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Recensione di “Una conquista fuori menù – Felicia Kingsley”

Titolo: Una conquista fuori menù

Autrice: Felicia Kingsley

Editore:  Newton Compton Editori

Genere: Contemporaneo, commedia romantica

Sottogeneri e trope: hate to love, forced proximity, grumpyxsunshine

Pov: alternato

Pagine: 519

Prezzo ebook: 5.99€

Prezzo cartaceo: 9.40 €

Data di uscita: 3 settembre 2024

Link Amazon: https://amzn.eu/d/7G6VMaK

TRAMA

Tra gli agenti speciali dell’FBI, Dwight Faraday è il migliore: anticonformista, con il fascino del mascalzone, detiene il record imbattuto di indagini risolte sotto copertura. È anche un cuoco provetto, dunque è l’ideale per infiltrarsi nella brigata del ristorante italiano che appartiene alla famiglia Villa, sospettata di avere legami con la malavita di New York. Dwight, però, non ha fatto i conti con Julia Villa, la figlia del proprietario: ragazza tosta e determinata a guidare gli “affari” di famiglia, lo detesta sin dal loro primo, tempestoso incontro ed è intenzionata a fargli capire chi comanda. Con la missione a rischio, Dwight è costretto a cambiare piano: conquistare Julia per raccogliere le informazioni di cui ha bisogno. Tra schermaglie affilate, sfide a colpi di fuori menù e provocazioni al peperoncino, Dwight è pronto a scovare la ricetta giusta per arrivare al cuore di Julia, che sembra ostinatamente immune al suo fascino. Ma se, alla fine, fosse proprio l’inafferrabile agente Faraday a farsi prendere per la gola? In cucina non ha mai fatto così caldo…

RECENSIONE

«Posso essere il tuo calzino spaiato finché morte non ci separi?».

Ci troviamo a Manhattan e la protagonista di questa nuova avventura targata Felicia Kingsley è Julia una ragazza forte e indipendente, lotta quotidianamente contro il babbo che la vorrebbe sotto una campana di vetro e relegata a ruoli marginali e per niente interessanti all’interno dell’attività di famiglia…ma la passione per la cucina e un pizzico di fortuna/sfortuna la aiutano ad entrare nella brigata del ristorante di proprietà del capofamiglia.

Lei che vuole a tutti i costi far valere la sua bravura deve dividere i riflettori con un bellissimo ragazzo dallo sguardo malandrino e i bellissimi lineamenti che in realtà è un agente sotto copertura “nome” Dwight (capirete leggendo il perché delle virgolette) che mira a far chiudere l’attività illegale che secondo i suoi informatori è nascosta sotto le spoglie per l’appunto del ristorante dove lavora attualmente lui.

«Davvero. Sei come un prurito sottopelle impossibile da alleviare». Mi scruta con i suoi occhi enormi e infuocati. «Potrei scorticarmi viva per grattare il prurito e continueresti comunque a farmi impazzire».

Non si può dire niente sullo stile narrativo della nostra Feliciotta nazionale, brillante, a tratti divertente ma anche delicato nei momenti importanti, ti racconta la vita e le sfide che i protagonisti sono costretti ad affrontare.

Ahimè questa volta il suo libro non mi ha convinto del tutto, l’ho trovato dispersivo e un po’ troppo lungo.

Alcune situazioni mi sono sembrate un po’ surreali e che dire della lenta danza del corteggiamento che quel mascalzone dell’agente Dwight attua nei confronti di Julia… a volte lo era un po’ troppo…

So che messo così si capisce che il libro non mi è piaciuto, ma non è così, ho apprezzato ad esempio i momenti dolci e teneri tra i protagonisti, la spensieratezza di Julia una volta venuta a patti con i sentimenti per il bel compagno di brigata.

Il dolore e la chiusura totale di Julia una volta venuta a conoscenza della realtà, la disperazione di Dwight nel comprendere l’enorme abisso di tristezza che lo aspetta una volta terminato l’incarico.

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