Titolo: Promesse che avremmo voluto mantenere
Autrice: Monica Murphy
Serie: Lancaster Prep Series Vol. 3
Editore: Newton Compton Editori
Genere: Contemporary romance
Trope: second chance, friends to lovers, suspense, toni mafia romance, first love
Pagine: 386 pp
Data di uscita: 21 maggio 2024
Link Amazon: https://www.amazon.it/gp/product/B0CW17DJ54
Trama
Sylvie sa bene che per lei Spencer Donato è off-limits. Lui è misterioso, affascinante e soprattutto è il migliore amico di suo fratello, motivo per cui mai e poi mai dovrebbe innamorarsene. Eppure, nei corridoi della Lancaster Prep, tra una lezione e l’altra, tra i due scatta la scintilla. Nessuno, tuttavia, deve sapere di loro: si incontrano di nascosto, dove non possono essere visti. Col passare del tempo, per Sylvie, Spencer diventa il primo amore, il principe azzurro che ha sempre sognato. Per un glorioso istante, si convince che tra loro possa durare per sempre. Poi, però, le circostanze costringono Sylvie a tradire la fiducia del ragazzo che ama. Lei è convinta di averlo perso una volta per tutte, ma quando lo rincontra al matrimonio del fratello, l’attrazione è irresistibile. Dopo tutto il tempo trascorso e dopo tutti i segreti, Sylvie e Spencer troveranno di nuovo la strada l’una al cuore dell’altro?
Menzogne, rivelazioni inaspettate e seduzione: bentornati alla Lancaster Prep
Una storia di promesse infrante e segreti svelati, impossibile da dimenticare.
La serie “Lancaster Prep” è composta da:
- Cose che avrei voluto dire ma non ho mai detto
- Un milione di baci
- Promesse che avremmo voluto mantenere
- Sarò sempre con te. I’ll always be with you (23 luglio 2024).
Recensione
È questo che vuoi? Rinunciare alla libertà? Farti dire cosa fare? Hai vissuto tutta la vita così, con gli altri che ti controllavano.
Allora, Incollats Romantics…
Il dato certo è che la vostra Ella sta invecchiando. Un altro dato è che mi sono fatta fregare di nuovo da questa serie di cui ho amato solo “Un milione di baci”.
Il romanzo, purtroppo, non ha soddisfatto le mie aspettative. La trama, incentrata su Sylvie e Spencer, sembra muoversi tra il proibito e l’irresistibile, ma la sua esecuzione non è all’altezza delle promesse (quindi, parafrasando il titolo, non sono state mantenute).
La relazione tra i due protagonisti potrebbe essere complicata dal fatto che Spencer sia il migliore amico del fratello di Sylvie, ma il fatto non viene usato bene e non riesce a coinvolgere appieno. Le loro interazioni, sebbene cariche di tensione sessuale, mancano di profondità e autenticità, sono solo sesso e anche l’amore inconfessato dal POV di turno risulta poco credibile, mi sono chiesta se non fosse un’illusione, un credersi innamorati. Inoltre, la scelta di tradire la fiducia reciproca rende difficile simpatizzare con i personaggi, anche perché la storia di base è assolutamente anacronistica e plausibile solo in un mafia-romance di quelli DOC.
Le menzogne e le rivelazioni inaspettate sembrano forzate, e l’elemento minchiometro tra Sylvie e Spencer non riesce a scaldare il cuore.
Ero davvero entusiasta di leggere la storia di Sylvie, e dato che parliamo di una serie con nel titolo “prep” mi aspettavo più di tre flashback al liceo, avrei voluto leggere qualche cosa di più corposo a livello di storia e non scuse per inserire l’ennesima scena di sesso.
Perché, se cercate lo spicy, questo è uno di quei romanzi dove la storia è intervallata da scene di sesso. No, scusate, le scene di sesso sono intervallate dalla trama.
Mi aspettavo anche un approfondimento sulla sindrome di Munchausen per procura della madre di Sylvie svolto in un certo modo, un’alternanza passato-presente diversa, insomma. Perché qui non siamo decisamente al liceo.
Mi sono piaciuti pochissimi aspetti del libro, ma nel complesso non credo di averlo capito. Non mi è piaciuto il ritmo, non mi è piaciuto come sono state incastrate le cose e le mille ripetizioni del medesimo concetto.
Dato che si tratta di una storia d’amore second chance, mi aspettavo un’alternanza prima/dopo diversa, insomma. Non so se l’abbia già detto almeno otto volte…
Soprattutto ho avuto la sensazione che il minchiometro soffocasse la storia e fossero troppe e buttate lì per riempire dei buchi di trama (e non solo!) enormi. E non voglio fare la bacchettona, perché la scena del lecca-lecca di “Un milione di baci” ancora me la sogno la notte per la gioia di mio marito.
In definitiva, è una storia che, nonostante le premesse interessanti, non riesce a mantenere le promesse. Un romanzo che, purtroppo, risulta facilmente dimenticabile.
Sfortunatamente, la mia valutazione del romanzo non è positiva.
