
Riverside, Regno Unito. Le quattro e mezzo di un pomeriggio qualunque. Una scuola abbandonata e cadente alla fine di Silverbell Street. Come la venticinquenne Amabel scoprirà presto, non si tratta di un edificio qualunque: al suo interno, i banchi sono ancora al loro posto e si respira, nell’aria, polvere di gesso. Tutti gli orologi, da quello al di sopra del portone d’ingresso sino al pendolo del salone, sono fermi alle nove e diciannove di chissà quale giorno di chissà quale anno.
Cosa è accaduto nella vecchia scuola? Quale evento è stato così sconvolgente da fermare il tempo all’interno di quelle mura? E soprattutto, chi è quel ragazzo in divisa scolastica che si presenta agli occhi di Amabel affermando di frequentare la scuola, benché quest’ultima non sia più in funzione da anni? Tra passato e presente, Bianca Rita Cataldi ci guida in un mondo in cui gli eventi possono modificare lo scorrere del tempo, dimostrandoci che ognuno di noi ha un proprio universo parallelo col quale, un giorno o l’altro, dovrà scendere a patti.

Siiiiii vacanze!!!! Per me significa bordo mare e tanti libri da recuperare. Tra questi ho messo le grinfie su una trilogia un po’ datata di Bianca Rita Cataldi. Su amazon trovate il volume unico che racchiude tutti e tra i libri della saga di cui la copertina è tipo SPETTACOLARE. Non sono solita commentare anche le copertine, ma questa mi è piaciuta particolarmente…magari chiedo a Mary di allegare diapositiva dimostrativa!!
Dato che siamo persone precise mi sembra doveroso cercare di catalogare questo romanzo, ma ahimè non è per niente facile. Presenta delle pennellate fantasy, un pizzico di horror, un mezzo cucchiaino di paranormale e un leggero profumo di romance, che per mio sommo dispiacere più di tanto non si è manifestato.
La protagonista è Amabel, una ragazza di venticinque anni che vive con la sorella e la nipotina, di cui è follemente innamorata. Un pomeriggio invece di imboccare la solita strada per tornare a casa (già stavo lì che urlavo “ma che faiiiiii scappa!”), ne prende un’altra (il mio consiglio di sopravvivenza è stato ampiamente ignorato), una via che non ha mai percorso e che la conduce a una scuola abbandonata. Ed è qui che comincia il tutto!
Strani incubi, case di bambole (no tranquille la bambola assassina è ancora un film e basta), una vita parallela dove lei non è chi credeva di essere…altro protagonista della storia è Damian, un ragazzo appena sedicenne che fa parte della vita alternativa della protagonista. Come non innamorarsi di un cucciolo così? Eh appunto.
Un personaggio che mi è piaciuto da subito e per il quale ho provato una forte empatia. Diciamo che questo connubio tra i personaggi principali è l’unica critica che riesco a muovere nei confronti dell’autrice.
La differenza di età dei personaggi secondo me ha comportato una sorta di pregiudizio e poca profondità nell’analizzare ed esplorare la relazione tra i due.
A parte questo che non posso descrivere in maniera più dettagliata senza creare allarmi spoiler…era un po’ che non mi capitava di divorare una trilogia con così tanto entusiasmo.
Lo stile dell’autrice è lineare ed accattivante, riesce perfettamente ad entrare in sintonia con il lettore coinvolgendolo in ogni passo, scoperta e colpo di scena del romanzo. Non cade mai nello scontato né nel temuto “questa l’ho già sentita”.
Questa storia mi ha letteralmente rapita, tanto da farmi sentire sola una volta chiusa l’ultima pagina. Cinque cuoricini meritati!!!!
A presto con nuove letture
Mik una lettrice al mare!

Una risposta