Anche questa settimana si tinge di arcobaleno con una recensione di Barbara che ha letto per il blog “La Ballata di Mousey e Bunny” di Melanto Mori.
Titolo: La ballata di Mousey e Bunny
Autrice: Melanto Mori
Editore: Triskell Edizioni
Genere: crime, contemporary, gay romance
Lunghezza: 209 pagine
Data di uscita: 8 gennaio 2023
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TRAMA
Chi non si è ritrovato, almeno una volta nella vita, con i piani rovinati all’ultimo momento da qualcosa di totalmente inaspettato e pronto a ribaltare ogni prospettiva?
È quello che succede al detective Michael “Mousey” Roscoe quando, alla chiusura del turno, si trova davanti uno dei bulli del suo vecchio liceo: Lexington “Bunny” Monroe.
Dopo un’adolescenza fatta di vessazioni a causa della propria omosessualità, ecco che tocca a Mousey dover prendere le difese del bullo, pestato dal fratello maggiore perché gay.
E come mai sembra così facile proteggerlo, adesso?
Un vecchio segreto sepolto con la crescita, una caccia all’uomo e una convivenza forzata porteranno Mousey e Bunny a reinterpretare il loro passato comune per poter essere in grado di affrontare il presente e capire quanto coraggio comporti scegliere di essere se stessi.
RECENSIONE
Ho notato questo romanzo tra i vari profili di autrici e bookstagrammer che seguo, in particolare mi ha colpito la recensione di @agnes_un_libro_mille_vite tanto da decidere in un nano secondo di prenderlo ed aggiungerlo subito tra le mie letture.
La Ballata di Mousey e Bunny si legge tutto d’un fiato, uno storia che mi ha subito catturata soprattutto per il ruolo dei due protagonisti e per come i ruoli nella vita a volte si possono ribaltare.
Il Lex adulto, soprannominato Bunny, viene picchiato, deriso, umiliato per la sua indole codarda e per aver partecipato ad una parata gay. Travis, sangue del suo sangue, ha già deciso che non merita di vivere soprattutto dopo aver scoperto e aver avuto la conferma di avere un fratello omosessuale.
Per fortuna Lex viene soccorso e portato al comando di polizia da degli agenti che pattugliavano la zona e proprio mentre cecano di convincerlo a sporgere denuncia verso il suo aggressore che Mousey lo riconosce.
A pochi metri da noi, la musica continua a risuonare a tutto volume. Si insinua nel vicolo, piena di allegria e dell’orgoglio di chi continua a cantare a squarciagola, non sanno niente di cosa sta succedendo, nessuno ci vede. Hanno la loro libertà, che gli importa? Se la sono guadagnata, e l’hanno pagata a chissà quale prezzo. Io ho provato a seguirla… e mi è costato caro.
Quando parlo di ruoli invertiti intendo che da ragazzino bullizzato Micheal “Mousey” ora è un uomo, un detective che nonostante la sua adolescenza passata con la testa nel water e gli occhiali rotti è riuscito a diventare un adulto forte, realizzato e con l’intenzione di non farsi più sottomettere. Al contrario Bunny, spalla destra di suo fratello Travis nel denigrare e rovinare la vita “agli inferiori” non ha davvero mai concluso nulla se non rimanere nell’ombra, sopravvivere tra spaccio e sudiciume, nonostante il vanto si essere stato un tempo designato a bullo e carnefice.
«Roscoe, io ero quello che teneva su la tavoletta quando mio fratello ti sbatteva con la testa nel cesso. Perché diavolo dovresti aiutare proprio me?» «Perché anche tu hai il sacrosanto diritto di essere te stesso. E assicurarmelo è il mio lavoro, come poliziotto, come omosessuale e come fratello. Perché in questo momento lo sono molto più io di Travis.»
Questa contrapposizione tra figure e questo cambio nel tempo è ciò che mi ha davvero catturato. Vedere Mousey prendere di petto ogni situazione, portare lo scettro del comando con la consapevolezza di essere forte, fa capire che si può sempre splendere nella vita sebbene ci sarà sempre un bullo che proverà a spegnere quella luce.
Bunny in realtà è anche lui una vittima e il suo senso di rimorso la sua gabbia. Il non potersi mai dichiarare apertamente gay, anche solo avere un minimo atteggiamento definito debole da suo fratello e padre, gli ha garantito un’adolescenza di sole botte e ingiurie, incontrare Mikey è per lui come imperare a respirare di nuovo.
Questo romanzo è ben bilanciato tra la parte crime e la parte romance. La convivenza forzata di Mousey e Bunny, la tensione tra due uomini così diversi ma che si cercano perchè scoprono che uno riesce a far star bene l’altro. Mikey per me è il sole, con il suo essere protettivo, sempre in prima linea e fiero di sé stesso, pronto a sostenere Lexington che al contrario è un uomo a metà, un’ombra offuscata dal terrore che non sa come si faccia a brillare.
«Sei una persona normale, convinta di avere a che fare con un’altra persona normale, ma io… di questa normalità devo ancora capirne la dimensione.»
Era da tanto che volevo leggere un romanzo di Melanto Mori e sono davvero felice di aver potuto soddisfare questa mia voglia. La sua è una scrittura lineare e calma… – si può dire calma?! Bho va be, si capisce il senso – mi ha conquistata, mi ha fatto immergere e avvolgere tra le vicende di questi due personaggi ma anche tra la violenta figura di Travis che non ha capito di aver di fronte un “topo” davvero incazzato.
Mi è mancato un po’ l’approfondimento dell’intimità tra Bunny e Mousey, la ciliegina sulla torta che spero tanto di trovare nel secondo romanzo, anche perché ho scoperto l’esistenza del continuo leggendo i ringraziamenti con gli occhi a stellina e la bocca da pesce lesso. Insomma, Melanto Mori non posso far scendere l’asticella del #minchiometro proprio in questa serie.
P.s. ringrazio come sempre Ella per il metro di misura a #minchiometro che le ho rubato 🙃