Search
Search

Crashed Ice – Lorella Diamante

Review Party del romanzo “Crashed Ice” dell’autrice Lorella Diamante disponibile da ieri 25 Magio grazie alla Dri Editore.

Titolo: Crashed Ice

Autore: Lorella Diamante

Editore: Dri Editore

Serie: Autoconclusivo

Genere:  Sport Romance

Formato: Digitale e cartaceo

Data di uscita: 25 maggio 2021

 

 

  TRAMA

Sono la stella più luminosa dell’hockey americano, ma il mio mondo è in frantumi.
Sono stato allontanato dalla squadra a causa di un pugno in faccia al mio calpitano.
Non sono pentito.
Adesso però devo riprendermi la carriera.
E in tutto questo casino due occhi sinceri e pieni di mistero si insinuano nella mia vita come lame sul ghiaccio.
Io rincorro il mio futuro.
Lei scappa dal suo passato.
Mi chiamo Ian Newell e questa è la mia vittoria.

RECENSIONE

Buongiorno ragasssssse, finalmente vi parlo di Crashed Ice, sport romance di Lorella Diamante.
Ho un debole per questo genere di romance, mi piace molto la dedizione per lo sport in generale, nei libri però posso carpire le dinamiche sul campo di gioco, specie football americano, la passione e il sacrificio di ogni atleta il tutto in chiave romance, che a noi piace un sacco!

Ian Newell è la star più acclamata dell’hockey americano costretto a cambiare squadra per aver dato un pugno sul naso al suo capitano nonché migliore amico. Nonostante l’onda mediatica in cui si trova coinvolto e il legame apparentemente sentimentale che lo lega a Rachel, vola in Canada dalla sua nuova squadra.
Deciso a lasciarsi alle spalle il vecchio Ian, lo specialista delle bravate notturne e di atteggiamenti antisportivi, si rifugia a Toronto. L’ingresso in una nuova squadra non è mai semplice, specie se questa in particolare è a corto di vittorie ormai da tempo, da aggiungersi anche, la risolutezza di Ian nel non dare risposte agli eventi accaduti a Pittsburgh.
E’ proprio al Rollerblade, locale di incontro e svago della squadra, dove Ian incontra Helena.
Da due anni Helena lavora come cameriera e serve ai tavoli su pattini a rotelle, le sue colleghe sono le uniche persone a cui concede qualcosa di se, non vuole avere altri legami, al di fuori della sua famiglia, Sam e Nina…. fino a quando i suoi occhi non si perdono in quelli di Ian.
Helena ha il fascino di una donna e le espressioni semplici dei bambini, una contraddizione a cui Ian non riesce a resistere. Lui è un uomo segnato fin dalla sua infanzia dall’assenza e dal rifiuto del ruolo da parte dei suoi genitori. L’hockey è la sua strada, la sua famiglia mentre Helena potrebbe essere il suo futuro ma le loro vite sembrano percorrere due binari differenti, catapultati entrambi in una dimensione fatta di mistero e dolore.

I nuovi inizi sono spesso mascherati da finali dolorosi – Lao Tzu

L’autrice ci apre alla lettura con queste parole, non è facile da interpretare ed è necessario arrivare alla fine della loro storia per coglierne il reale significato e soprattutto senza che io vi spoileri nulla :D.
Il dolore che prova Helena e semplicemente troppo per poterlo gestire e fa di tutto per intorpidirlo senza rendersi conto che involontariamente offusca anche la possibilità di essere felice. L’arrivo di Ian nella sua vita è la forza vitale di cui lei ha attinto per tornare a vivere. E’ un atto reciproco, entrambi hanno bisogno l’uno dell’altra con la consapevolezza che possono rivivere il dolore ma affrontare comunque il futuro sotto una nuova luce.

«Sono un gran casino, credimi. La mia testa a volte non gira come dovrebbe girare. Ho sbagliato talmente tante volte, anche in pista, e non mi riferisco a un goal. In passato credo di aver vinto perché ho avuto tanta fortuna e grandi doti fisiche, ma serve qualcosa in più per vincere davvero, per diventare qualcuno da ricordare. Ora so cosa mi mancasse.»
«E cos’era?»
«Qualcuno come te al mio fianco che mi riporti al centro, in equilibrio.»

 

Ho avuto la fortuna di leggere diversi romanzi di Lorella Diamante e sono sempre un crescendo di emozioni. Ogni sua storia affronta temi particolari e toccanti da far scappare la lacrima, ma ne vale davvero la pena perdersi nei suoi racconti.
La sua scrittura è estremamente fluida sia nelle parti raccontate che nei discorsi diretti. I personaggi sono ben caratterizzati così come l’ambientazione, non stiamo parlando di descrizioni su come è fatto un mobile Ikea ma un vero e proprio percorso che l’autrice ci porta per tutto il libro. E’ una storia che si prende il suo tempo per arrivare al cuore.

Barbara

 

 

 

Total
0
Shares

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

You May Also Like