
Il mondo di Mya sta crollando. Dopo una serie di terremoti, alcuni animali letali, dagli ardenti occhi rossi, iniziano ad attaccare le persone e a diffondere un’epidemia, capace di creare una specie di zombie.
Mya tenta di tornare a casa sua, ma sentirsi al sicuro è oramai un ricordo e, quando una creatura diversa dalle altre attacca le persone che la stanno aiutando a raggiungere Oklahoma City, la ragazza capisce che non rivedrà mai la luce di un nuovo giorno.
Nonostante i suoi inquietanti occhi gialli e i denti affilatissimi, la creatura dalla pelle grigia è molto più intelligente e simile a un umano di come non sia apparsa all’inizio. Lui è intenzionato a tenere Mya al suo fianco e a proteggerla dai pericoli di quel nuovo mondo. Quando il percorso che la creatura intraprende inizia a condurre Mya lontano da casa, lei dovrà scegliere tra l’incolumità e la sua famiglia.

Buon giorno e ben trovati sul nostro angolo di paradiso!
Oggi mi lancerò nella recensione di un nuovo libro che esce proprio oggi.
Quando ci hanno proposto il romanzo ed ho letto la trama ho sentito che doveva essere mio. Così dopo una serie di apprezzatissimi libri off-topic sono rientrata nei ranghi dei miei generi preferiti.
In realtà questo ancora non lo riesco a classificare per bene. Abbiamo una spolverata di distopico, un pizzico di paranormal, un cucchiaino di apocalittico e una bella manciata a sentimento di romance.
Il romanzo parte senza indugiare troppo. Già dalle prime pagine ci ritroviamo catapultati nel vivo della storia.
Mya, protagonista indiscussa, è al college nella sua stanza mentre ascolta le notizie al telegiornale. Il mondo è totalmente in subbuglio. Terremoti continui e di intensità crescente stanno facendo perdere i contatti con alcune delle più grandi nazioni.
La cosa più inquietante è che le comunicazioni si interrompono anche quando cominciano ad apparire grossi cani e persone infette. Infette da cosa? Ma a causa dei terremoti sono apparsi solo loro o anche qualche grosso demone dalla pelle grigia e dalle orecchie a punta?
Perché proprio mentre Mya cerca di scappare per raggiungere la sua famiglia e salvarsi appare lui. Drav. Grosso, grigio e fisicato. Un demone, nonché co-protagonista di questo romanzo.
Qui cari miei mi trovo in difficoltà, continuare a parlare della storia mi porterebbe inevitabilmente a fare grossi spoiler! E ovviamente noi non lo vogliamo.
Un libro va assaporato fino in fondo. Una cosa però la posso dire. L’ho amato. Ammetto che nelle prime pagine la sensazione che ho avuto è stata quella di essermi persa qualche passaggio.
Il romanzo, come già ho accennato, parte senza troppi giri di parole, infatti, non ci sono premesse o tempi morti. Cosa che però si è rivelata essere vincente man mano che proseguivo nella lettura.
L’autrice ha uno stile inconfondibile. Chiara, concisa e bravissima, a mio parere, a mettere il lettore in empatia con tutti i personaggi e a catapultarli in una realtà quasi catastrofica. Perché il mondo è sotto attacco.
La figura di Mya è una figura femminile forte, decisa e in grado di gestire la difficile situazione che si trova dinanzi. Durante la lettura il suo punto di vista, le sue sensazioni diventavano le mie.
Il suo primo istinto è quello di sopravvivere, ma cosa succede quando incontri un essere completamente diverso da te che ti fa sentire al sicuro nonostante sia lui e la sua specie il problema principale della situazione nella quale versi?
Drav d’altro canto l’ho trovato incredibilmente misterioso e intrigante. All’inizio sembra un po’ un cucciolotto smarrito che non capisce cosa si trova di fronte, nel corso degli eventi arriviamo a capirne anche il motivo. Dal mondo dal quale proviene non esistono donne. O per citare in maniera libera le parole dell’autrice non esistono esseri senza pene e con le tette. Anche qui assistiamo ad una evoluzione di questo personaggio. Da sperso e curioso, impara in fretta sia la lingua che le usanze degli esseri umani. Una combo eccezionale.
Due personaggi che si intersecano tra loro e che hanno un’alchimia fuori dagli schemi.
Che dire di più? L’unica nota dolente è che devo ancora aspettare trepidamente per leggere il seguito, ma non vedo l’ora di farlo mio.
Quando ho scoperto che era una saga la mia reazione è stata quella di un audio di versi inquietanti, ma l’attesa ne vale la pena. Questo genere non è così facile da riportare su carta. Ce ne sono talmente tanti ormai, da avere sempre la sensazione di qualcosa di già letto o visto. In questo caso non ho mai pensato una cosa così.
L’autrice per me è riuscita a creare un universo o realtà alternativa da dieci e lode. Non ha mai peccato in mancanza di originalità e ho amato ogni singola battuta. Speriamo di leggerci presto per la recensione del secondo volume. Cinque cuoricini per questo Demone Ardente.
A presto
Mik.
