
Dopo una guerra nucleare senza precedenti, la popolazione degli Stati Uniti è decimata. Un piccolo gruppo di sopravvissuti entra in conflitto per decidere quale famiglia andrà al governo del nuovo mondo. Il clan dei Westfall perde lo scontro con quello dei Lattimer.
Passano cinquant’anni e la comunità è ancora in pace, ma il prezzo è alto: ogni anno un rito assicura l’equilibrio forzato tra le famiglie e così una delle figlie dei perdenti deve andare in sposa a uno dei figli di quella vincente.
Quest’anno, è il mio turno.
Il mio nome è Ivy Westfall, e la mia missione è semplice: uccidere il figlio del capo dei Lattimer, Bishop, il mio promesso sposo, e restituire il potere alla mia famiglia.
Ma Bishop sembra molto scaltro oppure non è il ragazzo spietato e senza cuore che mi avevano detto. Sembra anche essere l’unica persona in questo mondo che veramente mi capisce, ma non posso sottrarmi al destino, io sono l’unica che può riportare i Westfall al potere.
E perché questo accada, Bishop deve morire per mano mia…
Il mio nome è Ivy Westfall, e la mia missione è semplice: uccidere il mio promesso sposo.

Lo ammetto in questi giorni di quarantena ho deciso di cimentarmi con un libro un pochino catastrofico come si evince dalla trama, ma giusto per tirarmi su di morale!!!!
Oggi miei piccoli lettori e mie piccole lettrici siamo qui riuniti davanti ad un distopico romance un pochino datato essendo uscito qualche anno fa, ma che probabilmente mi era sfuggito. Per fortuna ho beccato il consiglio di lettura sulla pagina di Leggere Distopico e mi sono così ricordata di averlo nella mia cartella ebook da recuperare.
Iniziamo subito col dire che dalle prime pagine del romanzo sono stata catapultata in un mondo fuori dal comune. Ci sono elementi che riportano un po’ agli altri distopici tipo The Hunger Games o ancora a Divergent, ma l’autrice ha apportato dei tocchi che rendono questa lettura unica e indimenticabile.
La narrazione parte veloce, non hai tempi morti e ti trasporta già da subito nel vivo di quello che è la storia principale. Sembra di essere in un film dove la protagonista ci guida passo passo.
Ivy, ragazza di 16 anni, è già una donna e sa bene qual è il suo ruolo nella vita e la sua missione. Allo stesso tempo però, qualcosa sotto la superficie della sua personalità è in attesa di esplodere. Ha un’anima intensa, curiosa, giusta e indomabile. Una protagonista femminile che di fegato ne ha in quantità industriali, 10 punti per le donne! SIIIII!
Bishop, invece, è il nostro protagonista maschile. Lui sembra essere l’opposto. Ivy la paragonerei ad un vulcano in eruzione, lui più ad uno tsunami. L’acqua appare sempre calma prima di scagliarsi con tutta la sua potenza.
“Cosa intendi?” “Quella sera che abbiamo giocato ad obbligo o verità hai detto che dopo un po’ hai smesso di cercare di guadagnarti l’affetto di tua madre. Perchè non ti sei arreso anche con me?”
“Lo sai perchè. Perchè ti amo Ivy. Arrendermi con te non è un’opzione che prendo in considerazione.”
Il mondo straziato e devastato dalla guerra descritto dall’autrice mi ha affascinato tantissimo e questa realtà così diversa dalla nostra, ma comunque sempre legata ad essa, mi è piaciuta da impazzire. È come se l’autrice avesse la capacità di descrivere un mondo inventato, ma rendendolo concreto come fosse una possibilità nella quale potremmo trovarci. Non c’è stato un passaggio, un dialogo, un personaggio che mi sia sembrato scontato o precedentemente sentito. Tutto trova una giusta collocazione. Il che ammettiamolo per chi si occupa di scrivere e, in particolare, di romanzi distopici è un’ardua sfida. Ci sono libri che sembrano precise copie di altri.
Non vedo l’ora di leggere il seguito che ovviamente è già nelle mie piccole manine!
A presto
Mik
