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L’eletta – Tina Fancy

Fermi tutti!
Non è permesso uscire da questa pagina senza prima aver letto la recensione della nostra ELLA!

Ha letto per noi L’ELETTA di Tina Fancy! Come sempre ci stupisce perchè riesca ad incastrare scadenze e collaborazioni come nessuna, e come sempre, ciò che scrive è fantastico!

TITOLO: L’Eletta

AUTRICE: Tina Fancy

SECONDA EDIZIONE: Maggio 2023 – Selfpublishing

GENERE: Romanzo erotico/di formazione

TROPOE: found family/angst/lgbt+/forbidden/age gap

MODALITÀ NARRATIVA: Terza persona, narratore onnisciente

PREZZO: E-book 0,99/cartaceo da definire/Kindle Unlimited

EDITING: Stefany Carella

COVER E IMPAGINAZIONE: Crystal Graphics

TRAMA

1955, West Virginia. Emily Wallace, una giovane orfana, viene “reclutata” dalla direttrice di Sanderton per intraprendere un percorso di formazione all’interno del prestigioso collegio. Un’occasione imperdibile, soprattutto per una ragazza senza mezzi, per poter finalmente aspirare a una vita migliore, quella che avrebbe potuto avere se il destino non si fosse messo di mezzo, togliendole entrambi i genitori in tenera età. Eppure, una volta giunta nella struttura, scopre che non è tutto oro quello che luccica: le stanze austere, le aule perfettamente pulite, le numerose attività sportive offerte, l’immensa biblioteca sono solo una delle facce della medaglia. Perché il collegio Sanderton e chi lo gestisce nascondono un terribile segreto… se solo le camere dei piani più alti potessero parlare.
L’Eletta. Perché ogni cosa ha un prezzo e, a volte, questo prezzo è davvero molto, molto alto.

La serie “I super atleti di Solomon” è composta:
1- Mai più in disparte
2-Un cestista da record
3-Al tappeto

“Ho trovato l’amore dove credevo che avrei avuto paura… ho tremato dal terrore quando, invece, credevo che sarei stata amata! Ora non credo più a nulla, perciò posso credere a tutto… anche a noi.”

RECENSIONE

“La notte precedente era morta una parte di lei, delle sue certezze e del suo carattere forte e indipendente.”

Ebbene, Incollats-Romantici, oggi vi propongo una rilettura, perché il romanzo di Tina Fancy è una riedizione e io ne avevo letto la vecchia versione.

Sono felicemente soddisfatta ma non sorpresa, perché rammentavo alcuni particolari della vecchia versione che Tina ha aggiustato, rifinito, perfezionato. Non sono sorpresa perché sapevo che lei è un’autrice che si mette sempre in gioco, puntando al top.

“…cercando a tutti i costi il lieto fine che ha sempre desiderato…”

Giusto di recente stavo parlando con la mia anima gemella, barra, spacciatrice segreta di libri belli, della differenza tra un libro scritto per vendere e uno scritto per comunicare e mi sono permessa di elaborare una mia personalissima teoria (fermi, non ho scoperto l’acqua in mare…). Questa teoria dice che un bel libro viene da quattro elementi: esigenza creativa, esperienza creativa, conoscenza comunicativa ed esigenza comunicativa.

Se manca uno dei quattro, il libro è come un tavolo con una gamba in meno o più corta e traballa. Per farla breve, bisogna avere qualcosa da dire e dirlo bene, prima di tutto perché dentro l’autore c’è un messaggio, non sempre palesemente esplicito, ma voluto, fortissimamente, e con una necessità di uscire fuori per dare qualcosa agli altri. La logica del dono non è solo un concetto di alcuni culti, ma è l’essenza della produzione artistica di qualunque genere, che sia arte visiva, musica, danza o tutto quello che ruota attorno alle parole. Siete ancora svegl*?

Per me, già lo dissi l’anno scorso, questo libro di Tina Fancy incarna quello che ho detto sopra e lo fa in due modi. Per l’autrice stessa che l’ha scritto e nella storia di Emily, la sua protagonista.

“Devozione era anche il sentimento che provava per quella giovane donna, che era stata in grado di riempire un vuoto che nemmeno lui aveva saputo di avere.”

Non è un caso che io abbia messo nella scheda nella sezione “genere” la dicitura “romance di formazione”, perché più di tutti i trope questo libro è un viaggio, quello della bellissima Emily, un’orfana alla ricerca prima di sé stessa, poi della famiglia e dell’amore. Emily attraverserà varie fasi in cui ha l’amore senza vederlo né capirlo, sogna l’amore e lo riveste di poesie di Keats, viene sovrastata dalla lussuria e attraverso questa pensa di aver trovato l’amore, le viene imposto l’amore anche quello di una famiglia e, alla fine, troverà il suo equilibrio ritrovando quello che all’inizio non aveva saputo vedere.

“Per lui, quella di innamorarsi per la prima volta. Per lei, quella di ammettere con sé stessa di aver trovato l’amore nel più profondo peccato.”

I personaggi del romanzo hanno tutti un ruolo speciale attorno a quest’amore e alla protagonista Emily, bellissima e inconsapevole di quanto questo suo essere sia deleterio per chi viene stregato da tanta bellezza. Se poi c’è una perfida quanto disperata maitresse, direttrice, o come potremmo definire Clarisse, che la plasma per i suoi scopi, allora Emily da pericolo inconsapevole diventerà arma di distruzione di cuori.

Da spugna assorbi situazioni, Emily diventerà sempre più consapevole di sé stessa, dei suoi bisogni e dei suoi sentimenti. Ma dovrà viaggiare per una strada impervia che non riuscirà a gestire da sola, ma che qualcuno che la ama davvero l’aiuterà a percorrere.

“Il mio è un amore a senso unico, un amore perverso, sbagliato! Non ha futuro… perciò, se non posso averla io, le auguro di essere felice con qualcun altro.”

Non posso né voglio fare spoiler, però vi dirò che è un libro non adatto a tutti, non solo per i contenuti e le scene esplicite, ma perché, come dicevo all’inizio, è un libro che nasce dalle esigenze ed esperienze creative e comunicative, quindi, non è un romanzo “da Booktok” o “da Wattpad”, senza voler nulla togliere a questi, ma spesso, lo sappiamo, i social network dettano legge sull’arte e tendono ad appiattirla, ad uniformarla ad un unico format, se si sgarra da questa ricetta, si è fuori, e secondo me questo penalizza molto, perché noi lettori ci perdiamo dei viaggi bellissimi scritti bene, anche se non in prima persona, al presente e col doppio POV. Viaggi più elaborati, ma altrettanto belli, anzi, più raffinati e coinvolgenti. Viaggi come quello di Emily.

Notte, notte, Mel…”

“Notte, notte, Mil… fai sogni d’oro!”

Rileggere questo romanzo mi ha dato molto, per questo lo consiglio anche a voi.

Ella

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