Titolo: Verità-Nascoste
Autrice: L. A. Cotton
Serie/Collana: Verona Legacy Vol. 4. Autoconclusivo.
Editore: Queen Edizioni
Genere: New Adult
Sottogeneri e trope: Mafia romance, he falls first, secrets.
Pagine: 363 pagine
Prezzo e-book: 3.99€
Data di uscita: 13 settembre 2024Link Amazon: https://www.amazon.it/gp/product/B0D9W5GHJJ
Trama
Caitlin O’Connell ha imparato a nascondere le cicatrici del suo passato. Ma quando si risveglia in ospedale, devastata e ferita, è costretta a chiedere aiuto alla famiglia criminale Marchetti e a confrontarsi con l’unico uomo che pensava di aver perso per sempre.
Matteo Bellatoni è un uomo leale, risoluto e devoto. Vedere i suoi migliori amici trovare l’amore lo fa riflettere se anche lui avrà mai quella fortuna, soprattutto perché è quasi certo di aver già lasciato sfuggire la sua anima gemella.
Quando le strade di Matteo e Caitlin si incrociano inaspettatamente, i sentimenti sopiti riemergono con forza. Determinato a dimostrarle che alcune persone valgono il rischio, Matteo si impegna a conquistare il suo cuore.
Ma dietro le apparenze, si nascondono segreti pericolosi e inconfessabili.
La serie “Verona Legacy” è composta da:
- Principe di cuori: Retelling Romeo e Giulietta (Verona Legacy Vol. 1) (dilogia col seguente). Recensione qui.
- Re di anime: Retelling Romeo e Giulietta (Verona Legacy Vol. 2). (dilogia col precedente) Recensione qui.
- Oscuri Segreti: mafia romance (Verona Legacy Vol. 3) Recensione qui.
- Verità nascoste: mafia romance (Verona Legacy Vol. 4)
Recensione
Non mi era mai capitato di avere una conversazione sincera con un ragazzo. C’era sempre qualcosa: l’aspettativa di qualcosa di più, le minacce velate o la sensazione di dovere qualcosa. Non ero abituata a essere… alla pari.
Incollats Romantics,
tutti i viaggi giungono a destinazione. Mamma mia, che inizio triste!
Siamo giunti all’ultimo volume di questa serie di L.A. Cotton che Queen edizioni ha portato in Italia con le copertine migliori di sempre, almeno per questa serie in italiano (vedere le altre edizioni su Goodreads per credere!)
Chi segue questa serie da tempo avrà sicuramente tenuto d’occhio il cugino Matteo (cugino di Niccolò il protagonista della dilogia iniziale) e io mi ricordo anche di aver letto in lingua l’antefatto della storia tra Matteo e Caitlin, ma sapete che ho una “certa” e la memoria è la prima a partire al contrario del colesterolo.
Che recensione triste, Ella.
Tornando seri. Matteo, il nostro protagonista, si ritrova ad assistere all’ascesa suo malgrado di Niccolò come capo dell’impero mafioso dei Marchetti. Ma non solo, lo vede felicemente sposato con Arianne Capizola (non vi metto spoiler alert perché leggere questo libro come stand-alone vuol dire perdersi il bello del viaggio); così come vede andare a gonfie vele la storia di Renzo e Nora, mentre lui pensa e ripensa a una notte bollente avvenuta diversi mesi prima con questa misteriosa rossa che l’ha ghostato quasi prima ancora di finire di fare quello che avete capito.
Caitlin è una ragazza in fuga, in senso molto ampio, fugge da tante cose e quando ritrova Matteo sta scappando ancora.
Non sto a spiegarvi tutte le problematiche mafiose legate a quello che potremmo riassumere con “ma guarda un po’ com’è piccolo il mondo dei mafiosi”, ma posso dirvi che mi è piaciuto molto il cuore di Matteo, così dolce ma determinato, così mafioso ma corretto, una serie di dicotomie ossimoriche che lo rendono un bel personaggio carico di valori nonostante il suo mestiere, che dir si voglia.
Caitlin è invece reticente e misteriosa, impaurita – e come darle torto – diffidente soprattutto, e troverà prima che in Matteo stesso, in Arianne e le altre ragazze qualcuno con cui iniziare ad aprirsi e a fidarsi.
Ma senza colpi di scena non esisterebbero bei romanzi.
La storia mi è piaciuta, perde il punteggio pieno perché non siamo proprio originalissimi al cento per cento e perché l’autrice ha il vizio di edulcorare un po’ troppo i romanzi che devono avere per forza di cose dei momenti triggeranti – mi spiego – siamo in un mondo di mafia, sapete che con me sfondate una porta aperta ad aborrire la verosimiglianza al cento per cento, però non si può neanche trasformare un delinquente in un santo. E alcune situazioni o si mettono chiamandole con il loro terribile nome o non le si mettono affatto, non c’è spazio per la poesia nella violenza. Capisco la volontà di non essere esplicita per rispetto del lettore e per non turbare, ma allora non scriviamo di mafiosi… o no?
A ogni modo, il libro è promosso così come tutta la serie. Grazie a Queen edizioni per la fiducia e la copia ARC.