Titolo: Eclissi
Autrice: Tiffany Reisz
Stand-alone Autoconclusivo
Editore: Hope edizioni
Genere: Paranormal romance
Sottogeneri e trope: time travel
Pagine: 394 ebook
Prezzo: 4.99€ e-book
Data di uscita: 27 gennaio 2025
Link Amazon: https://www.amazon.it/Eclissi-Tiffany-Reisz-ebook/dp/B0DV1YTNMM/
TRAMA
Faye Barlow è intrappolata in un matrimonio infelice e aggrappata a un passato che non riesce a dimenticare.
Insoddisfatta della sua vita attuale, decide di divorziare e cogliere al volo l’opportunità di tornare al suo primo amore: la fotografia.
Una nuova città e un nuovo progetto di lavoro potrebbero esserle davvero d’aiuto, ma, poco dopo il suo arrivo, Faye inizia a vivere delle esperienze inspiegabili, che riportano a galla ricordi di quel passato di cui non riesce a liberarsi e che sembrano essere collegate a un faro abbandonato.
Spinta dalla curiosità e da qualcosa di intellegibile, cercherà di raggiungere il faro, ma finirà quasi per morire annegata. Al suo risveglio, la realtà che la circonda è completamente cambiata: il faro non è più in rovina, e la persona che l’ha salvata – un uomo che Faye conosceva bene – non può assolutamente essere in vita.
RECENSIONE
Mie care Brioscine,
c’è un trope che negli anni io ho inseguito ancora prima che sapessi avesse un nome ed è il Time Travel. Il viaggio nel tempo per noi più spicciole.
Ed è stato fulmineo il mio amore per questo libro, perché l’autrice Tiffany Reisz è una garanzia di penna originale ed inimitabile, che cambia pelle in maniera sempre inaspettata e geniale, pur rimanendo fedele alla sua scrittura che è vivida, riconoscibilissima e che in un modo o nell’altro strizza l’occhio al mondo ecclesiastico.
Perché il libro inizia con un dolore latente che percepisci dalle prime pagine.
Chiunque avesse detto che era meglio aver conosciuto l’amore e averlo perduto piuttosto che non aver amato affatto, di certo non aveva mai incontrato l’amore e nemmeno l’aveva perso.
Faye la nostra protagonista vegeta sul divano guardando film in bianco e nero, Casablanca soprattutto che si presta bene al suo umore, noir, agrodolce e malinconico.
È sposata la nostra Faye con un uomo che con lei trascina questo matrimonio, perché loro non erano destinati ad essere una coppia.
Hagen le ha dato una stabilità quando tutto il suo baricentro si era inclinato, perché la nostra Faye un amore ce lo aveva e non era Hagen, ma quell’amore, quella persona è’ persa.
Odio questa casa. Sembra una prigione. È tutto fatto di ferro e mi sta trasformando in ferro.
Ed ecco che nel punto in cui ormai i cocci di questo matrimonio non si possono più recuperare, che Faye accetta un lavoro che la porti lontano da quel matrimonio, da quel dolore, da quelle perdite. Un viaggio che sarà ancora più “lontano” di quanto lei pensi.
Perché approdata in quella che chiamano i paesani Bride Island per un servizio fotografico delle coste sente questo richiamo delle onde, del faro, di una cicogna e di un quadro di Pat un artista locale, un prete in pensione.
Ed è così che si ritrova nel 1921, con un corpo che è il suo ma più giovane, ai piedi di un faro, ma con il viso della persona che credeva perduta davanti agli occhi. Will il primo marito di Faye morto nel presente.
“Quando anche verrà il paradiso, l’inferno e il diluvio, ti amerò e mi prenderò cura di te per il resto della tua vita, Faye”.
Solo che non è il suo Will, ma Carrick Morgan guardiano del faro e “padre” di Faith Morgan… ed è qui che il libro tesse una tela quanto mai complicata e cui i fili sono tirati in maniera magistrale. Perché brioscine Tiffany ci spiazza con una trama così accurata che i pezzi combaciano solo leggendo il libro, con una fluidità che però è difficile da spiegare in parole a meno che noi sei la Reisz.
È un canto d’amore, questo libro, è un canto del dolore e della rinascita in qualsiasi epoca
Ma non troverete lo spicy che la Dea di The Original Sinner ci ha abituati ve lo dico a priori, ma quello che c’è arriva come un onda.
Perché solo lei poteva nel difficile compito di raccontare con ironia alcuni passaggi, con sentimento intenso altri, contemporaneamente parlando di ambiente e di movimenti politici in pieno proibizionismo.
Ho amato questo libro. Ho amato la scrittura. Ho amato tutti i personaggi. Padre Pat tu sai perché.
«Te l’avevo detto. Anche gli ex mariti sono persone.»
Ho adorato come il senso di famiglia si allarga al cuore e non al sangue.
«Per la famiglia vale la pena correre grossi rischi. Ed è difficile stare in questo mondo senza averne una. Non siamo fatti per una cosa così, non credi?»
Che dirvi brioscine per me è un libro da corona e strascico. Bello, inteso, forte e un po’ amaro, come il caffè che prendo a colazione, non potrei farne a meno. Straconsigliato.