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Recensione – Un bel pasticcio per Riley Thorn! The Dead Guy Next Door di Lucy Score 

Titolo: Un bel pasticcio per Riley Thorne

Autrice: Lucy Score

Serie/Collana: Riley Thorn #1 Autoconclusivo

Editore: Newton Compton Editori

Genere: contemporary romance

Sottogeneri e trope: mistery, paranormal, adventure, fake relationship

Pagine: 5,29 € e-book

Prezzo: 6,99 €

Data di uscita: 11 marzo

Link Amazon: https://www.amazon.it/dp/B0DWZNSB7Q/

Trama

Fresca di divorzio e senza un soldo, Riley Thorn condivide la casa con un gruppetto di anziani coinquilini e non ha precisamente una vita stellare. In compenso, però, ha il dono della chiaroveggenza, sebbene non lo voglia accettare, con gran dispiacere di sua madre, cartomante di lungo corso. Come se la sua esistenza non fosse già abbastanza complicata, alla sua porta si presenta Nick Santiago, un investigatore sexy che sta cercando il suo vicino, apparentemente scomparso. Riley non sa proprio che pensare. Peccato che, pochi giorni dopo, il vicino in questione venga trovato morto. Playboy ribelle e irresistibile, Nick non è affatto felice che Riley sia in cima alla lista dei sospettati della polizia, perché è rimasto terribilmente affascinato da lei sin dal loro primo incontro. Convinto della sua innocenza, Nick si allea allora con Riley per scoprire chi sia il vero assassino. E se tra un appostamento e un pedinamento, tra i due scoppiasse la passione?

Lei ha un talento per i guai.

Lui è un investigatore dal fascino irresistibile.

Recensione

Questa volta brioscine non ho modo di raccontarvi troppo la trama per due motivi: uno ogni cosa è concatenata e due il libro ha un taglio inusuale. Contate che questa serie è stata scritta molto tempo prima di Come se tu fossi mio, ma ripubblicato in seguito.

 Quindi fatte queste due premesse vi dico che sì mi è piaciuto ma ha dei difetti, ma si vede la stoffa di Lucy Score che tanto amo.

Riley Thorn sta raccogliendo i cocci del suo “dissanguante” divorzio dalla star cronista locale di Harrisburg, la città dove vive da sempre. Ha una stanza in un ostello illegale gestito e abitato da ultrasettantenni, condivide il bagno con un vicino che definire imbarazzante è un eufemismo.

Ha un lavoro che odia ma che le serve, ha una famiglia chiassosa, allargata e psichica. Ebbene sì perché discende da una lunga stirpe esoterica dal ramo femminile e ogni componente escluso lei ha sviluppato questa pratica paranormale. Lei è la pecora nera della famiglia: ha dei poteri ma non ne parla, non vuole renderli normali. Perché per sua scelta sono trent’anni che di queste cose non ne vuole parlare, e leggendo il libro capirete perché.

Nella sua vita arriva Nick Santiago che già dal nome è figo quanto le sue fossette, investigatore privato, ex poliziotto e feroce single per nascita.

Il libro inizia come nei film polizieschi degli anni ‘90, cioè dalla parte quasi cruciale e poi ti ritorna a due settimane prima per farti capire come siano arrivati a quella scena.

La nostra Riley ci presenta il gruppo di squinternati con cui vive, ci racconta della sua lista di posti dove non può più andare e non ci dice il suo orribile secondo nome. E’ solare nonostante quella strana sensazione di déjà-vu o nuvola di zucchero filato come la chiama lei che le dice” vedi sta per accadere questo” perché lei non va a dire in giro: sono una sensitiva.

Nick Santiago sta indagando sullo strambo vicino di corridoio di Riley, quello che poi darà il via agli eventi che coinvolgeranno tutti. Sì, perché lui si presenta come il suo fidanzato (finto ma non troppo convinto) a tutta la combriccola.

«Mi sono innamorata del “bravo ragazzo” abbronzato. Non ho intenzione di rimpiazzarlo con il ragazzaccio tatuato. Questa storia è una ricetta per il disastro».

Diciamo che la Score oltre che dal Signor Lucy come lei chiama il marito che agli inizi della loro storia faceva anche lui indagini, prende anche spunto da alcuni serial per dare una impronta riconoscitiva dei personaggi. Riley è la versione giovane di Allison Dubois di Medium, abbiamo una signora Penny che potrebbe essere tranquillamente qualsiasi ottantenne che ne dimostra 30 di meno, un insegnate di ginnastica arrivata dritta dritta dal Glee club con tanto di tuta, una famiglia di Ti presento i miei e un carosello infinito di personaggi adorabili. Gabe è un gigante scuro alto, bello e buono che deve insegnare a Riley ad incanalare i suoi doni: come direbbe Ada (lettrice di libri Delly e amica di Ella) un bel cioccolatino fondente.

Ma come dice Riley stessa la sua chiaroveggenza è un po’ come cercare di far funzionare Netflix senza telecomando.

La nostra Lucy costruisce la storia intorno al crime, mettendo molte storie secondarie che vedremo svilupparsi negli altri libri che vi ricordo sono 4 (per ora) ma tutti autoconclusivi.

Conosceremo pezzi della vita di Nick Santiago che è legato a suo cugino e a sua moglie (anche qui la coppia sembra uscita da Bones).

Insomma, se lo considero un libro singolo forse un po’ troppa carne al fuoco, se lo vedo in vista di cose da scoprire via via come delle stagioni di una serie allora mi va bene.

Nel complesso il libro funziona, anche se ha un inizio diesel ma poi carbura come i vecchi motori. E in tutti i crime c’è un delitto e la ricerca del sospettato, anche tramite l’aiuto delle voci nella testa di Riley e i consigli di una Jeep.

La trama di base funziona, si perde un po’ nei pezzi ma l’allusiva e potente chimica tra Nick e Riley la percepisci a capitolo due.

«Ma lui è convinto che sia in cerca di un secondo marito, e io sono dell’idea che le mie parti intime siano così arrugginite che non credo possano sopportare una notte a letto con Nick Santiago».

Brioscine mie lo spicy sta nella tensione oltre che nelle visioni, qui è lento ed è poco ma perfetto per un libro così. Cioè c’è un’indagine in corso di cui Riley è la prima sospettata. Mica abbiamo tempo per questo … o no?

Leggerò i successivi? Mentre vi scrivo li sto già infilando nella lista “li voglio” i successivi in lingua.

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