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Remember me when – Brooke Blaine

Ed eccoci con Barbara e la seconda parte del duetto di Brooke Blaine!!!!

TITOLO: Remember me when

AUTRICE: Brooke Blaine

EDITORE: Triskell Edizioni

SERIE: The Unforgettable Duet Vol. 2

GENERE: MM romance, contemporary romance

PAGINE: 152

USCITA: 21 Luglio 2022

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TRAMA

osa si fa quando il destino si abbatte per la seconda volta? Quando cancella dalla memoria una storia d’amore? O ci si arrende… o lo si sfida riaccendendo il sentimento perduto.

Il mio peggiore incubo e la tua più grande paura sono diventati realtà.
Non ti ricordi di me.
Non ti ricordi dell’incidente o delle settimane successive.
Non ti ricordi del mio letto come il tuo posto sicuro, o di quando, contro ogni previsione, ti sei innamorato di me.
Mi ricordi solo come il conoscente che incontravi prendendo il caffè alla mattina.
Tre bustine di zucchero, due dosi di panna.

Forse adesso non sarò altro che un conoscente.
Forse sarò in grado di reggere il dolore e la perdita, se significano la tua felicità.
A meno che…
A meno che tu ti ricordi di me.

RECENSIONE

Vi ricordate come li avevamo lasciati? Una cosa del tipo: “Scusa ma ci siamo già visti?!”

Una finale che non poteva che nascere dalla penna di Brooke Blaine, la regina dei cliffhanger ma che nonostante questo io adoro!

Remember me when è il secondo romanzo del duetto The Unforgettable edito da Triskell Edizioni. Arrivati all’uscita del secondo vi consiglio l’acquisto di entrambi, primo perché ogni volume non arriva alle 200 pagine, secondo perché il finale del primo è da “Nooooooooooooo” e terzo perché Ollie e Reid vanno assolutamente letti e vissuti!

Ollie si conferma un uomo davvero unico con un incomparabile empatia verso il prossimo, nonostante Reid non ricordi più nulla di ciò che erano, nonostante quel dolore pungente proprio in mezzo al petto, quel dolore che ti fa cedere le ginocchia e per cui oltre non vedi che un futuro offuscato, decide di accettare con rispetto la sua lontananza sia mentale che fisica.

Da lettrice questo mi ha fatto molto male, ho intravisto un Ollie remissivo sapendo della portata dei suoi sentimenti, ma anche un Ollie maturo, consapevole di non poter intercedere con il destino che fa quel “pazzo” che gli pare!

Pensai che persino se Reid non avesse mai recuperato la memoria, persino se non mi avesse mai più guardato con desiderio o qualcosa di più, forse, forse, quel momento sarebbe stato sufficiente. Non ero sicuro di come il cuore avrebbe preso quella decisione, ma adesso era la testa a comandare, e diceva che dovevo stringere i denti ed essere grato. Reid era lì, era vivo e aveva scelto di passare la serata con me. Era una vittoria. La vita aveva modi bizzarri di chiudere il cerchio, no?

Entrare in sala operatoria con il timore di uscirne senza memoria è ciò che fa più paura a Reid, una paura da cui ne deriva poi una certezza.
Il viaggio che percorre Reid non è veloce ma rispecchia la classica frase medica: un passo alla volta. Ed è proprio così che riscopre il sapore dell’amicizia, della famiglia e anche dell’amore.

Un passo per ritornare a casa dalla sua famiglia, un passo per accettare di essere ancora in piedi ma incompleto, un passo verso la consapevolezza di dover lottare per qualcosa che però ancora non conosce ma sa che era qualcosa di potente.

Avevo bisogno di averlo intorno, e quella rivelazione avrebbe dovuto schiacciarmi come un masso, invece fu… liberatoria. Innamorarmi di nuovo di lui era stato così naturale che non mi ero neanche reso conto che stesse succedendo, e in qualche modo sapevo che persino se non avessi mai ricordato i nostri momenti insieme di prima, in quel tempo e luogo sarei comunque giunto a quella conclusione.

Un cammino che si snoda tra curve dolci e dove alla fine il panorama è uno dei più belli mai visti

Ollie e Reid sono il mio panorama e la loro storia il viaggio che mi ha fatto arrivare fino in vetta.
Nonostante le tematiche siano di una certa importanza, parliamo di un incidente quasi mortale, di un’operazione al cervello, della perdita di memoria e di un amore in bilico, in tutto questo l’autrice riesce ad esprimersi in modo semplice senza ulteriori drammi e senza enfatizzare quelli già presenti, lo fa in modo dolce e quasi materno.

Anche per questo volume l’alone di malinconia per me persiste ma la considero comunque un’emozione positiva che Brooke Blaine riesce a trasmettere.

«Ho promesso che ti avrei trovato al mio risveglio. Magari non è successo subito, ma adesso sono sveglio, Ollie. Sono sveglio e ti vedo. Vedo noi.»

Barbara

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