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Heartache Duet – Jay McLean

Ava Diaz ha bisogno di essere salvata.

Solo che ancora non lo sa.

Così come non sa nulla del ragazzo al quale si siede accanto durante il suo primo giorno dell’ultimo anno di liceo.

Lui pensa che lei sia una mocciosa.

Lei pensa che lui ne abbia tutto il diritto.

Forse le prime impressioni non sempre restano tali…

Perchè Connor Ledger sta per salvarla.

Solo che lui ancora non sa perchè.

RECENSIONE

Buongiorno cari lettori!

In questa torrida giornata di Luglio, sono qui per parlarvi in anteprima di HEARTACHE AND HOPE e FIRST AND FOREVER, due romanzi che compongono l’HEARTACHE DUET di Jay McLean, usciti rispettivamente il 28 Giugno e il 12 Luglio in lingua inglese.

La McLean è conosciuta anche in Italia, in quanto la Fabbri Editori aveva pubblicato tre dei suoi romanzi, ma purtroppo ad oggi non sappiamo se verrà ripubblicata. Noi ovviamente speriamo di sì!

Ma torniamo a noi e a questa storia che ha prepotentemente preso un posto speciale nel mio cuore. Solo una parola, anzi due: Connor Ledger!

Connor è il protagonista maschile dei romanzi, e lasciate che vi dica che me ne sono innamorata! È un book-boyfriend perfetto, peccato che abbia solo diciassette anni! (Ma l’amore non ha età, e poi è tutta finzione, giusto?)

Connor e Ava sono due adolescenti con un passato (e un presente) abbastanza pesanti, sono due persone molto diverse ma per certi versi anche molto simili… si conoscono a scuola, Connor si è appena trasferito dalla Florida con il padre mentre Ava è sempre stata lì. La scintilla per lui scocca subito, non appena la vede capisce di voler sapere tutto di quella ragazza schiva e dimessa, ma bella da mozzare il fiato.

Ava, invece, crede di non avere tempo per l’amore. Passa le mattinate a scuola e poi di corsa a casa ad occuparsi della madre, veterana di guerra nel corpo dei Marines e rimasta gravemente ferita e con un grave disordine da stress post-traumatico e una lieve amnesia. Ava non sa cosa sia successo di preciso alla madre quando era stata catturata e fatta prigioniera, ma quello che sa per certo è che non la lascerà da sola tra le fredde mura di un ospizio. Soprattutto perchè, economicamente parlando, lei e il fratello Trevor non potrebbero permetterselo.

Ma vale la pena rinunciare a vivere e ad essere un’adolescente come tanti?

Ogni volta che guardo mia madre, mi distrugge. Ogni volta che Trevor entra dalla porta, mi manda in pezzi. Ogni volta che sono con Connor, mi rovina.

Anche Connor, dal canto suo, si porta dietro una brutta esperienza; quando aveva soltanto tre anni, infatti, la madre l’aveva abbandonato in macchina, agganciato al suo seggiolino a giocare con le macchinine di Cars che tanto amava. Connor stava per morire soffocato, se non fosse stato per un passante che l’aveva liberato dopo aver sentito le sue grida. Convivere con la consapevolezza che tua madre non ti voglia, fino ad arrivare al punto di lasciarti morire di stenti, è un boccone davvero amaro per Connor, che quando finalmente riuscirà a stringere amicizia con Ava deciderà di non parlarne e tenere per sè tutto il dolore di quella giornata difficile da dimenticare. Le racconterà di cosa è successo, certo, ma non le dirà di ricordare ogni singolo istante di quel giorno.

A poco a poco i due ragazzi diventeranno sempre più complici, Connor entrerà a far parte della squadra di basket della scuola e Ava a modo suo farà il tifo per lui a ogni partita, pur non potendo essere presente fisicamente. Ah, ve l’ho detto che i due sono anche vicini di casa? Eh già, come se il destino non ci mettesse abbastanza lo zampino, Ava si ritroverà gli occhi blu di Connor praticamente ovunque, ed evitarlo e soprattutto evitare di sentire certe emozioni sarà praticamente impossibile.

“Litighiamo, restiamo a galla, ridiamo e ci innamoriamo. Dio, se ci innamoriamo. Fino a sprofondare sempre di più in queste emozioni pericolose.”

Tra segreti, rotture, cuori infranti, litigate, risate, sms divertenti e piccanti, posso dire che in questo young adult ho trovato tutto ciò che mi fa amare questo genere: il batticuore dei primi veri amori, la trepidazione nell’attesa di un messaggio o una telefonata, l’ansia al pensiero di dover presentare l’altra persona ai tuoi genitori, le lacrime versate quando pensi che non siete destinati a stare insieme, la gelosia che ti attanaglia e ti stringe il cuore in una morsa quando vedi anche solo un’altra persona avvicinarsi a lui/lei.

Ho AMATO alla follia questi romanzi! Alla fine del primo ovviamente si rimarrà con l’amaro in bocca, e molte domande saranno ancora senza risposta, ma nel secondo volume ritroveremo i nostri beniamini a lottare per il loro amore con tutte le forze!

L’amore non è un aggettivo. L’amore è qualcosa che fai. Qualcosa che dimostri. Qualcosa che lavori sodo per poterlo creare. L’amore non è semplicemente qualcosa che esiste perchè lo dici tu. L’amore non è un aggettivo. L’amore è un verbo.

Come avrete capito, tra i due quello che più mi è piaciuto è stato Connor; un ragazzo di sani valori, con un cuore buono, una persona romantica e, in una parola, RARA da trovare. Un ragazzo che nonostante le difficoltà della vita e la sofferenza provata in passato, è stato cresciuto da un padre che teneva al suo futuro e ha lottato per fare in modo che raggiungesse il suo sogno di diventare un giocatore professionista.

Ava, dal canto suo, non mi è dispiaciuta assolutamente e per certi versi l’ho compresa… ma c’è da dire che, in alcuni frangenti, l’avrei presa a schiaffi, anche se ho cercato sempre di mettermi nei suoi panni.

In questa storia bellissima anche i personaggi secondari sono stati degni di essere ricordati: Trevor e la madre di Ava, che grazie a Connor a un certo punto ritroverà la voglia di vivere e lottare per i suoi figli e la sua salute, il padre di Connor che farà un’importante rivelazione, Rhys e Karen, amici di Ava e Connor che hanno reso alcune parti dei libri parecchio divertenti, fino all’odiatissimo Peter Parker (esatto, si chiama come Spiderman), amico di Trevor ma che fin dall’inizio non mi è andato giù (e avevo ragione).

Insomma, anche stavolta la McLean non mi ha deluso, mi ha riportata indietro di un bel po’ di anni e fatto rivivere la mia adolescenza che, seppur meno travagliata, è stata indimenticabile. Il tutto narrato da entrambi i POV, in modo da poter entrare appieno nella testa e nel cuore dei due protagonisti e capire le loro emozioni fino in fondo.

Due letture consigliatissime a tutte le amanti del genere, e non solo. Se siete delle romanticone e amate le storie in cui un po’ si soffre (senza strafare ovviamente), non potete non leggere questo duetto!

L’amore puro tra Ava e Connor vi entrerà nel cuore, e da lì non se ne andrà. Perchè è raro al giorno d’oggi trovare due ragazzi di diciassette anni che si amano così profondamente, che progettano da subito un futuro insieme, che fanno di tutto pur di includere l’altro nei propri sogni.

Tu sei abbastanza. Mi alzo ogni singolo giorno non vedendo l’ora di passare quelle poche ore con te, quei pochi minuti in cui ti vedo ridere e ascolto la tua voce e ti sento accanto a me. Anche nei giorni in cui il nostro tempo è limitato, solo sapere che tu sei lì ed esisti è sufficiente. E anche se dovrò passare il resto della mia vita a chiedermi come sarebbe baciarti anche solo una volta… questi momenti con te… valgono più di qualsiasi cosa. TU vali più di qualsiasi cosa.

La madre di Ava diceva sempre: “Quando il mondo raggiunge il suo punto più buio, è allora che appare la magia”… e quella magia la troverete tutta nel cuore di Connor e Ava!

“Ci siamo innamorati sulle rive di un lago circondati da ideali avventati e le nostre vite a quel tempo non c’avevano concesso abbastanza grazia da permetterci di vivere quell’amore. Lei se n’era andata, e io ero rimasto, e ogni giorno in cui io e te siamo stati migliori amici, ho lavorato per riportarla indietro. Lei è stata il mio primo tutto, e voglio- anzi no, ho bisogno- che sia anche il mio ultimo tutto. Ho bisogno che lei sia accanto a me quando tutto ciò sarà finito, perchè lei è la mia partita finale, Austin. Il mio per sempre.”

Buona lettura,
Elisa

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