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Il valore del puro sangue – Silvia Boscono

Oggi sul blog esce la recensione del nuovo romanzo di Silvia Boscono, edito DRI Editore. Pronti a sapere cosa ne pensa Barbara?

 

Titolo: Il valore del puro sangue

Autore: Silvia Boscono

Editore: Dri Editore

Serie: Autoconclusivo

Genere: Regency MM-Historical Romance

Formato: ebook 2.99/ cartaceo 14,99 € circa

Data di pubblicazione: 20 aprile 2021

 

TRAMA

Inghilterra 1820

Un giovane dandy che si gode la vita.
Un duca che non accetta il suo titolo.
Un sentimento proibito ma inarrestabile.

Arthur ama i piaceri della vita e vuole incrementare le sue finanze. L’unico modo è quello di puntare alla dote di Lady Catherine, figlia del Duca di Doncaster che però è venuto a mancare.
Alexander, dopo aver abbandonato il campo di battaglia si ritira dalla vita mondana per allevare i suoi cavalli.
Quando alla tenuta si presenta Arthur per chiedere la mano della sorella, il nuovo Duca rifiuta il suo titolo.
Tra i due però scatta qualcosa.
L’attrazione è palese.
Arthur all’inizio non se ne capacita.
Alexander invece cerca di proteggerlo, di non macchiarlo.
Ma non possono fare a meno di amarsi.
Nessuno potrebbe capire quello che provano l’uno per l’altro.

Riusciranno a vivere il loro sentimento o dovranno reprimerlo a causa dei retaggi della società?

RECENSIONE

Arthur Dayrell, Conte di Saintsbury è un giovane rampollo della società londinese dei primi anni dell’800.

Ha da poco concluso i suoi studi a Cambridge e tra un tavolo da gioco e un amplesso amoroso con la miss di turno, gestisce i beni di famiglia.

Promesso sposo a Lady Catherine Doncaster con l’unico scopo di accrescere le sue finanze, sennonché il Duca Doncaster, muore in un incidente a cavallo e tutto si rimette in gioco.

Senza una proposta coniugale formalizzata, Arthur non può prendere in moglie la sua Lady, è così costretto a partire alla volta di Gloucestershire.

Alexander Bertram è l’erede legittimo del ducato di Doncaster, relegato assieme ai sui cavalli in una tenuta fuori Londra.

Alleva purosangue che rivende ai nobili o destinati alle corse negli ippodromi. La sua conoscenza di questi splendidi animali, gli ha permesso di accumulare nel tempo, una fortuna e una buona rendita per la sua terra.

E’ un uomo con un passato tormentato, un carattere chiuso e imperturbabile, segnato fortemente dalla vita nei campi di battaglia. Non riconosce in lui alcuna superiorità di rango e odia con tutto se stesso la nobiltà britannica a tal punto di rifiutare il suo stesso titolo.

Arthur sarà costretto a recarsi a Gloucestershire per convincere Alexander ad accettare il titolo di Duca di Doncaster e poter finalmente sposare sua sorella, Lady Catherine.

Il giovane dandy, dalle idee intransigenti e conservatrici, non ha fatto i conti con la sconvolgente attrazione che travolgerà entrambi.

Un amore tanto passionale quanto puro che li cambierà per sempre.

Non voglio essere salvo a metà, innamorato a metà, godere a metà. Voglio tutto Alexander. Non voglio avere la possibilità di cambiare idea, voglio essere perduto. Non voglio tornare a Londra e ricominciare la mia solita vita, voglio coinvolgermi totalmente. Voglio non avere più scelta all’amarti.

Questa è una storia d’amore tra un Conte e un Duca, un sentimento che non viene mai dichiarato a gran voce ma che traspare in ogni loro gesto. A quel tempo era inconcepibile, pena l’impiccagione, professare un emozione così forte per qualcuno dello stesso sesso. Li definivano “invertiti”, appellativo sia a quel tempo, che ai giorni nostri, inconcepibile.

Arthur è molto giovane ma ha una caparbietà innata, è grazie a lui che Alexander può ritornare a vivere. Una frase pronunciata dal Duca di Doncaster mi ha colpito molto e, secondo me, ne rivela la natura e il percorso di entrambi: credersi morto e invece scoprirsi ancora vivo è qualcosa per cui vale la pena rischiare.
Rischiare per ritornare a vivere, rischiare per godere della presenza dell’altro, rischiare di aprire nuovamente il proprio cuore o di farlo per la prima volta, rischiare di amare e di essere felici.

Non rimane più nulla del conte di Saintsbury quando sono in queste terre. Non so se mi trascinerete nel baratro con voi, ma ora ho bisogno di perdermi. Non so più chi sono a Londra.

Sono stata attirata da questo romanzo per capire come l’autrice affronta l’argomento della omosessualità in un contesto epocale così chiuso e tradizionale.

In ogni storia romanzata è giusto a volte eccedere con la fantasia, ma è anche bene mantenere un filo logico ed emotivo congruo con la realtà.

L’autrice ha saputo creare una storia assolutamente credibile, non ha stravolto la moralità nobile che vigeva a quel tempo anzi, ha affiancato i protagonisti in modo magistrale.
Lo stile dei romanzi Regency, propongono trame e convenzioni stilistiche ben precise, incentrati principalmente sui comportamenti in società dei protagonisti e sui loro scambi verbali arguti e pungenti. In questo caso Silvia ha saputo inserire dialoghi freschi e d’impatto, un aspetto erotico a tratti divertente ma anche molto passionale, ha incluso anche elementi di mistero e intrighi di convenienza tipici di quegli anni.

Non lasciatevi condizionare dal genere e dal tema M/M perché questo libro è davvero un piccolo gioiellino. Non abbiate paura di non potervi immedesimare nella storia, perchè Arthur e Alexander sapranno come farsi amare e soprattutto….. quest’ultimo, accetterà il titolo di Duca?!

Non vi resta che leggerlo e se vi va, lasciate i vostri commenti qui sotto. Diteci se vi è piaciuto e cosa ne pensate. Siamo curiose!!

 

 

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