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Recensione di In questa vita – Cora Brent

Titolo: In questa vita

Autrice: Cora Brent

Autoconclusivo

Editore: Hope Edizioni

Genere: Contemporary romance

Sottogeneri e trope: Single parents, small town, found family, hot vibes, friends with benefits, spicy.

Pagine: 282 pp

Prezzo: 3.49€

Data di uscita: 3 febbraio 2025

Link Amazon: https://www.amazon.it/questa-vita-Cora-Brent-ebook/dp/B0DVQR7XLL/

Trama

Un tragico incidente li ha costretti a stare insieme. L’amore riuscirà a trasformarli in una vera famiglia?

Kathleen Doyle sa che non dovrebbe essere attratta da Nash Ryan. Il bel ragazzo attaccabrighe di un tempo è diventato un uomo scontroso, solitario e ancor più affascinante.

La vicenda tragica che costringe Nash a tornare in un luogo che ha sempre disprezzato obbliga però entrambi a una vicinanza forzata.

Nash si ritrova a fare i conti con una responsabilità che non avrebbe mai scelto, occuparsi del fratellino rimasto orfano, e Kat vuole solo il meglio per il bambino.

Ora che il destino ha intrecciato le loro esistenze in modo inaspettato, resistere alla potente attrazione che li unisce diventa impossibile.

Tra le ceneri del dolore, Kat e Nash potrebbero avere una seconda possibilità per amare, ma i fantasmi del passato non sono facili da dimenticare e, in questa vita, la redenzione non è mai così semplice.

Recensione

Le famiglie sono bellissime. Sono sempre intricate e uniche. Sono create in modi diversi da eventi diversi per motivi diversi. Eppure, sono tutte cementate insieme da una cosa preziosa e insostituibile. L’amore.

Incollats Romantics,

ve lo ricordate il #Piantometro? Sì?

Sapete che non è una mia invenzione, ma l’ho scippato a Eleonora, una mia amica blogger e rarissima lettrice di Ella scrittrice (beccatevi la rima baciata). Ecco, tutto questo preambolo per annunciarvi che se o quando Eleonora leggerà questo libro le partirà il piantometro perché confesso che ho resistito sino alla fine prima di aprire i rubinetti.

Sorrise. Avrebbe dovuto farlo più spesso. Il sorriso di Nash aveva una dose di magia.

Lo ammetto, IR, in questa storia ci sono troppi morti, così da farla entrare direttamente in quel genere di libri alla zio Nicholas che ci vogliono almeno una volta a stagione. E per essere un libro dal tropo del genitore single è molto, ma molto originale. Cosa che sapete per me essere un elemento di valutazione molto importante.

Nash ha venticinque anni e per i miei gusti ne dimostra almeno cinque o dieci di più, perché la vita l’ha segnato per un evento della sua adolescenza che cambierà il suo carattere. Se ci si aggiunge che il rapporto col padre non è mai stato idilliaco e che questi fa qualcosa che lo fa andare via per sempre, potete capire bene quanto già a questa giovane età Nash sia già uomo fatto e finito. Peccato che non se ne renda conto, sino a quando non si ritrova unico tutore designato per il suo fratellino di quattro mesi, e a dover tornare nella città del padre a gestire anche l’attività di famiglia.

A volte, quei momenti dolci mi piacevano anche più di quelli selvaggi.

Kat è la mamma single di Emma, una bimba di tre anni, e anche il suo passato è molto ricco per essere addirittura più giovane di Nash. Ma non sarò io a farvi spoiler sul perché sia mamma e single.

Di fatto, perché imparentata con la madre del fratellastro di Nash, si prende cura del bambino fino all’arrivo dell’uomo e con lui inizia a sviluppare una strana amicizia. Non ho inserito il trope enemies-to-lovers perché i pregiudizi iniziali fra i due passano quasi subito e non definiscono a mio parere la storia.

È bello, invece, che le vibes tra i due diventino presto un’amicizia con benefici. Ma nel frattempo Kat aiuta Nash a gestire il negozio di famiglia e a fare il padre per il fratellastro piccolissimo. E tenerissimo. Pure Nash fa il suo effetto nel prendersi cura del fratellino, perché dopo qualche inevitabile gaffe iniziale, si affeziona e si scopre quasi portato per quel ruolo oltre ogni aspettativa.

Dal canto suo, Kat ha alcune cose da sistemare nella sua vita cambiata di colpo quando è rimasta incinta di Emma e che inevitabilmente vengono a bussare alla sua porta quando non ci vorrebbero.

Ma non c’è nulla di scontato. Andando avanti con la lettura scoprirete di fare delle congetture sbagliate, vi aspetterete dei colpi di scena che però saranno diversi da quelli che pensavate. E questa è un’altra nota positiva.

La storia è molto bella, come ho detto, commovente, piena di speranza.

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