiglia del suo migliore amico, con la piccola e dolcissima Ella che conquista tutto e tutti.
Ma anche la dobermann Rosie, la hostess Indy e tanti altri. Vi è oltretutto un personaggio grigio che ho molto apprezzato anche se non fino in fondo. Gli antagonisti sono perfettamente detestabili.
Ma arriviamo alle note dolenti. Il libro mi è risultato un po’ troppo ripetitivo, prolisso e con refusi. Avrei voluto un maggior approfondimento psicologico che non ho trovato fin dove avrei voluto. Oltretutto lui è stato in terapia per anni, alcune cose avrebbe dovuto averle già affrontate e aver imparato a comportarsi in una certa maniera e a gestire alcune cose. Stiamo parlando di 10 anni, non di un paio.
Mi sono mancate delle informazioni che avrei desiderato.
L’escamotage per il conflitto finale non mi è davvero piaciuto. Il finale stesso l’ho trovato troppo sdolcinato, pedante e lezioso.
Nonostante ciò ho apprezzato questo libro e sono curiosa di leggere dei successivi protagonisti.