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Il Castigo del Mare – Maurice Fay

Titolo: Il castigo del mare

Autore: Maurice Fay

Editore: Triskell Edizioni

Serie: I doni degli abissi vol.2 (autoconclusivo) 

Genere: fantasy, mm romance

Data di uscita: 19 febbraio 2024

Link Amazon: https://amzn.to/3J6YsA5

TRAMA

La vita di Kazimir Boyko prende una svolta inaspettata quando conosce un conturbante straniero. Il suo nome è Ismael. Viene dalla terraferma e dice di stare cercando una sirena. Uno è alla ricerca del proprio futuro. L’altro sta cercando di superare un passato terribile. Insieme sono come pietre focaie e tra loro non tardano a scoppiettare scintille. Riusciranno a far divampare la loro fiamma superando i traumi del passato e i muri interiori che rischiano di spegnerli? Scopritelo tra viaggi, catastrofi, misteri e nemici insidiosi; e tornate al Circo del Mare, scoprendo tutta la verità sui sireneidi e sui doni degli abissi.

RECENSIONE

Dopo aver terminato la lettura de “Il Circo del Mare“, mi ritrovo di nuovo immersa nelle pagine di questo fantastico mondo con “Il Castigo del Mare“. Entrambi i romanzi fanno parte della serie “I Doni degli Abissi”. Possono essere letti singolarmente? Sì, anche se è impossibile leggere uno dei due senza desiderare di leggere anche l’altro. Maurice Fay crea dipendenza, ti trascina nel suo mondo e quando lo lasci, provi quella fastidiosa sensazione di mancanza. 

Questo romanzo porta alla luce diverse risposte per chi ha letto il precedente; mi ha permesso di conoscere più a fondo Ismael. Ho potuto esplorare diverse sfaccettature di questo personaggio e, in tutta onestà, l’ho rivalutato molto e ho apprezzato appieno il suo carattere. 

Ismael è un uomo introverso che fatica ad aprirsi. I suoi modi sono rudi e a volte poco chiari; porta addosso tanta sofferenza che ne mette in discussione le sue certezze. Tuttavia, si distingue per la sua intraprendenza nel perseguire i suoi obiettivi e la sua intelligenza nell’accogliere i cambiamenti, proprio perché in fondo è un uomo dall’animo buono, seppur segnato da un truce passato.” 

Il Castigo del Mare è soprattutto caratterizzato da un eterogeneo gruppo di personaggi che accompagnano il lettore per tutto il romanzo. Ognuno di loro è perfettamente integrato nella trama, mantenendo sempre la propria unicità. Posso definire Kazimir uno dei protagonisti e uno dei personaggi più straordinari per la sua complessità emotiva. Kaz è un giovane uomo che si porta sulle spalle la colpa della morte prematura di sua madre. Insieme a Pietyr, suo fratello di sangue, e a Misha, suo fratello di cuore, cerca di sopravvivere in un mondo formato da colonie galleggianti artificiali, dopo che l’acqua ha sommerso gran parte della terra. La loro parte di mondo è un luogo dove è difficile sopravvivere alla fame, al freddo, alla povertà e alle discriminazioni, dove il futuro ha il solo colore nero degli abissi. 

“Il cielo di piombo che vomitava neve sul mare già in burrasca, nella perfetta dimostrazione che, quando piove sul bagnato, non necessariamente vuol dire che sta andando tutto storto, bisognerebbe imparare a guardare il lato positivo di quel modo di dire, perché potrebbe sempre iniziare a nevicare. Non aveva più nulla, ma aveva con sé quanto di più caro avesse al mondo: il suo fratello di sangue e il suo fratello di cuore, insieme a tutta una serie di consapevolezze e insegnamenti che quel disastro gli aveva lasciato. E se Misha aveva ragione, a volte per costruire qualcosa bisognava distruggere qualcos’altro.” 

Il viaggio ha inizio dalla nona colonia galleggiante, situata vicino al circolo polare, e apre la rotta verso altri porti da cui ripartire, arricchito non solo di nuove esperienze ma anche di persone e speranze. 

Maurice ha creato un romanzo con un worldbuilding poliedrico, in cui ogni luogo è reso con sensazioni di colore e calore differenti. Da un mondo d’acqua ghiacciato con cieli plumbei, si passa a luoghi che abbracciano profumi esotici, foreste lussureggianti e una miriade di colori e persone. La sua abilità nel diversificare ogni parte della storia, inserendo di volta in volta nuovi personaggi e dinamiche, è sorprendente, senza mai far perdere il filo al lettore. 

La parte più intima e seducente, rimane intenzionalmente non rappresentata, come nel primo romanzo, mettendo in primo piano i sentimenti rispetto agli atti. Se in alcuni romanzi ho avvertito la mancanza di questa profondità, in questo ogni aspetto viene bilanciato in modo impeccabile da una scrittura sempre intensa.” 

Kaz era diverso. Era indomito. Selvaggio come il suo sguardo. Era la maledizione di Ismael. Riuscire ad acciuffarlo sembrava quasi impossibile. Kazimir era una fiamma viva, impossibile da stringere, per quanto Ismael non avesse paura di bruciarsi, sentiva di non avere appigli. Non c’era nulla da afferrare. Quell’argento vivo avrebbe continuato a fuggire via dalle sue dita. Ma Ismael era molte cose, e tra tutte, di certo non era uno che si arrendeva facilmente. Ricambiò il sorriso e si concesse di osservarlo da lontano. 

Questo è il terzo romanzo che leggo di questo autore, che ormai mi è così famigliare da sapere che ama gli unicorni e adora il suo gatto. Vederlo dal vivo emoziona, perché trasmette pura sincerità e delicatezza, e ogni sua storia racchiude un bagaglio che, una volta aperto, può insegnare e trasmettere sempre qualcosa. 

«Siete i miei fratelli e io vi difenderò e vi proteggerò sempre, a prescindere da chi scegliate di amare. Ma poi scusate, pensate davvero si possa scegliere o meno di amare qualcuno? Andiamo, mi sembra proprio stupido come concetto.» 

Kaz mi ha insegnato che è necessario avere molto coraggio per guardarsi dentro e ancora di più per essere autentici. Il suo percorso è intriso di introspezione e crescita, mentre Ismael descrive la sua essenza in modo reverenziale, riuscendo a emozionarmi in più di un’occasione. Misha è un essere che richiede protezione; i suoi pensieri possono essere dolorosi, ma il suo epilogo è magico. A partire da personaggi come Yelena, Quimera e Eden, donne vittime del patriarcato e di una mentalità difficile da combattere, ma rinunciare non è un’opzione. Mai arrendersi! Grazie a Maurice per aver dato loro voce e una possibilità di rivincita. 

E poi c’è Maya! Finalmente nuove rivelazioni su di lei. 

Per molto tempo si era finto qualcos’altro. Aveva represso una parte di sé, spinto dalla società e da tante paure. Fattori esterni e interni che, ora Kaz lo sapeva, non l’avevano fatto vivere veramente. Il suo non accettarsi l’aveva tenuto in bilico su una fune interiore, incapace di andare avanti o saltare giù e porre fine a tutto quello sforzo. Era stato estenuante e forse ancor più buio degli anni passati nella nona colonia. Il tempo delle esitazioni era terminato. Era arrivato il momento delle scelte e quella notte Kaz avrebbe fatto tutto ciò che era necessario per vivere la vita che voleva veramente, per essere chi era veramente e conquistare chi amava davvero. 

Ho letto questo romanzo assieme a @josephinecayne_romanceauthor, ed è stata una bella esperienza di sclero di gruppo, Maurice ha stregato entrambe con la sua storia e sono stata davvero entusiasta di condividerla con lei. 

Alla prossima lettura Rainbow!☺️🌈

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