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Il regno dei malvagi – Kerri Maniscalco

Vi prego, vi supplico non mi dite nulla.
Lo so ho cominciato l’ennesima saga.

MA LEI LA AMOOOOO!

Titolo: Il regno dei malvagi

Autore: Kerri Maniscalco

Editore: Mondadori

Serie: Il regno dei Malvagi #2

Costo Ebook: 10,99€

Costo Cartaceo: 19,00€

Pagine: 372

Editore : Mondadori 

Data pubblicazione: 30 novembre 2021

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La serie “Il regno dei malvagi” è composta:
1-Il Regno dei Malvagi
2-Il Regno dei Dannati
3-Kingdom of the Feared

TRAMA

Emilia e Vittoria sono gemelle; appartengono a una delle tredici famiglie di streghe nascoste a Palermo ma, come tutte, stanno bene attente a celare la loro vera natura. Per questo lavorano da Mare e Vino, il rinomato ristorante di famiglia, come due normalissime ragazze.
Una sera, però, Vittoria non si presenta al lavoro. Sarà proprio Emilia a trovare il cadavere profanato della sorella. Distrutta dal dolore, decide che farà di tutto per scoprire chi sia il brutale assassino e vendicarla. Anche a costo di usare la magia nera, da tempo messa al bando. Anche a costo di allearsi con Ira, uno dei sette Principi dell’inferno, i Malvagi. Fin da quando era piccola, le hanno sempre detto di guardarsi da loro, ma Ira giura di essere dalla sua parte, e di aver ricevuto l’incarico di risolvere il mistero degli omicidi che stanno insanguinando la Sicilia. Ciò che Emilia dovrebbe ricordarsi è che, quando si ha a che fare con i Malvagi, niente è come sembra.

RECENSIONE

Sapete perchè sono arrivata a questa saga quasi due anni dopo?
Perchè almeno non dovevo aspettare troppo tra un libro ed un altro.
Ho già letto i primi due e a breve avrò anche il terzo in uscita.
*momento di risata malvagia profonda*
Se come me avete letto la saga precedente e l’avete amata, prendete e mettetela da parte, amatela, ma siate pronte ad innamorarvi nuovamente.
Questa saga è tutta un’altra storia.
La Maniscalco ha davvero uno stile unico ed evocativo e lo si vede sia nella creazione di un world building ben preciso, che nel modo in cui riesce a delineare i suoi personaggi.
Non ce n’è uno che non mi piaccia.
Si okay, alcuni erano cattivi e quindi erano fuori dal mio team del cuore, ma le loro descrizioni? Perfette. Tangibili. Emozionanti in ogni loro dettaglio.
Ma andiamo con ordine.
L’ambientazione è molto particolare, siamo in una Sicilia d’epoca tra fornelli e pozioni, ci sono le streghe, i vampiri, i cacciatori e molti essere sovrannaturali nascosti all’uomo
Emilia è una giovane strega con la passione per la cucina, che ama la sua famiglia e la sua gemella.
Un personaggio che alle prime battute si direbbe vivere nell’ombra di Vittoria. Saranno anche fisicamente uguali, ma quest’ultima è tormentata, nasconde, imbroglia ed ha sicuramente una grande oscurità dentro di sè. Mentre Emilia è il suo opposto…. anche se sembra reprimere alcune parti di sè come per bilanciare la personalità di Vittoria.
E’ un personaggio davvero riuscito e me ne sono innamorata subito: intelligente, tenace e un po’ impulsiva, mi ha dato l’impressione di essere reale, una ragazza qualunque in cui è facile immedesimarsi.
Quando la sua gemella muore assassinata Emilia esplode mostrando forza e determinazione.
Il suo desiderio più grande?
LA VENDETTA.
Ed è qui che si manifesta, nel vero senso della parola, lui.
L’unico e solo.
RULLO DI TAMBURI.
Principe Ira.
Si manifesta perchè Emilia in preda alla rabbia e alla voglia di scovare l’assassino della sua gemella, beh lo ha evocato.
Solo che non lo evoca e basta, lo lega anche a sé.
I due si odiano fin dal principio, appartenendo a due fazioni diverse, ma pian piano le linee cominciano a farsi sfocate e le carte in tavola a maschiarsi, e quello che nasce come odio si trasforma in qualcos’altro.
«Un giorno mi chiamerete Morte. Fino ad allora, per voi sarò Ira.»
Il desiderio di vederlo redimersi, di scorgere in lui anche il più piccolo accenno di bontà mi ha fatta diventare matta. Ovviamente è un personaggio terribile e malvagio (cosa potrebbe mai essere visto il titolo del romanzo e il peccato che richiama) ma in cuor mio so che mi regalerà gioie…molte gioie.
MOLTE GIOIE.

Ogni Principe Malvagio  è caratterizzato da uno dei sette peccati capitali, cosa mi è piaciuta molto sia come idea che come impronta principale del personaggio.
In questo volume non li incontriamo tutti, purtroppo,  quindi sono curiosa di conoscere quelli che mancano all’appello ma comunque mi hanno colpito moltissimo Invidia e Avarizia.

Uno dei personaggi che ho apprezzato meno è stata la Nonna di Emilia. Una matriarca con i fiocchi, ma che al di là della grande maestria in cucina che in delle scene mi volevo far invitare a cena, ha avuto secondo me un atteggiamento sbagliato.
Voleva proteggere le sue nipoti, è vero, ma così le ha riempite di bugie non preparandole minimamente a quello che è il mondo esterno.
Nonostante le prove di quanto avesse sbagliato…niente testarda come un somaro continua a mentire.

Boh. Forse un mattarello in testa potrebbe essere utile??

La Maniscalco ha fatto bingo.

Trame intriganti, personaggi scintillanti e allo stesso tempo oscuri, ma difficili da dimenticare, ambientazioni gotiche e stile scorrevole, per non parlare del rapporto tra i due protagonisti. Due micce che sono lì lì per esplodere. Vi giuro c’era più carica dentro una miniera ai tempi dei cercatori d’oro.

CORRETE A LEGGERLO

NOW.

A presto Mik

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