
“Briggs, ricordi quando in Germania ti dissi che non potevamo parlarci una volta che le nostre strade si fossero divise? È stato il giorno in cui ti ho spezzato il cuore. Quello che non sapevi, era che stavo spezzando anche il mio. Credevo che mi sarebbero bastati: mio marito e mio figlio. Che sarei tornata a casa, e tutto sarebbe tornato com’era… Prima della guerra.
Prima dell’imboscata. Prima di te. Ma non importa quanto ci provi, non riesco a cancellare il trauma che abbiamo condiviso. Non riesco a dimenticare il modo in cui il mio cuore batteva a tempo con il tuo. La verità è che sono persa senza di te. Quando ci hanno tirato fuori da quel buco nel terreno, pensavo che l’incubo fosse finito, ma nulla poteva prepararmi alla guerra che avrei affrontato a casa. So che è da egoisti chiedertelo, ma, ti prego, devo vederti un’ultima volta… Con tutto il mio amore, Scottie”.

Sono stata fin da subito colpita dalla trama di questo romanzo; abbiamo una storia che parla di un tema abbastanza forte: LA GUERRA.
Ci sono in giro diversi romanzi riguardante questo tema, ma nessuno è come questo. I protagonisti sono tre e i pov si alternano tra Gavin, Katy e Briggs.
Katy è una donna di ventisei anni sposata con un militare, il capitano. Insieme hanno un figlio che Kate ha avuto alla giovane età di diciannove anni, quando ha incontrato lo sguardo del suo capitano ed è stato amore a prima vista. Così, si sono costruiti la loro famiglia, la loro casa e la loro routine, anche se routine non è un termine da accomunare alle persone che intraprendono la carriera militare. Katy decide di partire per una missione umanitaria in Iraq, anche se con il cuore pesante lascia il marito e il piccolo ometto, per portare il suo supporto in una zona molto soggetta e colpita dalla guerra.
«Solo torna da me sana e salva e tutta d’un pezzo, Katy»
«Ti fidi di me?» sussurro.
«Sempre.»
«Mi ami ancora?»
«Senza eccezione.»
Quello che leggiamo all’inizio è una famiglia che si ama e che non vede l’ora di riabbracciarsi, ma le cose iniziano a cambiare quando Katy incontra alla base militare il sergente Briggs. Un uomo della sua stessa età, senza peli sulla lingua, audace, bello e con un certo fascino che smuove qualcosa dentro Katy, nonostante abbia il suo Gavin pieno d’amore pronto ad aspettarla a casa.
Ma fin quando si flirta solo per lo scopo di passare la giornata va bene, in fondo cosa può succedere, no? A ogni donna piace avere le attenzioni di un bel ragazzo. Questo sarebbe stato il piano di Katy; flirtare senza però spingersi oltre, fino a quando succede qualcosa di atroce che porta lei e Briggs ad essere l’uno l’ancora dell’altra. Entrambi non sopravvivono senza l’altro, perché tutto quello che succede ad uno paradossalmente è il dolore dell’altro, distanti non funzionano, vicini sono perfetti. E Gavin?
Dipendiamo l’uno dall’altra per darci forza, e non sono mai stata tanto in sintonia con gli stati d’animo di un’altra persona in tutta la mia vita… nemmeno con Gavin.
Gavin è alla disperata ricerca di sua moglie, non dorme la notte, ma durante il giorno deve essere forte per prendersi cura di suo figlio. Un uomo spezzato dall’atrocità degli eventi. Ma tutto sembra andare per il verso giusto quando Katy ritorna a casa. Katy però non è più la donna che era prima di partire, è un’altra persona e Gavin non sa più come farla tornare indietro.
Posso dirvi che ho amato questa storia, ma ho anche odiato tutte le dinamiche che ci sono. Ho odiato Katy quando si è allontanata da suo marito, ho odiato Briggs, perché non ha saputo prendere fin da subito di petto la situazione, l’unico che ho amato è stato Gavin e alla fine ne ho avuto la conferma. Un uomo innamorato farebbe di tutto per la donna a cui ha ceduto il proprio cuore, anche se ciò significa lasciarla libera. L’amore rimane, non finisce, si trasforma solo in qualcosa di diverso: in rispetto. Rispetto per un amore che ci è appartenuto, ma che non possiamo continuare a consumare fino a farlo morire.
Ma c’è una cosa che sono in grado di fare senza sforzi, ed è la mia capacità di amare. E nell’amore, c’è molta guarigione.
Buona lettura,
Monica.
