Per tutti coloro che trovano l'amore tra le pagine di un libro

A Bradford Holiday Meeting- (4.7 Neighbor From Hell)- R. L. Mathewson

Ben trovati cari lettori! Continuano le traduzioni delle novelle della serie NEIGHBOR FROM HELL dell’autrice R.L. Mathewson.

Di seguito vi lasciamo il link dove potete trovare le precedenti novelle tradotte in italiano:

Neighbor From Hell-R.L. Mathewson

Buona Lettura!

A BRADFORD HOLIDAY MEETING

“Cosa sta succedendo?”

“Perché diavolo dovrei saperlo?” chiese Trevor, senza preoccuparsi di distogliere lo sguardo dal gioco mentre Jason si sedeva sul divano accanto a lui.

“Perché è stata tua moglie a convocare questo incontro”, disse Jason, porgendogli una birra.

“Quale incontro?” chiese distrattamente, scuotendo la testa disgustato alle giocate noiose con cui se l’erano cavata nella NFL.

“Tua moglie ha convocato una riunione di famiglia”, disse zio Jared mentre li superava, rubando la birra di suo figlio mentre andava a reclamare il posto dall’altro lato rispetto a lui.

“Avido bastardo” borbottò Jason, alzandosi per prendere altra birra. A Trevor non importava; l’importante era che tutti lo lasciassero in pace, così da potersi godere la prima partita senza bambini dopo anni.

“Hai idea del perché di questo incontro?” chiese lo zio Jared, afferrando una delle grandi ciotole di patatine che Zoe aveva preparato per la partita.

“Nessuna idea”, mormorò, chiedendosi quando suo zio fosse diventato così dannatamente loquace.

“Sono più curioso del perché ci abbia chiesto di non portare le nostre mogli”, disse Jason, sedendosi di nuovo accanto a lui con in mano una birra fresca.

“Perché,” disse Zoe entrando nella stanza con un’altra ciotola di patatine, fermandosi solo il tempo necessario per posizionare la ciotola sul tavolino e spegnere la televisione, “Ho un accordo da proporvi.”

“Che tipo di accordo?” chiese Trevor, sospirando pesantemente mentre si appoggiava allo schienale, conoscendo ormai sua moglie abbastanza bene da sapere che le cose sarebbero andate molto più veloci se non si fosse lamentato della partita e l’avesse lasciata arrivare al punto.

“Bè”, disse Zoe, sorridendo enormemente, “come sai sto partecipando a questo corso di cucina e…”

Un gemito collettivo la interruppe quando tutti e tre gli uomini si posarono distrattamente le mani sullo stomaco, rivivendo ciascuno gli orrori dell’ultima volta che aveva preso una lezione di cucina.

Con uno sguardo, purtroppo, continuò, “abbiamo imparato a preparare i nostri contorni preferiti per le vacanze. Quindi, avevo pensato che quest’anno sarebbe stato divertente passare qui il Ringraziamento e il Natale.”

“Mia moglie gestisce sempre la cucina durante le vacanze,” sottolineò Jared con un pizzico di panico mentre Trevor se ne stava lì seduto, scervellandosi alla ricerca di una via d’uscita da questo casino senza che sua moglie se la prendesse con lui e il suo povero cazzo indifeso.

Zoe sorrise enormemente. “Questo è un altro motivo per cui sto suggerendo questo. Ho pensato che sarebbe stato bello se zia Megan avesse la possibilità di rilassarsi e divertirsi per una volta.”

“Ummm”, disse Jason, schiarendosi la gola, ovviamente cercando le parole per salvarli tutti, “è umm, molto lavoro. Di solito ci vuole l’aiuto di tutti per preparare il pasto.”

Zoe allontanò le sue obiezioni, “Ho un piano per preparare tutto da sola.”

“Capisco” borbottò zio Jared, spostandosi nervosamente sul divano accanto a lui.

“È anche un sacco di cibo da preparare, tesoro. Non sono sicuro che…”

“Posso farcela”, disse Zoe con un dolce sorriso che lo fece dimenare, perché ora non aveva altra scelta.

Dovevano sottolineare che avrebbero preferito ingerire acido della batteria piuttosto che mangiare i suoi piatti. Aprì la bocca per fare proprio questo quando disse l’unica cosa che avrebbe garantito la loro collaborazione.

“In cambio, rivelerò il nome e l’indirizzo del ristorante a buffet che ho scoperto la scorsa settimana”, annunciò con un sorriso trionfante.

Merda

Stordito, si sedette e fissò sua moglie. Non poteva essere seria. Si aspettava davvero che acconsentissero a mangiare qualsiasi miscela di rischio biologico che le veniva in mente, in cambio di una possibilità di mangiare a buffet?

“Che tipo di buffet?” chiese, sapendo che un nuovo ristorante spuntato all’improvviso senza che uno di loro l’avesse già scoperto era quasi impossibile, dannazione, non con la tecnologia di oggi.

“È probabilmente un buffet da cui siamo già stati banditi”, sottolineò Jason, sospirando tristemente accanto a lui.

“È nuovo di zecca”, disse sorridendo. “È aperto anche fino a mezzanotte stasera. Serve cucina americana, cibo di alta qualità e ha un’incredibile selezione di dessert,” concluse con un sospiro soddisfatto che lo fece alzare in piedi lentamente.

“Sei andata a un buffet senza di me?” chiese oltraggiato. “È motivo di divorzio!”

“Probabilmente,” concordò distratta con una scrollata di spalle, mentre suo zio e suo cugino si alzavano in piedi per guardare la piccola donna che osava giocare con loro.

“Ti abbiamo fatta entrare in questa famiglia ed è così che ci ripaghi?” sputò Jason disgustato.

“Calmatevi, ragazzi,” disse lo zio Jared, mantenendo l’attenzione su Zoe. “Ci dirà il nome del ristorante e dove trovarlo, perché è una brava ragazza.”

“Lo farò”, disse Zoe, annuendo in accordo, “una volta che mi avrete promesso che mi occuperò della cucina per le vacanze di quest’anno”.

“Non possiamo farlo, Zoe”, disse zio Jared dolcemente con un sorriso affascinante mentre erano lì a fissare furiosamente la piccola traditrice.

“Oh, ma penso che possiate”, disse, sfoggiando ancora quel maledetto sorriso che rese felice il suo cazzo e lo stomaco gli si contorse dalla paura, “perché se non lo farete, chiamerò lo zio Ethan e glielo dirò invece.”

“Non lo farai!”

“Oh, invece sì!”

“Possiamo cercarlo su Google” ringhiò Jason.

“No, se ancora non è stata resa nota la notizia” sottolineò Zoe compiaciuta.

“Perché non ci prendiamo qualche minuto per calmarci e lasciare che questi due discutano di questo”, disse improvvisamente lo zio Jared, lanciandogli uno sguardo significativo mentre annuiva dirigendosi in cucina.

Jason, con la mascella serrata, annuì in segno di comprensione.

“Sembra una buona idea,” disse Jason senza intoppi mentre si dirigeva verso la porta con suo padre che lo seguiva, lasciando Trevor in piedi lì con la moglie compiaciuta e la consapevolezza che ora toccava a lui fare tutto ciò che serviva per ottenere il nome e l’indirizzo di quel ristorante a buffet.

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