Titolo: Il numero sbagliato
Titolo originale: The Pucking Wrong Number
Serie: Pucking Wrong – Libro 1
Autrice: C.R. Jane
Traduttrice: Lucrezia Garofalo
Editore: Triskell Edizioni
Genere: Sport romance
Sottogeneri e trope: dark romance, college romance, anti-hero, morally grey, touch-her-and-die, rich/poor, jealous/possessive MMC
Pagine: 364
Prezzo E-book: € 4,99
Prezzo Cartaceo: € 15,40
Data di uscita: 15 gennaio 2025
Link Amazon: https://www.amazon.it/numero-sbagliato-Pucking-Wrong-Vol-ebook/dp/B0DQR3RHLJ/
Trama
Un messaggio al numero sbagliato… il mio… e tutto cambia.
Non vuole rivelarmi il suo cognome, e ciò dovrebbe bastare a far scattare un migliaio di allarmi; ma, dato che sono tutta sola in una città nuova, a faticare per far quadrare i conti, i suoi messaggi sono l’ancora di salvezza di cui avevo disperatamente bisogno.
Comunque, non avrei mai risposto a quel messaggio se avessi saputo che l’aveva inviato Lincoln Daniels, straordinaria superstar dell’hockey.
Ora sta cercando di farmi cadere ai suoi piedi. Dice di essere ossessionato da me.
Vuole che indossi sempre il suo numero… in modo permanente.
La domanda che mi faccio è: è ancora il numero sbagliato, o questo dio dell’hockey può rivelarsi il Principe Azzurro?
Recensione
L’amore non è niente. Si può provare amore per chiunque. Quello che provo per te è dolore. So che una parte della mia cazzo di anima vive fuori dal mio corpo e, ora che l’ho trovata, morirei se mai la perdessi. È questo quello che abbiamo. L’amore è una scialba imitazione per la gente tanto sfortunata da non trovare mai l’anima gemella. Quello che abbiamo è tutto.
Incollats Romantics,
Tenetevi pronts perché questo libro è qualcosa che non vi aspettavate.
Mentre lo stavo leggendo – confesso e a testimoniarlo posso chiamare le mie compari lettrici del blog, con le quali mi sono sfogata – che ero a un passo dal mollarlo e ho dichiarato anche che avrei dato 1 tazza, che equivale a 1 stella. Ma poi c’è stato un evolversi della storia che ha fatto l’effetto “Alessandro Borghese a 4 ristoranti”, ha ribaltato la situazione.
Infatti, il romanzo è quel tipo di libro che non dovete abbandonare né dopo le prime famigerate trenta pagine, e ancora meno dopo il venti per cento, va letto fino alla fine per restare basiti e congelati con la faccia a “Urlo” di Munch.
Ogni volta che provo dolore, le mando luce. Le dico che spero che sia felice, che le voglio bene… e che la perdono.
Monroe, la nostra protagonista, è una ragazza che viene da una situazione pessima, lo scopriamo subito, dalle prime pagine dedicate a lei e al suo POV, con l’antefatto che descrive la ragazza come una che è sempre stata sola, anche quando viveva con la madre, drogata e prostituta, poi quando finisce in affido dopo la morte della donna e – crescendo e diventando bellissima – come preda di tutti i maledetti laidi malintenzionati. Come l’ultimo padre affidatario prima del diploma e dei suoi diciotto anni, dal quale è costretta a scappare e a perdere l’opportunità di diplomarsi prima di ottenere l’indipendenza.
Fugge a Dallas e qui trova riparo in un rifugio per donne maltrattate, si dà da fare per lavorare, terminare gli studi e andare alle lezioni serali dell’Università.
Ma è sempre sola, e troppo bella per non continuare ad attirare marpioni malintenzionati.
Sicché una sera, riceve un messaggio che doveva arrivare a un’altra e… cambia tutto.
Lo stesso vertiginoso e terrificante sollievo che si poteva provare solo quando la tua anima viveva in un’altra persona.
Lincoln è bello, ricco e famoso. Ma è rotto dalla perdita del fratello maggiore e da un pessimo rapporto con i suoi genitori.
È un giocatore di hockey molto bravo, talmente bello da fare spesso anche il modello, talmente famoso da essere assillato non solo dalle puck bunny, ma anche da chiunque voglia un pezzetto di notorietà.
Tuttavia, Monroe è talmente povera e concentrata sul tirare a campare che non ha idea di chi lui sia, lo apprezza prima di sapere chi sia e questo fa scattare in entrambi qualcosa… insomma, una connessione speciale.
Alcuni avrebbero potuto definirlo uno spaventoso comportamento da stalker. Per me era vero amore.
E da qui in poi, Incollats, arriva la parte in cui ci si domanda costantemente se l’autrice ci stia prendendo per il gnulo. Sì, perché succedono delle cose (una in particolare che è uno dei motivi per cui non do il punteggio pieno) assurde e inquietanti. In un costante ossimoro tra grottesco e allucinante.
Lincoln diventa a mano a mano il protagonista tipo del dark romance, prima è il principe azzurro, non è il bello e dannato che viene redento dalla protagonista, anzi. Sembra quasi che l’amore per Monroe sia quello che lo rende dannato. Ed è qui che c’è del geniale.
Però, devo avvertirvi, perché la componente dark romance che lascia passare certi atteggiamenti love bombing, stalking, ossessione ecc. è da prendere e trattare per quello che è, ovvero un romanzo dove i protagonisti si ritroveranno coinvolti in questa loro relazione malata, tossica, inquietante; che eppure funziona ed è un paradosso che farebbe venire una sincope a Roberta Bruzzone (per chi non lo sapesse è una psicologa e criminologa), perché il libro tocca dei comportamenti narcisisti inquietanti e ho paura che non tutto il pubblico possa riuscire a discernere quanto di giusto o sbagliato ci sia in questa storia.
Leggendo si scopre che viene spiegato attraverso le riflessioni personali dei due protagonisti, che non potrebbero essere così perfetti nella loro terrificante patologica storia d’amore. E la citazione all’inizio della recensione è, a mio avviso, paradigmatica per tutto l’andazzo del libro.
Quindi, c’è del genio in questo romanzo, ma con riserva, che non lo fa raggiungere il punteggio massimo perché, appunto, è un libro più che mai destinato a un pubblico più che maturo, consapevole.