“Era ovunque, incisa sulla mia pelle come un tatuaggio. E forse quella era la verità più difficile da affrontare. Anche se fossi scappato, non sarei mai riuscito a scappare abbastanza lontano da dimenticarla.”
“ODIO CHE TI AMO” di Kandi Steiner
Nuova recensione sul nostro blog, Ella ha letto questo romanzo che definisce: “una lettura piacevole e veloce, perché conquista pagina dopo pagina, sia per chi desidera una lettura con temi importanti, attuali, ma trattati con semplicità, che non è affatto mancanza di coscienza…”
Come sempre, una recensione da non perdere se volete conoscere e lasciarvi conquistare dalle sue parole e da questa storia!
Titolo: Odio che ti amo
Autrice: Kandi Steiner
Genere: Contemporary Romance.
Trope: Sport romance, enemies to lovers, brother’s best friend.
Lunghezza: 364 pagine
Data di uscita: 5 settembre 2023
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Trama
Come se le cose non fossero già abbastanza difficili essendo l’unica ragazza in una squadra di football universitario, il coach doveva anche assegnarmi Zeke Collins come compagno di stanza.
Presuntuoso kick returner e migliore amico di mio fratello, titolo di cui avrebbe dovuto essere privato anni fa, Zeke è tanto irritante quanto innegabilmente sexy.
Lo odio, e per una buona ragione, una che non gli permetterò mai di dimenticare.
Pensa che, poiché siamo cresciuti insieme, il suo ruolo sia quello di proteggermi, ma in realtà non fa altro che intralciarmi, farmi apparire debole e farmi incazzare di più.
Gli dico che posso cavarmela da sola, e sono determinata a farlo capire sia a lui sia al resto della nazione che guarda l’unica ragazza giocare al football universitario.
La pressione non mi scalfisce. Il giudizio degli altri? Sono pronta ad affrontarlo.
Ma condividere uno spazio ristretto con Zeke Collins? Non sono affatto preparata.
E più siamo costretti a vivere a stretto contatto, più è difficile distinguere la linea sottilissima tra odiarlo e… volerlo.
Recensione
«È una ragazza. Lo sappiamo. Pensi di essere un fottuto spiritoso facendo battute al riguardo? Pensi che questo ti renda grosso e cattivo?»
Incollats Romantics,
Questo romanzo mi ha colpita positivamente per due particolari: il primo è che Gavin, il fratello di Riley, la protagonista, dà alla sua carrozzella un nome. Lo farò presto anche io, come ho fatto col bastone. Suggerimenti?
Il secondo è più profondo, per il tema che tratta.
Viviamo in un mondo dove a volte sembra di andare indietro nel tempo, di non essere più evoluti, ma sbagliati. Le donne sono trattate come qualcosa di inferiore, stupido, ad uso e consumo del maschio.
Ed è qui che arriva questa storia dove la protagonista Riley entra nella squadra di football al posto del fratello gemello come Kicker. Lui è paralizzato a seguito di un incidente e lei gli promette di prendere il suo posto. Non è nuova a sport “maschili” (ecco) perché è già una calciatrice, ma di sicuro si impegnerà parecchio per ottenere e mantenere il suo ruolo.
“Aspettai e aspettai che il buonsenso mi trovasse, che ricordassi perché lo odiavo, che rammentassi perché l’ultima cosa che avrei dovuto desiderare era che mi baciasse di nuovo in quel modo. Ma non arrivò niente.”
Zeke è il migliore amico di Gavin, ma per tanto tempo lo è stato anche di Riley. Tuttavia, le dinamiche dell’incidente che ha reso paralizzato il gemello fanno sì che Riley incolpi Zeke e che sia passato dall’avere la classica cotta per lui all’odio.
Si ritrovano compagni di squadra e di alloggio al College, e questo è il primo problema.
Zeke, dal canto suo, protegge Riley sia perché gliel’ha chiesto Gavin, sia perché lui desidera farlo. Ma i suoi sentimenti si scoprirà presto che non sono del tutto fraterni.
“«Perché sono marchiato dal fuoco che hai acceso in me. Perché mi hai ridotto in cenere, cazzo.»”
Non pensate che vada tutto come spesso si legge nei libri di questo tipo, perché questo romanzo ha molti spunti originali, è qualcosa di unico, anche se tocca tropi usati e a volte anche troppo, riesce a rivoluzionarli con una storia molto originale.
Riley e Zeke si avvicinano grazie al football, che per una volta è davvero uno sport romance, dove si legge di partite in corso, di sequenze vincenti, punteggio, azioni e falli. Di partite vinte e perse. Già questo non è scontato per un romance definito “sportivo”.
Ed è bello che sia proprio lo sport ad avvicinare i due protagonisti, perché si può dire che sia galeotto così come che l’amore per lo sport sia il carburante per la loro storia d’amore.
“Questo, invece, era un uomo che mi toccava come se il mio corpo fosse suo, come se avesse una mappa che illustrava ogni punto sensibile che mi avrebbe fatto perdere il controllo.”
All’inizio tra Riley e Zeke sembra solo una storia da trombamici, nessuno dei due si sbilancia con l’altro e nessun altro – apparentemente – capisce cosa ci sia fra loro.
Quando sono pronti a confessare la loro relazione al mondo, quando finalmente potrebbe essere arrivata la volta buona… be’ non ve lo dico.
Ma il colpo di scena è, ancora una volta, molto originale.
E anche se mi aveva detto che non poteva darmi di più, fingevo che mi sarebbe bastato per sempre.
Contemporaneamente alla loro storia d’amore, si gioca il campionato di football universitario e la presenza di una ragazza in squadra è un grosso problema per diversi motivi. Fra tutti il sessismo evidente, a volte sciocco e banale, altre più pesante.
Ed è il modo in cui Riley affronta tutto questo che mi ha colpita leggendo questo romanzo, soprattutto, mi sono commossa quando poi, finalmente, non solo otterrà il suo posto in squadra, ma lo manterrà con rispetto e devozione dei compagni. Come una di loro a prescindere.
Era ovunque, incisa sulla mia pelle come un tatuaggio. E forse quella era la verità più difficile da affrontare. Anche se fossi scappato, non sarei mai riuscito a scappare abbastanza lontano da dimenticarla.
Gavin, il gemello, è un personaggio fantastico. Non solo il modo in cui reagisce all’incidente è maturo e invidiabile, ma sarà il collante della relazione della gemella sia col football che con Zeke.
Notevole è anche l’elemento minchiometro, che in questo libro raggiunge temperature elevatissime!
“L’arte non è solo tecnica, ma… intellettualità. È molto più che dipingere su una tela. È un sogno, una visione, un momento che prende vita.”
Riley studia critica d’arte e la frase della caption è attribuita ad un artista seicentesco, ma quello che mi è piaciuto è l’accostamento che viene fatto tra arte e sport.
Una delle fisse di Ella è proprio questa: annettere lo sport alle forme d’arte, così come la danza. E se parlo in terza persona è grave ma vi dice già quanto questo possa essere un azzardo. Tuttavia, leggendo questo romanzo ho avuto la conferma che, tutto sommato, si possa fare del proprio sport una forma d’arte, si possa far prendere vita al sogno, dare vita al momento, proprio come nella citazione qui sopra.
Consiglio dunque questo romanzo sia per una lettura piacevole e veloce, perché conquista pagina dopo pagina, sia per chi desidera una lettura con temi importanti, attuali, ma trattati con semplicità, che non è affatto mancanza di coscienza, al contrario, ma è un modo per “arrivare” a tutti sensibilizzando a tematiche come la perdita, il senso di colpa e la discriminazione.